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BASILICA DELLA MADONNA DELLA MISERICORDIA

Autore
Candiotti Giulio decorazioni

Tipo
chiesa basilicale

Descrizione

area di sedime, Sull`area dell`attuale chiesa, tra il 15 e il 16 agosto 1447, per voto unanime del Consiglio comunale del 3 agosto, fu edificata un'edicola dedicata alla Madonna della Misericordia. Nel 1597 l'edicola venne ampliata sul davanti. Nel 1649 venne costruita, dagli scalpellini Giovanni Battista Giosafat di San Severino e Gregorio Baccanelli di Ancona, una facciata in pietra bianca su progetto del maceratese Giuseppe Taliani, canonico di S. Salvatore. Nel 1721 si decise di ricostruire la piccola chiesa.

altare maggiore, La pala d`altare, di cui non conosciamo l`autore, fu dipinta tra la fine del sec. XV e l'inizio del sec. XVI. Il Consiglio comunale nella seduta del 2 gennaio 1492 accolse la proposta di far dipingere la tela, ma sembra che ciò avvenne solo dopo qualche anno.

intero bene, Il patrizio maceratese Guarniero Marefoschi, patrono della chiesa, si fece promotore del progetto di ricostruzione. Su indicazione di Pier Francesco Palmucci affidò il progetto a Luigi Vanvitelli che nel 1734 fece un sopralluogo. Il progetto prevedeva un grande portico che, per ragioni contingenti non fu possibile realizzare. Nel museo della Reggia di Caserta sono conservati due disegni del Vanvitelli che, secondo Roberto Pane, potrebbero essere il progetto per chiesa maceratese, mentre Giuseppe Zander esclude tale ipotesi.

intero bene, Dopo avere demolito la facciata seicentesca il Marefoschi, dovendo rinunciare al portico, fece costruire un piccolo atrio e una nuova facciata mentre, sotto la direzione del Palmucci, proseguivano, secondo il progetto del Vanvitelli, i lavori della navata centrale che arrivava all'attuale balaustra. Appaltatore dei lavori era l'architetto Francesco Vici di Arcevia che si avvalse dell'opera di Giambattista Capitani anch'egli di Arcevia. Gli stucchi (teste di serafini, festoni, capitelli) furono eseguiti dal romano Paolo Campana. Le opere da intaglio furono eseguite da mastro Rocco di Stefano, mentre le decorazioni furono eseguite da Paolo Giulio Candiotti.

volta della navata centrale, Il 17 aprile 1736 il Marefoschi stipula un contratto col pittore Francesco Mancini per affrescare le volte della navata centrale, di un locale di passaggio e della sacrestia. I lavori terminarono nel mese di novembre dell'anno successivo.

presbiterio e cupola, Nel 1738 il Marefoschi riuscì ad ottenere una stanza dell`Episcopio, confinante col muro posteriore della chiesa, e un pezzo di orto della mensa vescovile. Ciò permise di ampliare la chiesa costruendo il presbiterio sormontato dalla cupola.

prospetto principale, Molto probabilmente il Marefoschi chiese al Vanvitelli, nel 1740, il disegno di una nuova facciata. Anche questa, come la precedente, rimarrà tuttavia a livello di progetto. Si apportarono solamente lievi modifiche quali l'aggiunta del frontone, dell'occhio centrale, del portale e dei quattro vasi portafiamma, realizzati, quasi certamente su disegno del Vanvitelli, dallo scalpellino romano Pietro Montelli.

intero bene, La chiesa, completamente ristrutturata doveva essere benedetta il 25 o il 26 ottobre 1741, ma la cerimonia fu posticipata al 12 settembre 1742. Il 12 dicembre 1743 verra solennemente consacrata dal vescovo di Macerata mons. Ignazio Stelluti.

intero bene, Il 5 luglio 1799 la chiesa fu saccheggiata dai francesi che avevano occupato la città.

navate laterali, Il 21 luglio 1860 iniziano i lavori di costruzione delle navate laterali su progetto dell'architetto maceratese Giovanni Montini.

navata sinistra, esedra e campanile, Nell`ottobre del 1863 furono completati i lavori di costruzione della navata sinistra e dell'esedra, del nuovo campanile che sostituiva quello del Vanvitelli demolito con l'ampliamento, e di una cappellina per il vescovo.

navata destra, La navata destra fu completata nel 1892 sotto la direzione dell`architetto Giuseppe Rossi.

portici, Nel 1893 iniziano i lavori di costruzione dei portici esterni su progetto dell'architetto Giuseppe Rossi.

navata centrale, Tra il 1894 e il 1895 vennero riparati i danni del saccheggio del 1799. Fu rifatta la copertura e venne sostituito il vecchio organo.

portici, I lavori di costruzione dei portici terminarono nel 1897.

intero bene, Nel 1921 la chiesa venne elevata alla dignità di Basilica Minore con decreto di papa Benedetto XV.

navate laterali ed esedra, Il 24 aprile 1921 venne stipulato il contratto per la decorazione pittorica delle navate e dell'esedra tra il Rettore della Basilica e il pittore Biagio Biagetti. Le volte dovevano essere dipinte a tempera, le pareti ad encausto e i sette quadri e i due soprarchi a fresco.

navate laterali ed esedra, Nel 1922 il Biagetti completò le tre scene della navata sinistra.

navata ed esedra, Entro il mese di giugno del 1923 furono poste in opera delle vetrate istoriate realizzate da Cesare Picchiarini di Roma su disegno del Biagetti.

esedra, Il Biagetti completò la sua opera nel 1924 dipingendo la scena collocata nell'esedra.

altare maggiore, Il Biagetti progettò una nuova iconostasi per sostituire quella in argento requisita dai francesi nel 1797. L'opera fu realizzata in bronzo e rame dal cesellatore Pio Cellini di Roma nel 1927.

prospetto principale, Nel 1952 venne posto in opera il portone bronzeo realizzato dallo scultore C. Cantalamessa.

edificio retrostante, Nel 1958 il prospetto della chiesa venne "isolato" dal resto dell`edificio con la ricostruzione della facciata dell'Episcopio e della retrostante Casa del Clero ad opera dell'architetto G. Pediconi di Roma.

altare posteriore, Nel 1922 venne sistemato l`altare nell`esedra adattandovi quello seicentesco, con colonne di diaspro, proveniente dalla demolita chiesa di S. Caterina e donato dal Comune. Il direttore dei lavori fu il prof. Giuseppe Varnesi di Roma, mentre il marmista fu il maceratese Egidio Gabrielli. Nel 1923 il Biagetti realizzerà la pala d'altare.

intero bene, La chiesa è danneggiata dal terremoto del 26.9.1997.

intero bene, Nel 1977 è riaperto l'oculo e sistemata la cantoria con l'eliminazione dell'organo posto in opera n metà el corso della metà del sec. XX.

Datazione
XV - XVIII

Localizzazione
(MC) Macerata

Identificatore
11 - 00007661

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Confraternita della SS. Trinità;