Verso un futuro e un territorio più sicuro. Con questo preciso impegno si è svolto questo pomeriggio, presso il Parlamentino di Palazzo Li Madou ad Ancona, il convegno tecnico-scientifico “Dall’alluvione alla sicurezza idraulica”, dedicato alla presentazione degli studi idraulici sulla Vallata del Misa. Un’occasione per fare il punto sul lavoro svolto nei due anni successivi alla devastante alluvione del 15 settembre 2022, grazie al contributo congiunto di Fondazione CIMA (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), UNIVPM (Università Politecnica delle Marche) e UNICAM (Università di Camerino), con il coordinamento dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale (AUBAC). Al centro dell’approfondimento, i risultati tecnici di uno studio durato circa due anni, finalizzato alla definizione di un programma organico di interventi strutturali in grado di garantire la sicurezza delle aree colpite. Dopo l’evento alluvionale del settembre 2022 infatti, è emersa con chiarezza l’impossibilità di ripristinare la sicurezza idraulica semplicemente ricostruendo quanto distrutto: era necessario un piano strutturale di prevenzione e riduzione del rischio idraulico, fondato su opere tra loro interdipendenti come l’allargamento degli alvei fluviali, la costruzione di vasche di espansione, e la sostituzione di ponti inadeguati.