Cultura

La tela rappresenta la morte di S. Andrea Avellino, padre teatino che si dedicò all'apostolato tra Napoli e la Lombardia, il quale, nel 1608, cadde colpito da un attacco di apoplessia ai piedi dell'altare, mentre si accingeva a celebrare la messa nella chiesa di S. Paolo Maggiore a Napoli. Il dipinto risulta opera di carattere squisitamente devozionale di un modesto artista locale (P. Santini, 1984). I toni caldi e luminosi e alcuni preziosismi nella resa delle vesti e delle suppellettili ecclesiastiche rimandano al XVIII secolo. Quindi la tela fu realizzata contestualmente all'altare in stucco della metà del Settecento.