Cultura

il dipinto insieme al San Nicola da Bari (vedi sch. n.9) è statopubblicato nel 1994 da Marina Massa (1994, p. 138); la studiosasuppone che facesse parte dell'apparato decorativo di una cappellaandata forse distrutta insieme con l'intera chiesa e di cui non èpervenuta alcuna documentazione; l'immagine del santo monaco, chepotrebbe identificarsi in San Benedetto, è contenuta entro una fintacornice mistilinea del tipo a stucco impreziosita da ovali a volute incui sono dipinte a monocromo ocra delle figure identificabili conl'Orazione, in alto, personificata da un vecchio sacerdote in abitobianco pontificale mentre genuflesso rivolto con lo sguardo al cielosparge l'incenso con un turibolo; l'altra figura, in basso, è unadonna seduta recante in mano il modellino di una nave, potrebbe esserela Confidenza; lo stile ricorda quello degli apparati di nozze urbinatirealizzati dal Ridolfi nel maggio 1621 in collaborazione con il suoallievo Gerolamo Cialdieri ( 1994,pp.30ù36 in occasione del matrimoniodi Federico Ubaldo con Claudia dei Medici; la figura del Santo emergedal fondo molto scuro ed èinvestita dalla luce creando un suggestivoeffetto di chiaroscuro mirato ad esaltare la spiritualit...e asottolineare l'atteggiamento meditativo del santo tutto assorto nellalettura; l'essenzialit... cromatica basata sui toni del colore avoriosteso con ampie e sottili pennellate si pone in netto contrasto con ilprezioso colorismo del San Nicola di Bari con cui fa coppia:l'ipotesi di una committenza corinaldese (Massa, 1994 p. 138) risultapossibile visti gli stretti contatti tra alcuni personaggi diCorinaldo e Osimo, come documentano recenti ricerche archivistiche