Descrizione
presbiterio, Nel 1697 sulla parete sinistra dell`abside venne posta una lapide a ricordo di don Giovanni Camerese, nativo di Fematre e Legato pontificio a Bologna.
intero bene, Nel 1983 vennero effettuati alcuni lavori di restauro. Furono rifatte tutte le coperture e fu restaurata la cappella esterna col rifacimento dell'intonaco interno.
intero bene, Il giorno 26 settembre 1997 ha inizio una serie di scosse sismiche che provoca nell'edificio i seguenti danni: lesioni concentrate sugli spigoli ove si sono verificati fenomeni di distacco tra muri perpendicolari
intero bene, Negli ultimi mesi del 1997 la Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici delle Marche realizzò alcuni lavori di pronto intervento consistenti nella ricostruzione della volta crollata e nel consolidamento della facciata principale e del campanile mediante iniezioni di malta di calce.
intero bene, Nella seconda metà del 1999 la Conferenza di Servizi approva il progetto di restauro che in particolare prevede le seguenti opere: consolidamento delle murature mediante iniezioni di malta (nella parete sud della chiesa sarà iniettata malta speciale del tipo `Lafarge`)
campanile, Dalle notizie storiche disponibili sembrerebbe che la parte inferiore del campanile fosse in origine una torre di avvistamento. Molto probabilmente essa era preesistente alla chiesa e potrebbe risalire quindi al sec. XI.
intero bene, Intorno al sec. XII fu costruito il primo nucleo della chiesa corrispondente alle attuali prime due campate della chiesa. Probabilmente esso aveva un'abside semicircolare e un campanile a vela. Nell'abside vi doveva essere un altare con una statua lignea della Madonna del sec. XII, ora al museo di Visso. La pieve apparteneva al feudo dei conti Alviano che avevano un castello sul luogo dell'attuale nucleo abitato.
corpo nord, Nel 1135 sul lato nord della chiesa originaria fu aggiunto un oratorio dotato di altare. A ricordo dell'evento fu realizzata l'iscrizione ancora visibile nel piedritto sinistro del portale laterale della chiesa.
intero bene, Nel sec. XIV (o forse in quello successivo), a seguito dei danni del terremoto del 1328 e per le aumentate esigenze demografiche, l'aula originaria venne ampliata con l'aggiunta del presbiterio quadrato. Fu altresì rifatta la facciata principale con l'inserimento del rosone
prospetto sud, Nel corso del sec. XV il prospetto sud della chiesa fu affrescato con gigantesche figure di santi oggi quasi completamente scomparse. L'opera è attribuita a non meglio identificati pittori umbri.
presbiterio, Nel 1497 Agostino Sparapane di Norcia e suo figlio Pietro affrescarono le pareti e la volta del presbiterio. L'affresco sulla parete di fondo è datato e firmato.
corpo sud-ovest, Nel 1506 fu costruita la cappella sul lato ovest del portico.
corpo sud-ovest, Nel 1507 furono affrescate le pareti interne della cappella. L`affresco della parete destra è datato 25 ottobre 1507.
aula, Nella prima metà del sec. XVI furono affrescate le pareti dell`aula. Solamente alcuni affreschi sono datati (1510, 1518, 1520 e 1553) ma nessuno di essi è firmato. L'opera è attribuita a pittori appartenenti alla famiglia dei Sparapane di Norcia.
aula, Nel 1583 fu affrescata la parete sinistra della prima campata. L`opera è datata 1583 ed è attribuita a Fabio Angelucci.
corpo nord, Le pareti dell`oratorio (attuale sacrestia) furono affrescate intorno alla fine del sec. XVI. L'opera è attribuita ai fratelli Camillo e Fabio Angelucci.
intero bene, Secondo il codice `Pelosius` del 1393 la chiesa costituiva un plebato a sè e da essa dipendevano circa dieci chiese situate nei villaggi circostanti.