Cultura

La struttura della porta è suddivisa in due pannelli, incorniciati da un motivo a volute: in quello superiore è inserito uno specchio, mentre in quello inferiore è dipinto a monocromo e raffigura il Trionfo di Bacco. Il dio, viene ritratto come un giovane nudo avvolto in un mantello con il capo cinto da una corona di tralci di vite. Seduto sopra un carro trainato da una coppia di tigri moscate, regge con la destra una freccia e afferrando contemporaneamente le briglie per guidare il carro. In primo piano un altro putto sembra voler trascinare a forza un capro, mentre lo sfondo è animato dalla folla che danzando partecipata al rito dionisiaco, tra cui Sileno e un gruppo di menadi. Il retro presenta ugualmente due specchiature dipinte, quella superiore con motivi araldici, e quella inferiore con girali vegetali e mascherone dorato.

La porta viene datata 1715 in relazione ad una lettera del 3 agosto scritta da Raimondo al suo agente Angelo Giamaglia riguardante all'arrivo al porto di Ancona di "una luce di specchio di molto valore", forse riferibile allo specchio inserito in uno dei due pannelli.Benché non si abbiano documenti che facciano specifico riferimento all'autore, è tuttavia probabile che l'esecuzione vada attribuita alla bottega di Michelangelo Ricciolini, se non all'artista stesso, coordinatore, almeno inizialmente, dell'intera decorazione della Galleria dell'Eneide (Prete 2001, p. 92).