Descrizione
Medaglia circolare legata ad un nastro a strisce rosse, verdi e bianche con quattro fasce orizzontale in bronzo rilevate a foglie d'alloro; nel recto testa di soldato di profilo, nel verso Vittoria alata.
La medaglia fa parte di un gruppo di croci, onorificenze, distintivi ed armi militari appartenute al tenente colonnello Callisto Barbagli di Serra de' Conti. Come recita l'iscrizione sul verso, essa fu coniata con il bronzo dell'esercito nemico, cioè con quello delle truppe austro-ungariche sconfitte a Vittorio Veneto alla fine della prima guerra mondiale. Come spiega Joe Lyndhurst (1983), benchè la resa degli austiaci avvenne con l'armistizio del 4 novembre del 1918, la medaglia commemorativa fu istituita più tardi, nel 1920. La collezione di Callisto Barbagli è giunta al Municipio di Serra de' Conti tramite la donazione del nipote Fausto Ascari alla sezione locale dell'Associazione Nazionale dei Bersaglieri. Da una lettera custodita in Comune, assieme ad un album di memorie, fotografie e diplomi dell'illustre concittadino, veniamo infatti a conoscenza che Ascari, per espressa volontà dello zio defunto, spedì da Mantova, dove risiedeva, due pacchi contenenti gli oggetti il giorno 4 giugno del 1971. Le croci e le medaglie, ora custodite in Comune all'interno di una piccola vetrina, debbono ritenersi di produzione romana, dal momento che, a partire dal 1892 il Ministero del Tesoro del Regno d'Italia concentrò sulla Zecca di Roma, erede delle antiche fabbriche pontificie, la produzione nazionale su larga scala di monete e medaglie.