Si è svolto questa mattina in Regione un nuovo incontro con i sindaci dei territori colpiti dalla terribile calamità dello scorso 15 settembre, delle province di Ancona, Pesaro e Urbino e Macerata. Un aggiornamento per fare il punto rispetto allo stato dei diversi filoni di intervento e per rendere gli amministratori partecipi del processo di individuazione delle linee a cui destinare le risorse che sono state stanziate dal Governo, 400 milioni, di cui 200 milioni nel 2022 e 200 milioni nel 2023.
Le risorse che arriveranno dal Governo, che come ha ricordato l’assessore alla protezione civile, Stefano Aguzzi, rappresentano una pronta e ingentissima risposta a seguito di una calamità, come mai avvenuto prima d’ora per un evento simile. I finanziamenti saranno destinati per i risarcimenti per gli interventi di somma urgenza eseguiti dai Comuni, una parte per i ristori a famiglie e imprese nonché ad alcuni primi interventi strutturali, mentre una somma sarà destinata per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio. L’azione della Regione si sta muovendo su due macro-livelli: quello relativo all’emergenza con il ripristino e del ristoro dei danni e quello strutturale relativo alla messa in sicurezza del territorio e per la mitigazione del rischio.
Nel corso dell’incontro, il vicecommissario Stefano Babini insieme al direttore della Protezione civile regionale, Stefano Stefoni, e all’architetto del Genio Civile, Lucia Taffetani, hanno delineato più tecnicamente le varie linee di intervento finora messe in campo e l’esito delle verifiche delle schede di intervento che hanno permesso la redazione dei primi piani.
Punto per punto, le azioni compiute finora e illustrate nel corso dell’incontro, hanno riguardato il primo piano di interventi da 5 milioni in fase di rendicontazione da parte dei Comuni e liquidazione, l’elaborazione di piano di interventi urgenti per altri 86 milioni e i piani per i ristori a famiglie e imprese, la ricognizione degli interventi strutturali da realizzare, i 67 cantieri avviati dal Genio Civile regionale ai quali si aggiungono gli interventi realizzati dai singoli Comuni e dai diversi soggetti attuatori, per i primi interventi di messa in sicurezza e somma urgenza. Un momento di confronto tra la Regione e i Sindaci utile anche a chiarire alcuni aspetti più tecnici e procedurali e a raccogliere le segnalazioni degli amministratori.
Come ha già avuto modo di affermare il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha convocato questo incontro con gli amministratori dei territori colpiti, le somme stanziate in tempi brevissimi dal Governo permetteranno di improntare le prime importanti risposte sui territori devastati, sia in termini di ristori che in termini di sicurezza del territorio.
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