Uno strumento chiave per incentivare l’economia locale, un alleato essenziale per l’equilibrio del processo alimentare e di conseguenza per la salute, un modello socio-economico del tutto nuovo. Sono queste le caratteristiche fondamentali della produzione Bio ma anche le finalità di quello che sarà il Distretto Biologico unico delle Marche più grande d’Italia e d’Europa. Con la firma del patto per il biologico, avvenuta oggi a Palazzo Raffaello tra il vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni e i rappresentanti regionali di AGCI, COLDIRETTI, CIA, CONFAGRICOLTURA, CONFCOOPERATIVE, COPAGRI, LEGACOOP, UECOOP, UNCI e CAMERA DI COMMERCIO, le Marche infatti puntano per la prima volta alla creazione di un unico e grande distretto del biologico forte di numeri, progetti e obiettivi importanti.