Cultura

La ricca incorniciatura è in legno dipinto a finto marmo. La mensa è dipinta e ornata con specchiature rettangolari con angoli decussati. Sugli alti plinti poggiano due coppie di colonne binate terminanti in capitelli su cui s'imposta il timpano spezzato che culmina con tre teste di cherubini, croce e due statue di figure femminili.

In origine era addossato alla parete di fondo della navata e solo dopo alla metà del '600 venne ad occupare l'attuale posizione. Risalgono alla metà del '600 i rifacimenti più cospiqui della chiesa durante i quali furono demoliti i due ultimi archi gotici della navata laterale verso il presbiterio e la relativa colonna. Il ricco prospetto architettonico dell'altare risale alla metà del sec. XVIII, quando a seguito dei danni recati dal terremoto del 1741 si rese necessario anche il rifacimento della facciata, realizzata poi su disegno del Vanvitelli.