Cultura

L'affresco decora il pilastro addossato alla parete sinistra che sostiene la prima arcata trasversa che scandisce l'interno ad aula unica della chiesa. Come è ricordato dal Mencucci (1994) sulla scorta del Cherubini, tale soluzione architettonica, che abbina la copertura a capriate agli archi ogivali trasversali, deriva da precedenti cistercensi ed ebbe una certa diffusione nel XIII secolo ad opera degli ordini mendicanti dell'Italia centrale. La costruzione della chiesa di S. Michele, che dipendeva dall'abbazia camaldolese di Sitria, risale infatti al 1290 circa. Tuttavia Villani (1990) ritiene che l'odierno assetto interno sia frutto di una ristrutturazione quattrocentesca, che interessò le prime decorazioni ad affresco delle pareti e l'erezione di due cibori. A suo giudizio la data iscritta alla base del San Sebastiano, che ricorda per altro il nome del committente, costituisce il termine ante quem di tali lavori architettonici.