SAN ROCCO
Tipo
dipinto
Descrizione
Il dipinto fa parte di quella tipologia di affreschi votivi che venivano fatti eseguire in occasioni di pestilenze. Il San Rocco, che è appunto il protettore degli appestati, è abitualmente rappresentato sia come figura devozionale, sia come intercessore presso la Vergine per conto del committente che sperava così di essere risparmiato dalla peste; oppure il dipinto può essere un ex voto, fatto eseguire da qualcuno scampato dalla malattia. Confrontando questo ciclo pittorico con altri affreschi votivi della zona (Cisello, Valdiola, Cesalogna...), si può notare come tutti seguano delle caratteristiche comuni: i colori terrigni e primari, le linee semplici, le grandi dimensioni dei personaggi e le iconografie tradizionali. Da questa considerazione, si può dedurre che tutti questi cicli appartengono alla scuola pittorica locale del '500. Per quanto riguarda questo ciclo pittorico, il Conte Servanzi Collio nel 1857, sostiene la tesi secondo la quale tali affreschi vennero eseguiti sicuramente da due artisti diversi: l'uno, autore dei dipinti della parete sinistra e di pregevole mano, l'altro, autore di quelli di destra e di mediocre abilità. Entrambi comunque settempedani e provenienti dalla scuola di Bernardino di Betto di Perugia, che aprì bottega in San Severino, dove rimase dal 1509 al 1514.
Soggetto
San Rocco
Datazione
sec. XVI 1500 1599 Motivo della datazione: analisi stilistica
Materia e tecnica
intonaco/ pittura a fresco
Misure
Altezza=200;Lunghezza=80;
Collocazione
Chiesa di S. Giovanni Battista - via ?
Identificatore
11 - 00207329
Proprietà
proprietà Ente religioso cattolico