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Mediterraneo
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mercoledì 9 aprile 2025  18:08 

“Nessuno stabilimento Beko sarà chiuso, neanche nelle Marche, e non ci saranno licenziamenti collettivi. La vertenza Beko è stata certamente una trattativa difficile in uno scenario internazionale complesso, che ha visto le istituzioni a tutti i livelli e parti sociali fare fronte comune per salvaguardare un comparto strategico per l’Italia e per le Marche come quello degli elettrodomestici. L'esito dell'intesa raggiunta la scorsa notte, grazie anche al ricorso lungimirante alla Golden Power da parte del Governo, è un risultato che non si è visto nel resto d’Europa ed è stato il migliore risultato ad oggi possibile. Relativamente alle Marche, si era partiti infatti dall’ipotesi della chiusura dello stabilimento di Comunanza e da un taglio occupazionale superiore al 50%. Oggi, nell’intesa tra le parti sul testo preliminare dell’accordo quadro - raggiunta nella notte al Mimit, dopo oltre dodici ore di trattativa tra azienda, sindacati e ministeri – vengono annunciati oltre 80 milioni di investimenti da parte dell’azienda negli stabilimenti marchigiani, oltre alla piena salvaguardia dello stabilimento di Comunanza che vedrà un investimento dedicato di 15 milioni e l’avvio di una nuova linea di prodotti. Confermato, inoltre, il mantenimento del centro di ricerca sull’elettronica a Fabriano. Gli esuberi inizialmente previsti sono stati più che dimezzati e verranno gestiti attraverso uscite volontarie e incentivate, con l’attivazione di ammortizzatori sociali in deroga, senza il ricorso a licenziamenti collettivi. Su alcuni aspetti soprattutto relativi alla sede impiegatizia di Fabriano avremmo auspicato un esito più favorevole, ma purtroppo non è stato possibile per scongiurare il rischio concreto del fallimento delle trattative. Relativamente agli impiegati si è comunque mantenuta una parte della Ricerca e Sviluppo, quella collegata all’elettronica, ritenuta una delle figure chiavi per supportare la sostenibilità del sito nel medio lungo periodo. Ringrazio il Governo Meloni, in particolare il ministro Urso e il sottosegretario Bergamotto i sindacati e tutte le istituzioni coinvolte - a partire dalla Regione anche con l'assessore Aguzzi - per aver tenuto fermo il punto sulla salvaguardia del comparto.
Il mio pensiero va particolarmente ai lavoratori, che non hanno mai mollato in questa difficile partita e soprattutto a coloro che sono coinvolti nelle decisioni di esubero”.
Questo il commento del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli oggi in merito alla vicenda Beko.
   

mercoledì 9 aprile 2025  08:00 

La quarta edizione dei Premi UE per il Biologico è ufficialmente aperta! Fino al 27 aprile 2025, è possibile candidarsi per questi prestigiosi riconoscimenti che celebrano i protagonisti della filiera biologica e le loro iniziative innovative per promuovere la produzione e il consumo di prodotti bio. I vincitori saranno premiati durante la Giornata Europea del Biologico, il 23 settembre a Bruxelles.

   

lunedì 7 aprile 2025  15:51 

A partire dal 1° gennaio 2025, le piccole imprese in Europa avranno la possibilità di accedere a un nuovo regime IVA semplificato, conosciuto come il regime SME (Small and Medium-sized Enterprises). Questa iniziativa mira a supportare le piccole imprese, permettendo loro di operare senza applicare l’IVA sulle vendite di beni e servizi, semplificando anche gli adempimenti fiscali.

   

lunedì 7 aprile 2025  09:10 

Il 9 aprile 2025, si terrà il tradizionale Job Service Day organizzato dall’Università Politecnica delle Marche, un’occasione imperdibile per i neolaureati e gli studenti prossimi alla laurea, interessati ad avviare una carriera in azienda. L’evento si svolgerà in presenza ad Ancona e sarà principalmente dedicato ai colloqui one-to-one aziende e studenti. EUROPE DIRECT Regione Marche, insieme al Centro Documentazione Europea - Centro Alti Studi Europei, parteciperà all'evento con il suo EUROPEAN CORNER.

   

giovedì 3 aprile 2025  18:20 

Riparte la vertenza che coinvolge la IMR di Jesi. Ad annunciarlo è l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, che ha immediatamente scritto al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per richiedere l’apertura di un tavolo per la ridiscussione del nuovo piano industriale presentato dalla IMR Industrialesud. Tutto questo dopo avere appreso da parte dell’azienda, tramite comunicazione ufficiale pervenuta agli uffici regionali il 2 aprile, l’intenzione di procedere al licenziamento collettivo di 20 dipendenti.

   

giovedì 3 aprile 2025  16:43 

Se sei uno studente di giornalismo o aspirante reporter e sei interessato alle politiche regionali, partecipa al programmYouth4Region, il programma della commissione europea per scoprire cosa sta facendo l'UE nella loro regione e vola a Bruxelles  dall'11 al 17 ottobre 2025.  Il periodo di candidatura per la prossima edizione del programma Youth4Regions inizierà il 7 aprile 2025.

   

lunedì 31 marzo 2025  16:13 

La Regione Marche, l’INAIL e l’ANMIL hanno siglato un importante protocollo d’intesa per promuovere la cultura della sicurezza non solo sul lavoro ma in tutti gli ambiti della vita quotidiana. L’obiettivo è chiaro: garantire a tutti i cittadini migliori condizioni di vita, lavoro e salute attraverso attività di informazione, formazione e sensibilizzazione.

Alla firma hanno partecipato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, il direttore nazionale INAIL Marcello Fiori e regionale Piero Iacono, di presidente nazionale ANMIL Antonio Di Bella, il presidente regionale, Stefania Benedetti, e il presidente di ANMIL PRO (Cooperativa di promozione umana e di integrazione sociale di persone svantaggiate), Marcello Luciani. Il protocollo sarà valido fino al 31 dicembre 2028.

   

giovedì 27 marzo 2025  16:42 

Si è svolto questo pomeriggio in Regione un incontro tra l’azienda Fedrigoni e i rappresentanti sindacali dei lavoratori per fare il punto sul cammino dell’accordo sottoscritto a dicembre scorso. “Un momento di confronto che ho incoraggiato – ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi – anche perché, come Regione Marche, credo che ci sia il dovere, oltre che l'esigenza, di conoscere come vengono sviluppati gli accordi nel tempo, specialmente per questa vicenda nella quale questo ente ha avuto un ruolo importante e verso cui si è speso molto. Ci teniamo molto e tengo anche personalmente a conoscere dalle parti direttamente coinvolte l'andamento di questa situazione”.

   

giovedì 20 marzo 2025  18:30 

La Fedrigoni è pronta a fare un passo indietro sull’uso del marchio “Fabriano” per la produzione di carta. È quanto ha affermato oggi l’amministratore delegato del gruppo, Marco Nespolo, intervenuto in videoconferenza a una riunione convocata dall’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, dopo le polemiche sorte a livello locale e nazionale alla notizia della cessione da parte dell’azienda dell’uso del marchio nato a Fabriano a un’azienda tedesca. Alla riunione erano presenti anche i rappresentanti delle sigle sindacali locali e nazionali.

“Conosciamo la vicenda della Fedrigoni a Fabriano – ha spiegato Aguzzi – e della trattativa che ne è seguita e che ha assunto risvolti nazionali e ministeriali, arrivando a un accordo che, pur non essendo positivo per il territorio, è stato comunque onorevole: nessun licenziamento e una cassa integrazione che, nell'anno in corso, prevede la ricollocazione della maggior parte delle maestranze all'interno dello stesso gruppo e all'interno della nostra regione. Si tratta di un accordo che non lascia ‘feriti’ diretti, anche se la vera ferita resta la scomparsa di quel tipo di produzione e di quel marchio dal mercato e dalle attività della nostra regione. Non è stata una situazione facile ma il territorio l'ha in qualche modo digerita. Inoltre, dalle informazioni informali in mio possesso, il piano di ricollocazione sta procedendo come stabilito negli accordi. Questo è un aspetto che intendo approfondire nel mio ruolo di assessore al Lavoro della Regione Marche”.

“Il marchio è stato ceduto a una società tedesca – prosegue Aguzzi - perché vi sarebbe una certa richiesta di mercato ma il paradosso è che ora non si produce più a Fabriano con quel marchio. C'è un malcontento diffuso e una ferita ancora aperta per la città e il territorio. Per questo, ho chiesto all’ad della Fedrigoni di ritirare questa iniziativa. Posizione condivisa anche da parte dei sindacati. L’ad Nespolo, seppur con rammarico ma per spirito di collaborazione, ha accolto la richiesta e ho preso atto con soddisfazione della disponibilità della Fedrigoni”.