Descrizione
intero bene, Il convento fu fatto costruire dal cardinale Evangelista Pallotta per le monache agostiniane di S. Caterina. Il 1° novembre 1589 papa Sisto V approvò il progetto. Il convento fu dotato di chiostro, dormitorio, refettorio, chiesa dedicata a S. Caterina, campanile e cimitero. Molto probabilmente porzioni delle antiche mura del castello di Caldarola furono inglobate nelle mura di cinta del complesso. Il cardinale provvedeva al sostentamento e il giuspatronato venne concesso a Martino Pallotta e ai suoi discendenti.
intero bene, Il 29 settembre 1595 il monastero fu aperto.
intero bene, Il monastero fu danneggiato dal terremoto del 28 novembre 1799. Le monache lasciarono provvisoriamente l'edificio che fu restaurato e vi rientrarono il 29 settembre 1806. Molto probabilmente il corpo di fabbrica fu abbassato di un piano infatti nel sottotetto sono ancora visibili i segni di aperture e tracce di intonaco.
intero bene, Dopo il 1861 il monastero, soppresso dalle autorità italiane, fu acquistato dalla famiglia Pallotta che vi mantenne le monache.
intero bene, Nel 1885 il conte Desiderio Pallotta iniziò il restauro della sua vasta proprietà confinante col monastero, che molto probabilmente fu interessato dai lavori.
refettorio e celle, Nel 1934 il convento subì dei danni. Dovrebbe risalire a tale periodo la ricostruzione della zona del refettorio e delle celle.
intero bene, Intorno agli anni `70 del sec. XX furono tirantati il muro sud-ovest e i muri della foresteria, mentre nei muri esterni del refettorio furono inseriti dei cordoli in cemento armato. Furono ristrutturate le celle del dormitorio e la foresteria con la demolizione di muri anche portanti. Alcuni travi in legno del tetto furono sostituite con travetti in cemento armato..
intero bene, Il giorno 26 settembre 1997 ha inizio una serie di scosse sismiche che provoca i seguenti danni: cedimento angolare del muro sud-ovest
intero bene, Il giorno 10 agosto 1999 la Conferenza di Servizi approva il progetto di restauro che in particolare prevede le seguenti opere: consolidamento fondale con micropali
area di sedime, Sull`area dell`attuale convento sorgeva l`antica chiesa di S. Martino che probabilmente risaliva al IX-X sec. ed era un possedimento dei benedettini di Casauria. La chiesa è ricordata nelle Rationes decimarum del 1299-1300.