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STATUA DI CLEMENTE XII

Autore
Cornacchini Agostino realizzazione statua

Tipo
monumento commemorativo

Descrizione

intero bene, La statua, donata per interessamento del nipote del papa, Neri o Nereo Corsini, ed opera del berniniano Agostino Cornacchini, fu eretta in ringraziamento della concessione della franchigia portuale che risollevò l'economia cittadina. Clemente XII infatti il 14 febbraio 1732 proclamò Ancona porto franco, sopprimendo tutte le gabelle e i dazi che si solevano pagare e specificava in distinti capitoli "tutti i privilegi ad esso concessi, le esenzioni, le grazie, le franchigie e le libertà solite a godersi da altri simili porti franchi". La statua arrivò in Ancona, via mare, nel febbraio del 1738, condotta sulla tartana del capitano francese Jean Ubanel. Secondo il progetto del Vanvitelli, doveva essere posta sull'attico dell'Arco Clementino

intero bene e intorno, Il 18 dicembre 1818 la statua di papa Corsini, Clemente XII, fu rimossa dal cortile del convento di S. Domenico e riportata in piazza dove fu collocata su un alto piedistallo e ampia scalinata, su disegno di M. Bevilacqua, variandone però l'ubicazione dopo la sistemazione della parte alta della piazza.

intero bene, Durante l'occupazione francese fu reso obbligatorio il calendario rivoluzionario, furono aboliti i titoli nobiliari e gli stemmi gentilizi

intero bene, Nel 1947 lo scultore anconitano Vittorio Morelli rifece quasi totalmente la statua di Clemente XII, opera del Cornacchini.

basamento, Il progetto per il basamento della statua di Clemente XII risale al 1738 ed è opera dell'architetto romano fra Giovanni Battista Bartoli, appartenente all'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Nel progetto la statua era collocata su un alto piedistallo con volute e stemma dei Corsini, al centro di uno spazio cui dava accesso una gradinata ad emiciclo e delimitato da balaustre intervallate da pinnacoli con sfere. Quest'ultimo motivo era già presente nella chiesa degli Scalzi, che il Bartoli aveva progettato più di trent'anni prima.

intorno, Fino al primo decennio del Quattrocento l'attuale piazza del Plebiscito dove è collocata la statua di Clemente XII, non esisteva: vi era solo un tratto di zona agricola oltre le mura: il terreno era in pendio ed univa, con la sua pendenza naturale, la quota del sagrato dell'antica chiesa di S. Domenico con quella dell'attuale via Gramsci. Con l'ampliamento delle mura, entrando in un'unica cinta i due colli di S. Ciriaco e dell'Astagno, quest'area che era stata mantenuta libera per motivi difensivi, divenne baricentrica ai due insediamenti, per cui era logico che assumesse una nuova funzione. Nel 1418 fu demolita la Chiesa di S. Egidio, permettendo così lo spianamento dell'area e la formazione della piazza che, secondo quanto riferito da Lazzaro Bernabei, era inizialmente "male assettata".

intorno, Tra il 1446 e il 1492 la piazza fu spianata su un unico livello in piano, venendo ad essere quasi quadrata in quanto l'area occupata dall'attuale scalinata risultava ancora chiusa dall'ospedale di S. Tommaso di Canterbury.

Datazione
XVIII - XVIII

Localizzazione
(AN) Ancona

Identificatore
11 - 00047062

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Comune di Ancona;