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CHIESA DI S. MARIA INTERVINEAS

Autore
Leporini Luigi progetto di ristrutturazione

Tipo
chiesa parrocchiale

Descrizione

impianto originale, La chiesa di S.Maria Intervineas fonda le sue origini all`inizio dell`era cristiana, nel periodo successivo a quello di Costantino che vide l'effermarsi della religione cristiana ed il trasferimento dei luoghi di culto dall'esterno all'interno della citta'. La tradizione vuole l'esistenza di un legame spaziale e spirituale tra il centro religioso di S. Emidio alle Grotte, antico luogo di culto e il centro religioso emergente all'interno della citta' localizzato oltre le anse del fiume Tronto, dove appunto sorge la chiesa di S. Maria Intervineas. La tradizione fissa quindi l'origine della chiesa al V secolo. Gli storici ascolani invece a causa della mancanza di elementi architettonici e di notizie certe, lasciano incerta la sua origine.

impianto originale, Una testimonianza concreta dell`esistenza di un antico luogo di culto cristiano sull'area di S.Maria Intervineas si e' avuta con la scoperta nel febbraio 1920, di tombe realizzate con formae di travertino, disposte in filari regolari orientati est-ovest, nella parte orientale esterna della chiesa, di fronte alla casa parrocchiale. Poiche' l'uso della sepoltura all'aperto si consolido' intorno al V secolo con l'abbandono di quello orientale nei sotterranei, e si passo' alla sepoltura dentro le chiese solo nel secolo x, le tombe ritrovate in S.Maria Intervineas possono essere comprese in questo arco di tempo.

impianto originale, Un indizio certo della sua anteriorita` al sec. X, e` la posizione del presbiterio, questo e' sollevato dal corpo della chiesa senza cripta, da un solo e basso scalino, e la chiesa non pote' avere che un solo altare ad oriente.

intero bene, Le prime notizie certe, che attestano l`esistenza dellachiesa di S. Maria Intervineas, si hanno nel 986, quando il vescovo Adamo accorda ai canonici della cattedrale il possesso e la giurisdizione sulla pievania di S.Maria Intervineas, donazione confermata successivamente nel 996 dal diploma dell'imperatore Ottone III.

intero bene, Non e` possibile datare l`origine dell`attribuzione del termine pieve alla chiesa di S. Maria Intervineas, comunque intorno al mille, la chiesa doveva essere anche un centro battesimale e officiata da un collegio di presbyteri retto da un archipreasbyter

intero bene, Nel 1199, S.Maria Intervineas fu elevata a Collegiata dal vescovo Rinaldo I, che smembro' dalla cattedrale le pievanie di S.Vittore, di S.Venanzio e di S.Maria Intervineas `nelle quali eresse Collegiate di Canonici secolari aventi cura delle anime.`

intero bene, L`arrivo di Federico II in Ascoli, nel 1242, segno`, sia pure dopo la tragica distruzione operati dalle sue truppe, un periodo di successiva rinascita politica con nuove istituzioni e forme di amministrazione pubblica. si costruirono le mura, si aprirono nuove porte, s'innalzarono palazzi e case, chiese e monasteri, resi necessari dall'arrivo di numerosi ordini religiosi. La chiesa di S. Maria Intervineas subi' notevoli trasformazioni, evidenziate dal restauro del 1950-54, comprendenti anche la sistemazione del campanile.

transetto, Tra il XII e il XIII secolo le pareti del transetto e parte delle colonne a ridosso del presbiterio furono affrescate con dipinti di Santi.

navata centrale, Tra il XIII e il XV secolo le pareti della navata centrale fino alla parete absidale furonodecorate con affreschi raffiguranti figure di Santi.

parete absidale, Nel 1315 si costrui` sulla parete absidale esterna della chiesa una sacrestia semicircolare, come si leggeva da una iscrizione posta su di un finestrino gotico, andata perduta nel 1848 con la demolizione della sacrestia.

intero bene, Nel 1330 la chiesa di S. Maria Intervineas e` gia` eretta a parrocchia, seconda solo alla cattedrale. Dai bollari vescovili il Ciannavei riporta che la chiesa di S.Maria Intervineas fu pieve, parrocchia e collegiata con molti benefici ecclesiastici, chiericati e prebende.

chiesa, Tra il 1400 e il 1425 all`interno della chiesa di S.Maria Intervineas venne posizionato un tabernacolo in pietrafoggiato alla gotica, ancora oggi localizzato nella parte terminale della navata principale

intero bene, Successive notizie sull`edificio e sulla vita della parrocchia ci provengono dalle Visite Pastorali che furono istituite dal Concilio di Trento concluso il 4 dicembre 1563. La chiesa di S.Maria Intervineas fu visitata il 29 novembre del 1573. Al pievano Adrianus de Melioribus fu ordinato di risiedere in parrocchia e di assicurare una migliore custodia della chiesa dove diverse cose erano trascurate: il fonte battesimale, la sacrestia, le finestre senza vetri, gli intonaci e gli arredi degli altari. All'epoca vi erano ben otto altari dedicati alla Trinita', allo Spirito Santo, all'Assunzione della Beata Vergine, al Crocefisso, all'Angelo Raffaele e tre alla Beata Vergine Maria.

intero bene, Nella visita pastorale del 22 febbraio 1575, condotta personalmente dal vescovo Camaiani, fu evidenziata la negligenza del parroco e dei chierici nell'adempimento dei loro doveri e nella tenuta dei registri.

intero bene, Il 21 aprile 1580, Mons. Nicolo` Aragona fece analoghi rilievi e sottolineo' che il pievano ancora non aveva restaurato la casa parrocchiale, resa inagibile dalle soldataglie delle fazioni cittadine. Inoltre ingiunse di intonacare e imbiancare gli affreschi corrosi e abrasi

intero bene, Il Cardinale Giulio Gabrielli, il 29 luglio 1653, trovo` la chiesa di S.Maria Intervineas in condizioni soddisfacenti con tre confessionali, due fonti battesimali e altari dedicati al SS. Crocifisso, a S.Antonio da Padova, alla SS.Annunciazione, ai SS.Rocco e Sebastiano e a S.Maria Vetere. Su ciascun altare aveva il giuspatronato una famiglia ascolana, come quella dei Seghetti o dei Ciannavei, la quale nominava il cappellano e provvedeva al suo sostentamento.

tetto, Dal 1667 le condizioni strutturali del tetto risultano essere precarie

intero bene, Con l`andare degli anni la chiesa di S.Maria Intervineas divenne inagibile e il pievano fu costretto a trasferirsi nella chiesa del Suffragio, situata nel piazzale antistante. La data certa del trasferimento non si conosce perche' dal 1790 al 1834 mancano i documenti delle Visite Pastorali.

intero bene, La chiesa di S.Maria Intervineas in crescente stato di abbandono, subi` nel 1848 il piu' radicale degli interventi. Si demolirono le navate laterali, la parte sinistra del transetto, la cupola ottagonale e la sagrestia semicircolare esterna. Si chiuse il transetto al livello dell'attacco con la navata centrale, ricavando un ampio locale coperto con un controsoffitto incannucciato con volta a crociera

intero bene, Dopo i lavori di restauro, la chiesa di S.Maria Intervineas fu riaperta al culto il giorno 24 aprile 1849.

intero bene, Nel 1881, la chiesa risultava cadente e pericolosa in modo da ispirare continuo timore`. Il monumento sepolcrale presentava lesioni nel mezzo della volta a causa di un progressivo cedimento della parete occidentale della chiesa

intero bene, Nella visita pastorale del 3 dicembre 1911, non si fa ancora menzione di lavori effettuati all'interno della chiesa

campanile, Nel maggio 1914 inizio` la pratica per il restauro del campanile colpito dal fulmine nel XVIII secolo.

copertura, Nel 1919 fu deciso di riparare la copertura ed il controsoffitto della chiesa e del vano retrostante l'altare maggiore adibito a sacrestia. Non fu possibile avere il contributo del Ministero dell'Istruzione Nazionale, perche' la chiesa non risultava iscritta nell'elenco degli edifici di importanza monumentale redatto dal Sacconi, come invece lo era la torre campanaria gia' restaurata.

copertura, Nel 1920 dietro un contributo del Ministero della Giustiziae dei Culti sui fondi dell'Economato Generale dei Benefici Vacanti di Bologna, concesso per la costruzione del tetto, il Ministero dell'Istruzione si impegno' a coprire la rimanente spesa. Il 18 novembre 1920 il parroco Elia Martini affido' i lavori di restauro al muratore Astolfo Martelli, presidente della `Cooperativa di Lavoro tra Operai dell'Arte Edile di Ascoli`. I lavori furono regolarmente collaudati dal Soprintendente ai Monumenti con sopralluogo del 31 maggio 1921.

intero bene, Nel luglio 1927 in occasione dei lavori di collegamento tra il ponte di Campo Parignano e piazza Arringo, si ipotizzo' la demolizione della chiesa di S.Maria Intervineas.

facciata principale, Il 10 settembre 1935, il parroco Elia Martini in occasione di una richiesta di autorizzazione per alcuni lavori in chiesa ricordo' alla Soprintendenza ai Monumenti gli inutili tentativi per il reperimento di fondi necessari al restauro e segnalo' l'aumento delle lesioni in corrispondenza della facciata principale.

intero bene, Nel dicembre 1936, il prof. Luigi Leporini della Soprintendenza delle Antichita' Medioevali e Moderne delle Marche, fu incaricato di redigere il progetto di consolidamento della chiesa. Il progetto fu approvato dal Ministero dell'Educazione Nazionale in data 28 maggio 1941

intero bene, Le condizioni statiche della chiesa di S. Maria Intervineas si aggravavano a causa delle infiltrazioni delle acque e la corrosione della sponda destra del fiume Tronto

intero bene, Nel corso del 1948 il progetto del Leporini fu completato con la sistemazione idraulica ed il consolidamento della sponda destra del fiume Tronto. Il progetto di ristrutturazione prevedeva la sistemazione della facciata principale con la riapertura dell'ingresso

intero bene, Nel 1949 quando ormai sembrava tutto ben avviato, il Comitato direttivo della Brigata Amici dell'Arte di Ascoli intervenne affinche' venissero sospesi i lavori.

intero bene, Nel 1950 il progetto fu riesaminato ed il 1 marzo iniziarono i lavori sotto la direzione del Genio Civile di Ascoli, particolare attenzione venne dedicata agli affreschi localizzati sulle pareti da demolire o scoperti sotto gli intonaci o trovati su conci di pietra nelle fondamenta dei pilastri.

campanile, Il terremoto del 5 settembre 1950 determinò la necessità di sgombrare le costruzioni intorno alla torre campanaria, addossate alla facciata principale, che ne impedivano l'accesso. Queste costruzioni furono in parte gia' demolite intorno al 1895. Il Leporini ne propose l'esproprio e l'abbattimento per isolare il campanile e riaprire l'accesso alla facciata. La demolizione avvenne tra il 1950 e il 1962.

intero bene, Il 14 ottobre 1954 la chiesa fu riaperta al culto e resto`parrocchia fino al 28 novembre 1967.

Datazione
V - V

Localizzazione
(AP) Ascoli Piceno

Identificatore
11 - 00047763

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia di S. Pietro Martire;