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CHIESA DI S. MARTINO

Tipo
chiesa filiale

Descrizione

abside, Nel terzo quarto del XV secolo Giovanni Battista di Domenico De Riso (Maestro di Rasiglia) realizzò nella parte inferiore dell'abside due affreschi

intero bene, Nella prima metà del cinquecento la chiesa primitiva venne inglobata in una nuova struttura quattro volte più grande. Della chiesa originaria furono conservate solo la parete absidale e quella meridionale. Si realizzò così una chiesa a due navate, di cui la minore è quella che ha l'ampiezza della chiesa primitiva. L'antica facciata venne demolita, mentre la nuova fu costruita inglobando parte di un edificio esistente, forse per utilizzarne le fondazioni. Sullo spigolo sud-est fu realizzata la sacrestia inglobando una piccola torre sulla quale fu elevato un campanile a vela a tre celle.

interno, parete destra, Il pittore Nobile da Lucca nella prima metà del sec. XVI affrescò nella parete destra dell'aula un affresco (forse l'Ultima Cena o il Transito della Vergine. Dell'affresco restano solo alcuni frammenti.

interno, altare di sinistra, Il pittore Andrea De Magistris nel 1538 affrescò una "Madonna col Bambino e i santi Rocco e Sebastiano` nella parete sopra l'altare di sinistra. Negli ovali della base dipinse S. Apollonia, S. Antonio abate (?) e S. Elena. L'affresco è datato.

interno, parete destra, Il pittore Andrea De Magistris nel 1551 affrescò ai lati dell`altare maggiore un S. Giorgio e un S. Martino. L'affresco è datato e firmato.

interno, parete destra, Il pittore Andrea De Magistris nel 1553 affrescò nell`incavo della nicchia il `Presepe` e nei pennacchi l'`Annunciazione`. L'affresco è datato e firmato.

interno, parete di fondo, Il pittore Andrea De Magistris nel 1551 affrescò nella parete laterale i `Santi Giorgio e Martino. L'affresco è datato e firmato.

intero bene, Nella visita pastorale di mons. Girolamo De Buoi del 1581 il prelato riconosce, da alcune croci greche ancora presenti sulle pareti superstiti della chiesa primitiva, che questa, all'epoca della sua fondazione, aveva ricevuto il crisma della `consacrazione`. Secondo il diritto canonico questo privilegio vincolava la chiesa al solo espletamento del servizio liturgico. Questo spiegherebbe la presenza dei due catini absidali sovrapposti: molto probabilmente la chiesa originale era divisa in due aule sovrapposte quasi indipendenti

interno, parete absidale, Nel 1588 fu realizzata una transenna davanti alla parete absidale. Il pittore Simone De Magistris la affrescò con cinque scene: l'Assunzione della Vergine (datata), S. Martino che dona il mantello, la Crocefissione, S. Giorgio che uccide il drago e la Resurrezione (datata 27 gennaio).

interno, Nella prima metà del sec. XVIII fu realizzato vicino alla porta d`ingresso l'altare della navata destra con colonne rotonde e due tele attribuibili al pittore Luigi Domenico Valeri.

campanile, L`attuale campanile a tre celle è stato ricostruito uguale al precedente, demolito perché pericolante, intorno agli anni settanta.

carattere generale, I monaci benedettini di S. Clemente di Casauria avevano dei possedimenti nella zona di Vestignano. Non sappiamo come e quando questi entrarono a far parte dei beni dell'abbazia. Forse furono donati dall'imperatore, fondatore e grande protettore del monastero, o per emulazione da privati della zona. Ricordiamo che l'abbazia fu fondata nell'871.

corpo sud-est, La prima notizia certa di Vestignano risale all` 1 maggio 969 quando compare in un elenco di possedimenti del monastero di Casauria, oggetto di un diploma di Ottone I che concede loro piena libertà di difendersi erigendo fortificazioni e chiese. Successivamente, con un atto notarile del giugno 1102, Garendo, conte di Camerino, si fece garante davanti all'abate di Casauria per la cessione in locazione perpetua di alcune terre di Vestignano. Questo documento testimonia l'esistenza di un nucleo abitato a Vestignano all'inizio del sec. XII, che a sua volta presuppone l'esistenza di una chiesa rurale, indispensabile punto di coesione e di controllo della popolazione e centro organizzativo nella gestione fondiaria. La chiesa non può essere altra che quella di S. Martino e probabile fu costruita tra il 969 e il 1102.

Datazione
XV - XV

Localizzazione
(MC) Caldarola

Identificatore
11 - 00047324

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia dei Ss. Martino e Gregorio;