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mercoledì 31 maggio 2023  09:58 

Il Palazzo Comunale di San Severino 

 

Nelle relazioni storiche viene definito come “un edificio solenne e armonioso a due piani”. Fu costruito su progetto dell'architetto romano Clemente Orlandi nel 1764, sull'area di alcune case che appartenevano alla famiglia Divini.

Ai lati della facciata, fuori del porticato, su due basamenti di marmo sono posizionati altrettanti busti in bronzo: quello di sinistra raffigura Bartolomeo Eustachio (1510-1574) celebre medico ed anatomico, a destra ecco lo scultore Ercole Rosa (1846-1893).

Questa doverosa premessa per ricordare come il Palazzo Comunale di Piazza del Popolo, a San Severino (Macerata), rivesta un’importanza anche a livello storico. Attualmente sull’edificio, che ha una proprietà mista pubblico/privata, sono in corso i lavori di riparazione post sisma, che prevedono un contributo di 1.864.607 euro.

A tal proposito, l’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena liquidato 287.259 euro quale primo acconto del contributo rideterminato per l’esecuzione dei lavori stessi. Lavori che mirano al ripristino delle condizioni di sicurezza finalizzate al raggiungimento del miglioramento sismico.

Tra le altre operazioni, oltre a quelle di natura strutturale, è previsto anche il restauro delle pellicole pittoriche decorate nella Sala consiliare, Sala degli Stemmi, Sala Cerimonie e nella Sala Aleandri, al primo piano.

Importanti novità anche in tema di accessibilità e fruibilità. Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di percorsi, mappe tattili per permettere a persone con ridotta o impedita capacità motoria e/o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue unità ambientali, di fruire degli spazi e delle attrezzature in sicurezza ed autonomia. Inoltre, saranno installati totem multimediali audiovisivi in ogni piano e cartellonistica adeguatamente studiata in base alle linee guida dell’Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi ed Ipovedenti

Infine, un altro passaggio di natura storica sul palazzo: “L'atrio immette in un ampio cortile, dove quasi addossato ad una alta muraglia tutta ricoperta di verde edera, è il “Ricordo”, in cotto e travertino, dei caduti in guerra. Si sale al piano nobile dove si può visitare la Sala degli Stemmi ora adibita ad Ufficio Anagrafe. La sala, dipinta da Raffaele Fogliardi di Ascoli ha nel fregio gli stemmi delle famiglie patrizie di San Severino; da notare numerose lapidi che ricordano i deputati del Collegio di San Severino, dagli inizi del regno italico fino al primo decennio del nostro secolo. Altre lapidi ricordano uomini illustri di San Severino”.