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PALAZZO DELLA PROVINCIA

Autore
Contini Giambattista progetto

Tipo
palazzo per attività pubbliche e direzionali pubblico

Descrizione

area di sedime, Nel 1624 Fulvio Clarignani vendette alla congregazione dell`Oratorio, presente a Macerata fin dal 1611, il proprio negozio con accanto un pezzo di terra che si trovava quasi a metà dell'attuale corso della Repubblica. Le acquisizioni dei lotti lungo il corso si susseguirono per tutto il secolo.

area di sedime, Il negozio di Fulvio Clarignani fu immediatamente adattato a centro religioso e fu considerato 'la prima chiesa dedicata in tutto il mondo a S. Filippo Neri'.

intero bene, Nel 1689 gli oratoriani incaricarono l`architetto romano Giambattista Contini di redigere un progetto per la chiesa e la casa religiosa. I disegni furono pagati ma i lavori non iniziarono. Nel 1697 fu consultato un capomastro di San Severino, un certo Paoli, che presentò un suo progetto bocciato però dai superiori dell'ordine. Un terzo progetto fu redatto dall'architetto romano Ludovico Gregorini e nel mese di dicembre del 1697 fu posta la prima pietra della chiesa, ma i lavori si fermarono poco dopo per motivi tecnici.

intero bene, Nel 1705 fu richiamato il Contini che, abbandonato il progetto del Gregorini, fornì i disegni definitivi di tutto il complesso.

chiesa e oratorio, I lavori di costruzione della chiesa ripresero nel 1705. Contemporaneamente alla chiesa venne fabbricato anche l'oratorio che fu terminato ed aperto il 27 maggio 1718.

intero bene, I lavori di costruzione dell`edificio iniziarono sul fronte nord, verso l`attuale corso, nel 1742. Dopo il 1774 iniziarono i lavori sul versante sud, verso l'attuale via S. Maria della Porta.

vicolo dei Catenati, L`area compresa tra le due strade era attraversata da alcuni vicoli che furono cancellati dalla costruzione dell'edificio. L'attuale vicolo dei Catenati rappresentava però un collegamento troppo importante per essere cancellato. D'altra parte, se lasciato, veniva isolata dal resto del complesso la superficie più significativa per la congregazione: quella dove era sorta la prima chiesa. Per sormontare l'ostacolo il Comune di Macerata autorizzò nel 1743 la costruzione di un cavalcavia per collegare le due parti dell'edificio.

intero bene, L'edificio fu portato a termine tra il 1784 e il 1785.

interno, Molto probabilmente la casa filippina fu decorata da Giuliano o Costanzo Alberti e a lui potrebbero essere attribuiti alcuni affreschi superstiti del palazzo.

intero bene, Il 15 agosto 1798, nella prima soppressione napoleonica, il complesso venne acquisito dalle autorità civili. I religiosi furono trasferiti presso la chiesa di S. Maria delle Vergini e il convento venne adibito a sede degli uffici dell'Amministrazione del Dipartimento del Musone e magazzino militare.

intero bene, Nel 1800 i religiosi poterono rientrare in possesso della loro casa. La biblioteca e l'archivio dei religiosi, trasferiti al terzo piano del palazzo, furono saccheggiati e incendiati dagli Insorgenti che il 14 giugno 1799 occuparono la città.

intero bene, Il 4 giugno 1810, dopo la notifica dell'Atto di avvocazione del 18 luglio 1808, i religiosi furono di nuovo espulsi dalla loro residenza, dove venne insediato il Demanio e l'Ufficio postale. La grande sala dell'oratorio venne dimezzata in altezza e al piano terra si ricavarono nuovi ambienti per negozi.

intero bene, I religiosi ritornarono nella loro residenza il 17 novembre 1817 ed il 13 marzo 1822 il convento fu nuovamente dotato di beni.

intero bene, Il 1° dicembre 1847 il vescovo di Macerata, mons. Luigi Clementi, ottenne un decreto papale di soppressione della comunità filippina. La chiesa e tutti i beni passarono ai padri Barnabiti che vi restarono fino al 1861.

intero bene, Nel 1861 il convento fu demaniato dalle autorità civili. Al piano terra venne collocato l'ufficio postale, che vi resterà fino al 1928, mentre il restò del palazzo diventò sede dell'Amministrazione provinciale.

intero bene, Tra il 1877 e il 1881 vennero presentati diversi progetti di `sistemazione del palazzo provinciale al corso' per adattarlo alla nuova funzione. Fu realizzata la nuova grande sala per il Consiglio adattandola al piano superiore dell'ex oratorio, già dimezzato all'inizio del secolo

sala consigliare, Alla fine del sec. XIX il pittore Domenico Bruschi (1840-1910) decorò la sala consiliare con i ritratti di personaggi illustri della provincia e gli stemmi dei comuni.

giardino pensile, Nel 1914 l`Amministrazione provinciale concesse l`area dell`antico giardino pensile alla società Canestrari e Moschini che vi costruì il Salone Elena, poi demolito per far posto all'attuale cinema Corso. Secondo Libero Paci, che sembra più aggiornato, il salone Elena venne inaugurato il 20 novembre 1913.

intero bene, L`assetto interno del palazzo fu manomesso da un rifacimento moderno fatto nel secondo dopoguerra.

Datazione
XVII - XVII

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00018985

Proprietà
CDGG=proprietà Ente locale; CDGS=Provincia di Macerata;