Sociale

Comunità Romanì

La Regione Marche, pur in assenza di una specifica normativa statale e regionale, sostiene da tempo le politiche di inclusione sociale delle popolazioni Romanì presenti nelle Marche, anche se il fenomeno è caratterizzato da comunità numericamente ridotte, prevalentemente stabilizzate sul territorio e spesso appartenenti a gruppi di cittadinanza italiana.

Dal momento che il nomadismo non rappresenta più uno degli elementi connotativi di tali gruppi, le politiche perseguite negli anni e le relative risorse, sono state indirizzate alla coprogettazione ed al cofinanziamento dei progetti dei Comuni, finalizzati alla realizzazione di aree di sosta e transito nel proprio territorio, all’inclusione scolastica dei minori, all’alfabetizzazione delle donne, all’intercultura.

Gli interventi cofinanziati hanno interessato alcune aree regionali dove è più forte la presenza delle popolazioni Romanì: Ancona, Appignano del Tronto (AP), Ascoli Piceno, Caldarola (MC), Civitanova Marche (MC), Falconara Marittima (AN), Fano (PU), Jesi (AN), Porto S. Elpidio (FM), Fermo, Spinetoli (AP).

L’attività sin d’ora svolta dalla Regione Marche è stata rafforzata recentemente dalla Commissione Europea che, con la Comunicazione n. 173 del 5 aprile 2011, recante “Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020”, ha affermato l’improcrastinabile esigenza di superare la situazione di emarginazione economica e sociale della principale minoranza d’Europa, sollecitando gli Stati membri all’adozione di una Strategia globale volta a superare tale emarginazione. Il Governo italiano, al fine di fornire risposte concrete all’Unione Europea, ha elaborato, attraverso l’U.N.A.R. Ufficio Nazionale Anti discriminazioni Razziali, la Strategia nazionale di inclusione della comunità RSC (parere favorevole della Commissione Europea del 22 maggio 2012) che prevede 4 Assi di intervento:

1)  Istruzione: aumento delle opportunità educative, del numero degli iscritti a scuola, favorendo la frequenza, il successo scolastico e la piena istruzione puntando sulla partecipazione dei giovani all’istruzione universitaria, all’alta formazione, alla formazione-lavoro anche mediante prestiti d’onore, borse di studio ed altre agevolazioni previste dalla legge;

2)  Lavoro: promozione della formazione professionale e l’accesso al lavoro, la regolarizzazione del lavoro irregolare o precario, lo sviluppo imprenditoriale, la promozione del lavoro autonomo e percorsi di inserimento specifici per donne e under 35.

3)  Salute: obiettivo centrale della Strategia è l’accesso ai servizi sociali e sanitari sul territorio, implementazione della prevenzione medico-sanitaria con particolare attenzione alle donne, ragazzi, anziani e disabili con interventi mirati a favorire la salute e coinvolgere i servizi sociali nei programmi di cura medica, anche mediante l’inserimento di mediatori interculturali.

4)  Casa: la priorità è quella di aumentare l’accesso ad un ampio ventaglio di soluzioni abitative in un’ottica partecipativa di superamento definitivo di logiche emergenziali e di grandi insediamenti monoetnici, nel rispetto delle opportunità locali, dell’unità familiare e di una strategia fondata sull’equa dislocazione.

 

La Commissione Europea ha, inoltre, invitato gli stati membri a prevedere nei rispettivi territori l’istituzione di Tavoli Regionali che hanno l’importante ruolo di attuazione a livello locale della Strategia Nazionale di inclusione della comunità Rom, Sinti e Camminanti nonché di programmazione e orientamento della progettazione locale sui fondi strutturali soprattutto in vista della prossima programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 che prevede una specifica priorità tematica rivolta all’inclusione delle suddette comunità, di monitoraggio degli interventi, canalizzazione dell’informazione e valutazione degli sforzi profusi.

In attuazione di quanto previsto, la Regione Marche ha istituito il Tavolo Regionale per l’attuazione della Strategia Nazionale di inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti a livello locale (DGR n. 1152 del 29/7/2913) e nominato i suoi componenti con Decreto del Presidente della Giunta Regionale. (non appena il decreto sarà repertoriato ti comunicherò i riferimenti ed il documento da allegare)

Non essendo disponibili dati statistici sulla presenza della popolazione Rom nelle Marche, il Servizio Politiche Sociali sta predisponendo, in collaborazione con la struttura regionale competente nei Servizi Informativi Statistici, una rilevazione statistica per realizzare una Mappatura sulle comunità Rom, Sinti e Camminanti presenti sul territorio regionale.

 

INFORMAZIONI GENERALI

ROM (plurale: Roma, in lingua romanes/romani: rrom) è uno dei principali gruppi etnici della popolazione di lingua romanes/romani (anche detta degli "zingari" o dei "gitani"), che è originaria dell'India del Nord. I rom propriamente detti sono un gruppo etnico che vive principalmente in Europa, prevalentemente nei Balcani, in Europa centrale e in Europa orientale, benché la loro diaspora li abbia portati anche nelle Americhe e in altri continenti. La lingua parlata è il romanes/romani oltre alla lingua dello stato di origine.

 

SINTI sono una delle etnie della popolazione romaní, altrimenti chiamati zingari. L'origine del nome è molto complessa. Probabilmente si tratta della parola persiana sindh, che indicava l'attuale Pakistan e per estensione tutta l'India, che, attraverso l'arabo è giunta in Europa con queste popolazioni.

 

CAMMINANTI (Caminanti in siciliano) o siciliani erranti sono un gruppo nomade diffuso in Sicilia (la comunità più cospicua si trova nel comune di Noto in provincia di Siracusa), ma semi-stanziale anche a Milano, Roma e Napoli, discendenti dai Rom giunti nell'isola attorno al Trecento, quantunque i Camminanti rifiutino l'idea di identificarsi con essi.

U.N.A.R. - UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI

L'Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull'origine etnica (UNAR) è stato istituito con il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, di recepimento della direttiva comunitaria n. 2000/43 CE ed opera nell'ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

UNAR ha la funzione di garantire, in piena autonomia di giudizio e in condizioni di imparzialità, l'effettività del principio di parità di trattamento fra le persone, di vigilare sull'operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni e di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l'origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere e il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso.

In particolare UNAR:
 
  • fornisce assistenza alle vittime di comportamenti discriminatori nei procedimenti intrapresi da queste ultime sia in sede amministrativa che giurisdizionale, attraverso l'azione dedicata di un apposito Contact center;
  • svolge inchieste al fine di verificare l'esistenza di fenomeni discriminatori nel rispetto delle prerogative dell'autorità giudiziaria;
  • promuove l'adozione di progetti di azioni positive in collaborazione con le associazioni no profit;
  • diffonde la massima conoscenza degli strumenti di tutela attraverso azioni di sensibilizzazione e campagne di comunicazione;
  • formula raccomandazioni e pareri sulle questioni connesse alla discriminazione per razza ed origine etnica;
  • redige due relazioni annuali, rispettivamente per il Parlamento e per il Presidente del Consiglio dei Ministri;
  • promuove studi, ricerche, corsi di formazione e scambi di esperienze, in collaborazione anche con le associazioni e le organizzazioni non governative che operano nel settore, anche al fine di elaborare delle linee guida o dei codici di condotta nel settore della lotta alle discriminazioni fondate su razza o origine etnica.
 
Eventuali segnalazioni  di comportamenti discriminatori  possono essere effettuati a:  U.N.A.R. Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
 N. Verde 800 90 10 10  
OMBUDSMAN DELLE MARCHE - AUTORITA' PER LA GARANZIA DEI DIRITTI DEGLI ADULTI E DEI BAMBINI

La L.R. 23/2008 stabilisce le funzioni e l’attività dell’Ombudsman regionale quale figura di garanzia a difesa dei diritti essenziali dei cittadini e delle fasce più deboli della società: minorenni, anziani, disabili, immigrati e detenuti.

L’art. 7 bis in particolare stabilisce le Misure contro la discriminazione dei cittadini stranieri immigrati e prevede, che l’Autorità svolga le funzioni di informazione e supporto agli stranieri vittime delle discriminazioni dirette ed indirette per motivi razziali, etnici e religiosi per la parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica nonché dalle situazioni di sfruttamento. Il punto 2,  lett. c) della medesima LR 23/2008 prevede che l’Autorità coordini la propria attività con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e con le reti di contrasto alla discriminazione presenti nel territorio regionale al fine di promuovere la progressiva costituzione di una rete per la rilevazione e la presa in carico dei fenomeni di discriminazione razziale.
Il titolare dell’incarico di Ombudsman è il Prof. Italo Tanoni
 
Eventuali segnalazioni di comportamenti discriminatori possono essere effettuati a:  OMBUDSMAN REGIONALE
Piazza Cavour, 23 - 60122 Ancona
dal lunedì al venerdì, dalle 09,30 alle 13,00
Tel. 071.2298483
Fax 071.2298264
e-mail ombudsman@regione.marche.it
e-mail italo.tanoni@assemblea.marche.it

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE PROGRAMMAZIONE SOCIALE – data: 28 novembre 2014, n. 85/APS

DGR. n. 1323/2014. Modalità per la presentazione di progetti da parte degli Enti locali delle Marche per la realizzazione di interventi d’inclusione sociale delle comunità Romanì.

DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE – data: 24 novembre 2014, n. 1323

CCE n. 173/2011 - DGR n. 1152/2013. Programma regionale degli interventi a tutela delle comunità Romanì per l'anno 2014. Criteri di riparto delle risorse

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE – data: 16 ottobre 2013, n. 174/PRES

C.C.E. n. 173/2011 – DGR 1152/2013 - Costituzione del Tavolo Regionale per l’inclusione e l’integrazione sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti  – Nomina componenti.

DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE – data: 29 luglio 2013, n. 1152

C.C.E. n. 173/2011 - "Strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e Camminanti" - Istituzione Tavolo Regionale