Descrizione
intero complesso, Dei nuovi ordini religiosi che presero sviluppo nel clima rinnovatore creato dal Concilio di Trento, il primo ad introdursi in Ancona fu quello dei "scappuccini" (ora cappuccini). Nel consiglio del 29 maggio 1554 essi furono accettati in Ancona ed in seguito vennero eletti tre sindaci onde rinvenire un locale per edificarvi chiesa e convento, cercare elemosine per la fabbrica ecc. Ove fu la rocca di S. Cataldo si credette locale adatto ai capuccini
intero bene, Con la soppressione italiana i padri cappuccini furono cacciati definitivamente dal loro convento, trovando rifugio presso il convento annesso alla chiesa di S. Gregorio Illuminatore, proprietà del Patriarcato Armeno di Costantinopoli, già monastero di S. Bartolomeo. Ma nel 1866, con l'ultima soppressione, dovettero abbandonare anche questo.
intero bene, Dagli atti di sacra visita (1592) del vescovo Carlo Conti risulta che il presule, dopo aver ascoltato la messa nella chiesa di S. Paolo dei frati cappuccini, visitò le vicine chiese di S. Matteo e di S. Caterina.
intero bene, Nei primi di ottobre del 1798 il convento dei cappuccini fu ridotto a caserma
intero bene, Con la restaurazione pontificia i religiosi riprendevano i loro abiti e rientravano nei loro conventi: i primi furono nel 1816 i minori osservanti e i cappuccini.
intero bene, Nel 1572 il convento veniva ampliato.
intero bene, Nel 1612 il complesso veniva ristrutturato ad opera del padre Cesariano da San Ginesio.
intero bene, La Relazione del 1650 informa che il convento disponeva di 46 camere e 4 infermerie con cappella
intero bene, Nel 1787 venne aperto il collegio per la formazione dei missionari cappuccini.
intero bene, I frati nel 1802 fecero ritorno al convento.
intero bene, Con la soppressione napoleonica furono costretti a lasciare il convento.
intero bene, Le trattative per l'insediamento di una comunità di cappuccini ebbero inizio nel 1554: ai religiosi venne ceduta un'area sul colle di S. Cataldo dove costruirono il loro convento, prendendone possesso nel 1560.
intero bene, Verso il 1990 l'edificio è passato di proprietà all'Università Politecnica delle Marche che ha stipulato un atto di cessione provvisoria col Ministero delle Finanze.