IDEA N. 8
Tipo
scultura
Descrizione
piattina di rame, saldatura in ottone, filo di ottone
Partito da una figurazione classica, che era propria del suo maestro Quirino Ruggeri e prima ancora del più famoso Arturo Martini, Edgardo Mannucci fu, con il suo linguaggio primitivo e informale, tra i protagonisti principali della scena artistica nella Roma degli anni Cinquanta. Le potenzialità dell'energia e la necessità di controllarla, sia pure per fini estetici, furono le questioni fondamentali che impegnarono l'artista marchigiano sin dagli anni immediatamente post bellici (1946-1947). Il suo fare iniziale, determinato da un procedere per assemblaggio di piani elementari e riconducibile ad un certo neoplasticismo, a partire dagli anni Cinquanta, si sbriciolò e deformò sino all'informe e all'antidecorativo, sintomo della necessità dell'artista di superare la poetica dell'astrattismo d'avanguardia per recuperare l'autentica spiritualità e l'umiltà del fare arte. Il movimento dell'energia nella materia da far librare e concretizzare in forme fu quindi il credo di Mannucci.
Soggetto
non identificabile
Datazione
sec. XX 1972 1972 Motivo della datazione: bibliografia
Materia e tecnica
rame
Misure
Altezza=150;Lunghezza=90;Profondità=90;
Collocazione
Palazzo Bosdari - via C. Pizzecolli, 17 - Pinacoteca Civica F. Podesti
Identificatore
11 - 00275115
Proprietà
proprietà Ente pubblico territoriale