Cultura

Tabernacolo a tempietto a pianta rettangolare; zoccolo modanato; prospetto frontale scandito da quattro colonnine lisce in finto marmo rosso; corpo centrale avanzato; sportellino anteriore e fianchi laterali dipinti con raffigurazioni sacre; coronamento a salienti ornati da riccioli; decorazioni a racemi vegetali dorati su fondo nero nelle fasce marcapiano che abbracciano i tre lati del tempietto e negli spazi verticali ai lati del prospetto, faccia interna dello sportellino dipinta con puntini neri ed oro su fondo rosso.

Il tabernacolo ligneo è citato nell'inventario del 1888 del neo istituito Museo di Arte Industriale, fondato per volontà testamentaria dalla marchesa Vittoria Mosca, all'interno della cappella del Palazzo Mazzolari. In seguito il Turrini (1934) ne documenta lo spostamento nel magazzino n. 2 dell'edificio, sostenendo una sua antica realizzazione al XVI secolo, camuffata da restauri successivi. Il Polidori in seguito ha spostato più correttamente la datazione al Seicento, classificando l'arredo d'altare come prodotto di `fattura paesana`, riferendosi alle figure delineate da pesanti linee nere di sapore spiccatamente popolare.