CECCO D'ASCOLI TIENE UNA LEZIONE A FIRENZE
Tipo
dipinto
Descrizione
Commissionato al pittore nel maggio del 1872 per adornare la Sala di rappresentanza del Comune, ancora oggi chiamata 'Sala di Cecco'. Il dipinto, firmato e datato sullo sgabello dell'astante al centro, venne inaugurato nel 1876. Vi è rappresentato il poeta ascolano Francesco Stabili, autore dell'Acerba', quando, protetto dal Duca Carlo di Calabria, entrò nel vivo della cultura fiorentina, prima di essere accusato di eresia e condannato al rogo nel 1327. La scelta del soggetto veniva appositamente a contraddire la fama di negromante, oscura e 'provinciale', che la leggenda aveva creato intorno a Cecco d'Ascoli. L'opera è un capolavoro di accademica pittura di storia, non solo per le indubbie capacità formali, ma anche per la precisa resa d'ambiente e di costume, e per la verità ritrattistica dei personaggi, colti nei diversi atteggiamenti di attenzione, di critica e di congiura. Il Cantalamessa si autoritrae, seduto alle spalle di Cecco, a sinistra della cattedra.
Soggetto
Cecco d'Ascoli tiene una lezione a Firenze
Datazione
sec. XIX 1875 1875 Motivo della datazione: data
Materia e tecnica
tela/ pittura a olio
Misure
Altezza=246;Lunghezza=300;
Collocazione
Palazzo dell'Arengo - p.zza Arringo, 7 - Pinacoteca Civica
Identificatore
11 - 00139630
Proprietà
proprietà Ente pubblico territoriale