Cultura

Grata lignea quadrata lavorata a giorno a motivi geometrici stellati e umbonati; cornice a gola rovescia con profilo liscio; mensola di base con modanature dorate dipinta a finto marmo verde.

La chiesa fa parte di un convento femminile di clausura quindi prevedeva spazi annessi dai quali le suore potevano seguire le funzioni religiose aperte al pubblico senza essere viste. Oltre ai due affacci schermati da balconcini inseriti entro i timpani degli altari laterali e ai due coretti nella parte alta delle pareti vicine al presbiterio, esistono due grate nel vano del presbiterio che consentivano la visione diretta dell'altar maggiore. E' possibile ipotizzare che le due grate furono realizzate contemporaneamente ai due coretti dagli stessi anonimi intagliatori; infatti identico è il disegno geometrico delle grate e la decorazione a finto marmo dalle delicate venature verdi delle mensole di base. Il prezioso arredo ligneo dell'interno della chiesa fu realizzato nella seconda metà del XVII secolo in più momenti. Tuttavia un sostanziale intervento di rinnovamento si registrò intorno al 1710, come testimonia una visita pastorale del vescovo Paracciani (A. Mencucci, 1994). A tale momento sono state assegnate le parti caratterizzate da maggior leggerezza e brio rococò, come il palco della cantoria, dove ricorrono i medesimi colori del marmo venato delle due grate del presbiterio.