Descrizione
area di sedime, L`edificio occupa un`area in cui, fin dal sec. XIII, era ubicato il Monastero della SS. Trinità. Ricostruito una prima volta tra il 1423 e il 1426 passò nel 1514 alle benedettine cistercensi di S. Caterina. A partire dal 1723 il monastero fu ricostruito su progetto dell'architetto Filippo de Romanis.
intero bene, Il primo progetto, che riguardava solo l`edificio militare, fu redatto dall'ingegnere Girolamo Filippucci nel 1868.
intero bene, Il progetto esecutivo della caserma fu elaborato dall`ingegnere Virgilio Tombolini nel 1897. Tale progetto mantenne i caratteri principali di quello del Filippucci, ma prevedeva la definizione della piazza antistante la chiesa di S. Giovanni e l'imbocco del corso con la costruzione di un portico a doppia L.
intero bene, I lavori di demolizione dell'antico convento iniziarono nel mese di dicembre del 1897 e proseguirono fino al mese di maggio dell'anno successivo, quando si gettorono le fondazioni del nuovo edificio.
intorno, La costruzione della caserma fu l`occasione per regolarizzare la piazza antistante la chiesa di S. Giovanni che venne ampliata ed alzata. I fronti del nuovo edificio furono arretrati su via XX Settembre e su via Domenico Ricci così da ampliare e regolarizzare anche le due strade. I lavori di sistemazione della piazza furono conclusi nel mese di luglio del 1902.
intorno, Nel 1808 fu notificato l'Atto di avvocazione, dopo che nel 1798 l'edificio era già stato requisito e le monache espulse. Le religiose furono espulse l'8 aprile 1809. Ristabilito il governo pontificio la parte sud-ovest del convento fu data alle monache di S. Rocco mentre l'altra, insieme alla chiesa, fu ceduta alla Confraternita delle Stimmate che nel 1820 la affrirono al Comune. Soppresse le monache di S. Rocco, nel 1853 i locali furono assegnati alle suore del Buon Pastore che li tennero fino al 1866 quando furono indemaniati dallo Stato italiano per insediarvi gli uffici della Corte d'Assise e del Tribunale.
intorno, Fra il 1861 e il 1866 il complesso è indemaniato.