Cultura

Grandi foglie di acanto si snodano ai lati dei pilastri in un movimento di eccezionale leggerezza, con i festoni di frutta, volute e testine di angeli. Stessi motivi nella cimasa.

Riferibile ai primi anni del Seicento per i motivi decorativi ancora legati alla tradizione cinquecentesca; il riferimento a Giampietro Zuccari, cugino di Federico e Taddeo, ha per questo altare, come per un gruppo di inginocchiatoi molto simili, valore indicativo, in mancanza di documenti. Ci si basa sul confronto stilistico con le opere di Perugia, realizzate dal vadese tra il 1584 e il 1621.