Cultura

Altare poggiante su zoccolo argentato inciso a bulino con tralci vegetali; cornice interna intagliata a serti di rose; paraste laterali interamente rivestite di intagli dorati a grandi foglie di acanto ritorte con due angeli che sorreggono ghirlande alla sommità; lo spessore laterale dell'altare è colmato da semicolonne scanalate con capitelli corinzi; il coronomanto mistilineo presenta intagli a traforo, rappresentanti in basso Santa Maria Maddalena portata in gloria da due angeli e in alto la colomba dello Spirito Santo argentata tra una corona di raggi dorati.

L'altare maggiore della chiesa reca la doppia dedicazione alla Madonna della Consolazione, rappresentata nel dipinto di Ernst van Schayck, e a Santa Maria Maddalena Penitente, il cui nome compare nell'iscrizione alla base del coronamento superiore della ricca ancona lignea. L'esuberante decorazione ad intagli vegetali si addice alla data 1697 in essa riportata, collocandosi nel solco della grande tradizione marchigiana di fine Seicento ed inizi Settecento, rappresentata dagli Scoccianti di Cupramontana e dai Giglioni di Arcevia ("La cultura lignea", 1999). Secondo Giuseppina Flamini, che ha compilato una scheda sull'altare depositata presso la Soprintendenza di Urbino, l'anonimo intagliatore realizzò anche i reliquiari pensili e le cornici dei due dipinti ai lati dell'altar maggiore con storie della Maddalena.