“Figura di assoluta attualità ed esempio incredibile per i giovani, le istituzioni, per la politica, per il mondo delle imprese”. Così il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha ricordato la figura di Enrico Mattei, intervenendo a Matelica (MC) alla celebrazione del sessantesimo anniversario della morte del fondatore dell’Eni. Quella di Mattei “è una figura oggi più che mai attuale, che aveva immaginato e lavorato per l'indipendenza energetica dell'Italia. La sua visione non solo è ancora molto attuale, ma testimonia come nessuno dopo di lui sia stato in grado, in un settore così nevralgico e strategico, di dimostrare uguale impulso, lasciando un vuoto che, ancora oggi, appare incolmabile”. Figura, ha evidenziato Acquaroli, “di assoluta attualità in Italia, in Europa e nel mondo, perché la fase che stiamo attraversando dimostra come la questione energetica sia probabilmente il problema più importante che condiziona tutto. Impatta sulla geopolitica, sulle capacità di produrre, sulle famiglie, sul presente e sul futuro delle nostre generazioni”. Acquaroli ha ricordato come, su queste questioni, Mattei sia stato “l’italiano con maggiore visione, strategia e coraggio. Doti che ha tradotto in fatti e azioni concrete che, a 60 anni di distanza, ci lasciano ancora un’eredità importante, a testimonianza della grande intuizione che ebbe all’epoca”. In tutta la comunità marchigiana, ha concluso il presidente, “è vivo l’orgoglio del ricordo di Mattei. Viva è anche la consapevolezza di un corregionale che ha rappresentato le caratteristiche di tutti i marchigiani: determinazione e capacità di lavorare nel silenzio, senza grandi riflettori. La disponibilità della Regione Marche, nel ricordare la sua figura, è piena, mettendosi a disposizione per ogni iniziativa che richiami l’operato di Enrico Mattei”.
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