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CHIESA DI S. VINCENZO

Autore
Mattei Giuseppe progetto

Tipo
chiesa conventuale (cappuccine)

Descrizione

edificio precedente, La chiesa originaria fu edificata tra il 1628 e il mese di marzo del 1635 per disposizione testamentaria di Vincenzo Berardi su disegno di Antonio da Ossuccio. Era annessa al Monastero delle Cappuccine e dedicata a S. Vincenzo Martire.

intero bene, Il 28 aprile del 1763, dopo aver demolito quella precedente, fu posta la prima pietra dell'attuale chiesa che venne benedetta da mons. Peruzzini nel 1769. Libero Paci l'attribuisce all'architetto maceratese Giuseppe Mattei. L'edificio era ricco di stucchi e aveva tre altari: quello maggiore dedicato al santo titolare, quello di destra a S. Margherita da Cortona e quello di sinistra a S. Andrea d'Avellino.

intero bene, Il 14 luglio 1808 fu redatto l'atto di avvocazione e nel 1810 la chiesa venne indemaniata e venduta al conte Armaroli che la adibì a magazzino.

intero bene, Ristabilito il Governo Pontificio il vescovo S. Vincenzo Strambi ritornò in possesso della chiesa nel 1821 (o nel 1822) che fu benedetta il 25 agosto 1823.

intero bene, Nel 1832, probabilmente alla fine di alcuni lavori di restauro, la chiesa fu consacrata dal vescovo mons. Teloni.

intero bene, Il 14 gennaio 1861 il complesso delle Cappuccine fu indemaniato. La chiesa restò aperta al culto fino al 1915.

intero bene, Dopo la Prima Guerra Mondiale la chiesa fu utilizzata come laboratorio di falegnameria della Regia Scuola d'Arte applicata all'Industria che ebbe sede nel vicino monastero. La scuola, che nel 1922 divenne `Regia Scuola professionale di tirocinio per falegnami ebanisti ed intagliatori` fu trasformata in Istituto d'Arte nel 1959 e trasferita all'inizio degli anni '60.

interno, Nel 1791 Melchiorre Jeli dipinse la pala per l`altare di S. Andrea d`Avellino. Attualmente tale opera, come le altre presenti nella chiesa, dovrebbe trovarsi nella sacrestia del duomo.

interno, A partire dagli anni Novanta del sec. XX sono iniziati lavori di ristrutturazione dell'intero complesso, terminati all'inizio del sec. XXI, per trasformare l'immobile in sede dell'Accademia di Belle Arti. Nel frattempo l'edificio è stato trasferito in proprietà dal Comune di Macerata alla Provincia. La chiesa, in particolare, é stata adibita ad aula magna anche se non sono state restaurate le decorazioni interne.

Datazione
XVII - XVII

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00046945

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Provincia di Macerata;