Cultura

Urna semisferica in rame poggiante su quattro esili gambe ricurve con piedini a pomello raccordate alla base da elemento orizzontale quadrilatero con al centro piccolo rialzo vasiforme; coperchio a due curve inflesse concluso da elemento sferico; profilature e decorazioni plastiche in ottone argentato, sfingi alla sommità di ogni gamba e teste d'ariete nei due manici laterali ad anello.

Come testimonia l'inventario Turrini del 1934 l'urna era esposta in uno dei due cantonali della sala n. 14 del Museo di Arte Industriale fondato nel 1888 per volontà testamentaria della marchesa Vittoria Mosca. Nella recente ricognizione degli oggetti del museo, oggi custoditi nei depositi dei Musei Civici, Rita Carbonari ha identificato l'oggetto con la zuppiera argentata, citata nell'inventario del 1888 assieme ad altri manufatti metallici, come cinque piatti in lamina d'ottone argentato cesellati e un piatto con saliera. In realtà l'urna aveva la semplice funzione di abellire uno dei centro tavola delle sale del palazzo della marchesa. La semplicità delle forme e il repertorio ornamentale di gusto archeologico, fatto di sfingi e teste d'ariete, richiamano lo Stile Impero fiorito in Francia ed in Europa nei primi decenni del XIX secolo. Si vedano in proposito le due zuccheriere pubblicate da Valentino Brosio nel 1965 con l'attribuzione all'artigianato torinese del 1820-30.