Cultura

Di discreta qualità, la scultura è riferibile ad un ignoto intagliatore attivo nelle Marche tra la fine del '600 e l'inizio del '700. Le dimensioni, la peculiare torsione delle membra e un confronto con la vasta campionatura di mobili sei-settecenteschi decorati con complessi intagli lignei nel basamento permettono di stabilire con sicurezza che la scultura è un elemento superstite della decorazione del basamento di un mobile, forse un tavolo o una console. Sul retro della scultura, a livello delle scapole, è inoltre fissata una staffa di ferro utilizzato per il fissaggio alla eventuale struttura lignea della quale faceva parte. Con ogni probabilità la scultura occupava la parte esterna anteriore al di sotto del piano di appoggio del tavolo, in associazione alla gamba di sostegno vero e proprio. Nella collezione Mosca esiste un esemplare di console, databile al XVII/XVIII secolo, con un basamento riccamente intagliato e arricchito da tre sculture raffiguranti putti che può costituire un valido elemento di confronto per il putto in esame (Colle, 2001). Un altro esemplare di putto conservato nella collezione Mosca sembrerebbe essere il pendant di quello in esame, benchè la qualità di quest'ultimo sia leggermente superiore e i suoi caratteri fisionomici tradiscano l'esecuzione di una mano differente. La scultura, evidentemente legata alla tradizione della decorazione barocca, presenta tuttavia delle caratteristiche che la inseriscono a pieno titolo nel momento di trapasso dal Barocco al Rococò.