L’obiettivo è quello di fare delle Marche il più grande distretto nazionale del biologico. A disposizione ci sono 100 mila euro per la sua costituzione e avvio. Poi bandi mirati del Programma di sviluppo rurale, con 25 milioni di euro, per il 2021, destinati alle aziende che producono biologico, più altri 18 milioni riservati alle filiere di qualità e ai prodotti locali. Quello del biologico è uno dei tre Distretti del cibo individuati dalle Marche. Compongono la “terna” i Distretti dei prodotti certificati (aree territoriali che si identificano con le indicazioni geografiche e di origine) e dei prodotti di prossimità (contraddistinti dalla forte interazione delle imprese agricole con quelle della trasformazione e ristorazione). Il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni ha presentato alla stampa i nuovi criteri regionali per il riconoscimento dei Distretti del cibo. Previsti dalla legge 205/2017, rappresentano uno strumento e un modello pe ...