Descrizione
La cornice del capezzale, di formato ovale con il bordo sagomato, è realizzata in legno intagliato ed impiallacciato in tartaruga rossa. Il bordo esterno della cornice è rifinito con una sottile lamina di ottone dorato fissata al supporto in tartaruga con dei chiodi a testina globiforme. La tartaruga presenta un intarsio in ottone dorato riproducente un motivo a tralcio vegetale continuo. Il bordo interno della cornice è rifinito nello spessore con una sottile cornice in ottone dorato che riproduce un motivo perlinato. Il bassorilievo in metallo dorato alloggiato all'interno della cornice poggia su di un pannello ligneo delle stesse dimensioni, quest'ultimo fissato per mezzo di chiodi al bordo interno della cornice. Il retro del pannello di legno che supporta il bassorilievo di metallo è foderato con un tessuto leggero, forse in cotone, stampato a motivi floreali dai colori molto accesi.
L'uso di decorare mobili, cofanetti, vassoi ed altri oggetti di piccolo formato (tabacchiere ed astucci), diffuso a partire dal '600 soprattutto nell'Europa settentrionale (Germania e Francia), in Italia ebbe una particolare fortuna in area partenopea. Il canale di diffusione di questo genere di oggetti suntuari per Napoli fu certamente la Francia, dalla quale vennero importate sin dal '600 anche le svariate tecniche di lavorazione e decorazione della tartaruga ('piquè' d'oro e d'argento, intarsio in ottone, 'partie' e 'contre-partie'). Gli oggetti decorati con questa tecnica, di particolare pregio, non solo per la perizia tecnica che richiedevano ma anche per i costosi materiali impiegati, erano evidentemente destinati ad una committenza molto esclusiva. Il capezzale in esame è certamente databile attorno alla metà dell'Ottocento sulla base dell'analisi del motivo decorativo a tralcio vegetale continuo che decora la cornice. Il motivo decorativo dell'esemplare in esame, nonchè la tecnica utilizzata per realizzare l'intarsio, è infatti identico a quello utilizzato per guarnire un servizio da scrivania proveniente dalle collezioni borboniche risalente alla metà dell'Ottocento (Museo di Capodimonte). Altro elemento in comune è la sottile rifinitura che orla il bordo anteriore del servizio da scrivania sopraccitato, costituita da una fascia metallica perlinata (Ambrosio, 1994). Lo stesso tipo di rifinitura è stata infatti utilizzata per il bordo interno della cornice del capezzale in esame. Tutti questi elementi farebbero supporre un provenienza comune per i due oggetti, entrambi realizzati dalle botteghe al servizio dei Borbone. L'analisi stilistica ed iconografica del bassorilievo in metallo dorato, raffigurante l'Assunzione di Maria, farebbe invece supporre un'ispirazione a prototipi ancora Settecenteschi se non una riproposizione di modelli codificati per oggetti, come quello esaminato, destinati alla devozione privata.