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PORTA PONTELATO

Tipo
porta urbica

Descrizione

complesso di appartenenza, Verso la fine del XII secolo alcune famiglie di Visso abbandonarono l`originario insediamento, localizzato sulle pendici del Colle della Concezione, a ridosso dell'attuale Rocca, e incominciarono ad insediarsi nel fondovalle dove da tempo esisteva una pieve. La borgata prese il nome di Castel S. Giovanni perché a tale santo era dedicata la cappella accanto alla quale venne poi costruita una chiesa. Nel primo ventennio del XIII secolo, a causa di un forte terremoto che rese inabitabili la maggior parte delle case, gli abitanti di Visso abbandonarono definitivamente il colle per stabilirsi nel sottostante Castel S. Giovanni che da quel momento fu chiamato Visso. Il nome del suddetto santo rimase invece alla piccola borgata di Vallopa (attuale Borgo S. Guiovanni).

rocca, Sul colle abbandonato, presso la torre di vedetta già esistente, si costruì, a protezione da eventuali nemici provenienti dal passo Appennino e dalla valle di Ussita, una rocca quadrata con mura e quattro torri.

complesso di appartenenza, Dalla rocca furono prolungate le mura urbiche a triangolo, con base sul corso del fiume Nera, in modo da racchiudere lo spazio ritenuto sufficiente per le nuove abitazioni. Successivamente si costruirono ventiquattro antemurali e quattro torrioni. Le mura castellane erano già ultimate nel 1232 quando Adamo Tenaggio ed il notaio vissano Bonagiunta ne fecero una ricognizione.

intero bene, Nel 1283 Gualtiero Dati, uno dei primi podestà di Visso, fece costruire la porta. In B 03001338 e B 03001644 tale data è anticipata al 1232.

intero bene, Sul finire del XIII secolo fu collocata sulla facciata della porta una pietra con uno stemma e l'iscrizione gotica recante il saluto angelico alla Vergine.

intero bene, Nel 1379 Giovanni Da Varano, governatore di Visso, fece realizzare il primo restauro della porta.

intero bene, Nel 1433 Piergentile Da Varano, governatore di Visso, venne accusato dai fratelli di battere moneta falsa e fatto imprigionare dal Legato della Marca Card. Giovanni Vitelleschi. Il 4 settembre 1434 Piergentile venne decapitato fuori delle mura di Recanati. I vissani restarono fedeli alla moglie di lui, Elisabetta Malatesta, e subirono un assedio di tre mesi da parte delle truppe del Vitelleschi e di Gentil Pandolfo e Berardo Da Varano. Molto probabilmente a ricordo di tale evento e vissani murarono nella porta lo stemma capovolto e abraso di Rodolfo Da Varano considerato il traditore del fratello.

intero bene, Nel 1466 fu realizzato un altro restauro probabilmente ad opera di un Parisani.

intero bene, Nel 1575, per ordine di Gregorio XIII e su interessamento del prefetto di Perugia e dell'Umbria Montevalenti di Trevi, il governatore di Visso Pierfrancesco Gizzi di Bologna fece restaurare e fortificare la porta con un torrione dotato di beccatelli. Probabilmente in tale occasione venne collocato sulla porta lo stemma di Gregorio XIII che istituì il Governatorato elegendo il Gizzi.

parte sommitale, In epoca non precisata dalle fonti storiche la torre sovrastante la porta venne mozzata appena sopra i beccatelli. Ciò potrebbe essere avvenuto tra il XVII e il XVIII secolo.

intero bene, La porta è danneggiata dal terremoto del 26.9.1997.

Datazione
XII - XIII

Localizzazione
(MC) Visso

Identificatore
11 - 00046840

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Comune di Visso;