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PALAZZO TRIONFI

Autore
Simonetti Domenico decorazione pittorica

Tipo
palazzo signorile

Descrizione

intero bene, La costruzione di Palazzo Trionfi, già dei Ferretti, risale ai secc. XVII - XVIII.

intero bene, Il 30 gennaio 1814, salutato dalle artiglierie, giunse in Ancona il re di Napoli Gioacchino Murat, che prese alloggio presso il palazzo dei marchesi Trionfi.

intero bene, Il 10 febbraio 1797 Napoleone Bonaparte entrò in Ancona al comando di 14.000 uomini e con un seguito di 30 persone, tra gli applausi dei democratici e degli ebrei, prendendo alloggio a palazzo Trionfi. Si narra che in questo palazzo fu portato il quadro della Madonna del Duomo, poiché Napoleone voleva vederlo da vicino: in un primo momento il quadro fu spogliato della corona e dei monili, poi inspiegabilmente tutto fu restituito ed i canonici che avevano portato l'immagine furono invitati a riportarla in cattedrale ed a ricollocarla nella sua sede.

intero bene e suo intorno, Durante la seconda guerra mondiale palazzo Trionfi fu demolito dal Comando Alleato per rendere più agevole l'accesso al porto

intero bene, Demolito durante la seconda guerra mondiale per rendere più agevole l'accesso al porto, fu ricostruito con volumetria inferiore per dare miglior imbocco a via della Loggia ed allo scalo Vittorio Emanuele II.

intero bene, Il palazzo fu ristrutturato nel 1750 da Francesco Trionfi, in un momento di particolare prosperità della famiglia e come segno visibile della posizione raggiunta e dell'investitura del marchesato delle Pojole (Fiumesino). E ' probabile che il progetto fosse dell'architetto Francesco Maria Ciaraffoni, che aveva curato l'erezione della chiesa di S. Biagio, per la quale il Trionfi era stato largo di finanziamenti. Il palazzo presentava la facciata con alti basamenti di bugnato agli angoli, raccordati da un fregio orizzontale, lesene con capitelli ionici, due grandi portali e una seri di portoncini che accedevano ai locali del fondaco. La decorazione pittorica era di Domenico Simonetti detto il Magatta, mentre quella scultorea nell'atrio e nello scalone era di Gioacchino Varlé.

intero bene, Il palazzo fu bombardato nell'aprile del 1944.

intero bene, Con la ristrutturazione settecentesca il palazzo fu decorato al suo interno: la decorazione pittorica era di Domenico Simonetti detto il Magatta, quella scultorea di Gioacchino Varlé. L'opera del Simonetti è documentata dal notaio Giovanni Giuseppe Ricci, nell'inventario redatto alla morte di Francesco Trionfi da cui s'apprende che nella volta dello scalone d'ingresso era un grande affresco "rappresentante la scala di Giacobbe"

decorazioni pittoriche, In data 1910/01/08 fu emesso un provvedimento di tutela ai sensi della L. 364/ 1909 riguardante le decorazioni pittoriche del palazzo.

Datazione
XVII - XVIII

Localizzazione
(AN) Ancona

Identificatore
11 - 00047068

Proprietà
CDGG=proprietà mista di Ente e privato; CDGS=Banca di Roma ed altri;