Cultura

Suggestionato dalla lezione del Dadaismo e del Surrealismo, che aveva potuto approfondire durante i soggiorni a Parigi e a Bruxelles, Enrico Baj nel 1951 diede vita, insieme a Sergio Dangelo e Gianni Dova, al "Movimento Nucleare", movimento innovativo sia dal punto di vista formale sia da quello ideologico, tendente a instaurare contatti con artisti ed intellettuali europei. Sostenne il diritto all'immagine contro la pura funzionalità, esprimendosi attraverso una pittura che, pur nella deformazione surreale, non nega il valore della realtà oggettiva. In particolare rappresentò in modo ironico scene e personaggi storici (tra questi sono celebri le serie dedicate ai generali e alle dame) utilizzando, su un piano satirico, collage di stoffe, passamanerie, medaglie, bottoni e fregi diversi. Pertanto, nella sua opera è sempre presente la critica alla contemporaneità, all’uso indiscriminato della tecnologia, al prevalere della forma sulla sostanza, alla riduzione dell’arte a moda, alla spettacolarizzazione ed al consumo di ogni cosa, al kitsch, unico stile che connota il mondo di oggi.