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CHIESA DELLA MADONNA DELLA MISERICORDIA

Autore
Augustoni Pietro ampliamento

Tipo
chiesa parrocchiale

Descrizione

area di sedime, Nel 1495 il Comune di Petriolo con atto pubblico dona al Capitolo della Basilica di S. Giovanni in Laterano una sua casa, sita a capo della piazza di fronte al palazzo comunale.

intero bene, Nel 1496 il Capitolo Lateranense autorizzava la Confraternita di S. Maria della Misericordia ad edificare sul suolo di sua proprietà la chiesa di S.Maria della Misericordia che fu costruita a tre navate nelle misure di m. 17* 8,40. Lo stemma della Basilica Lateranense e quello del Comune vennero posti ai lati dell'abside dietro l'altare maggiore.

statua della Madonna della Misericordia, Secondo la tradizione popolare la statua lignea della Madonna col Bambino (impropriamente detta della Misericordia) giunse alla Chiesa della Madonna della Misericordia di Petriolo, proveniente dall’Aquila, per un evento miracolo la prima domenica di settembre del 1525. Il restauro del 1985 ha portato alla luce una iscrizione sulla base della statua che dice HOC. OPVS. F. MAGISTER. IO. ANTONIVS. AQVILANVS. M.D.XXV. Tale scultore sarebbe da identificarsi con Giovanni Antonio (o Giannantonio) da Lucoli attivo all’Aquila tra il 1508 e il 1537.

nicchia presbiterio, Intorno alla metà del XVI secolo la statua lignea della Madonna col Bambino fu collocata in una nicchia ricavata nel muro dietro l’altare maggiore. Gli sportelli di legno che chiudevano la nicchia furono dipinti con due scene: all’interno una `Annuciazione` e all’esterno una `Natività`. L’opera è attribuita al pittore Giovanni Andrea De Magistris di Caldarola.

intero bene, Dalla relazione della Visita Apostolica di mons. Maremonti, datata 23 luglio 1573, si evince che la chiesa di S. Maria della Misericordia era retta e mantenuta dai confratelli della Compagnia dello stesso nome, assistiti da un cappellano che vi doveva celebrare messa in tutti i giorni festivi ed in altri tre giorni della settimana, mentre al sabato vi si cantava coralmente l’ufficio in onore della Beata Vergine Maria.

altare di S. Antonio abate, Nel 1643 l’altare di S. Antonio Abate fu dotato da Giuliano Catalani che molto probabilmente fece realizzare la pala d’altare, successivamente trasportata nella nuova chiesa.

intero bene, Nel 1753 e poi nel 1767 la Confraternita della Misericordia fece redigere alcuni progetti per l'ampliamento della chiesa che non vennero mai realizzati.

primo altare, Intorno al 1765 la famiglia Nobili di Petriolo fece realizzare dal pittore Filippo Ricci (1715-1793) la pala d’altare con la Madonna del Carmine tra i Ss. Lucia e Nicola da Tolentino. Nel 1789 cappella e quadro furono trasferiti nella nuova chiesa. .

intero bene, Nel 1780 il progetto esecutivo per l`ampliamento della chiesa fu affidato all’architetto Pietro Augustoni di Como, già operante a Fermo. L’impianto fu ridotto ad una sola navata che venne prolungata di circa sei metri, il tetto fu rialzato e si costruì una nuova facciata. I lavori iniziarono il 15 ottobre 1780 e furono ultimati nel 1787 con una spesa complessiva di 3403 scudi romani e 32 baiocchi.

decorazioni a stucco, Le decorazioni a stucco, le cappelle degli altari, le nicchie e le statue (allegorie della Mansuetudine, della Purezza, della Fede, della Carità e della Speranza) furono realizzate dallo scultore di origine lombarda Lorenzo Bernasconi collaboratore dell’Augustoni anche nell’ornato a stucco delle chiese di Servigliano e Falerone.

volta presbiterio, Alla fine del XVIII secolo venne affrescata la volta del pesbiterio con la rappresentazione, entro un riquadro lobato, dell’Assunta.

altare della Madonna del Rosario, Intorno alla fine del XVIII secolo venne realizzata la pala dell’altare della Madonna del Rosario (detta anche della Vittoria). Tuttavia potrebbe trattarsi anche del restauro di una tela più antica già esistente nella vecchia chiesa.

intero bene, La Confraternita della Misericordia fu soppressa nel 1808 e la chiesa fu assegnata alla Confraternita del SS.mo Sacramento per decreto del Cardinale Cesare Brancadoro, Arcivescovo di Fermo.

intero bene, Nell’aprile del 1920 iniziarono i lavori di restauro e di consolidamento, progettati e diretti dall’architetto Giuseppe Rossi di Macerata che disegnò anche l’altare maggiore. Il 16 ottobre 1921 la chiesa fu riaperta al culto.

decorazione pittorica, Tra il 1920 e il 1921 il pittore pesarese Cesare Pavisa affrescò nei tondi della volta la `Nascita` e la `Morte della Madonna` mentre nei pennacchi sopra le finestre dipinse i `Quattro Evangelisti` e negli interspazi i profeti Isaia e Geremia. Sulle pareti della navata affrescò lo `Sposalizio della Vergine`, `l’Annunciazione`, la `Visitazione`, la `Presentazione al tempio di Gesù`, il `Calvario`, il `Trasporto della statua della Madonna`, il `Trasferimento della statua della Madonna nella chiesa` e la `Processione propriziatrice del 1865`. Completano i lavori del Pavisa tre dipinti su tela. La decorazione fu affidata invece ai fratelli Bomprezzi.

presbiterio, Nel 1938 fu realizzata la balaustra del presbiterio su disegno di mons. Marcello Manfroni di Petriolo.

prospetto principale, Nel 1951 lo scultore Nello Cruciani di Petriolo realizzò in scagliola le due statue collocate sul prospetto principale e raffiguranti l’Arcangelo Gabriele e l’Annunziata. Lo stesso scultore realizzò anche l’allegoria della Pace, collocata all’interno, e la porticina del tabernacolo.

intero bene, Nel 1954 la chiesa di S. Maria della Misericordia fu elevata a Santuario per decreto di mons. Perini, Arcivescovo di Fermo.

portone, Nel 1979 lo scultore maceratese Sesto Americo Luchetti realizzò in rame sbalzato la porta principale della chiesa.

Datazione
XV - XV

Localizzazione
(MC) Petriolo

Identificatore
11 - 00046731

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Comune di Petriolo;