La regolarità e la trasparenza degli appalti pubblici non possono prescindere dall’esatta stima del costo della manodopera: un valore essenziale per individuare il “giusto” importo a base di gara e per consentire all’impresa aggiudicataria di conseguire un utile rispettando i contratti collettivi di lavoro, a garanzia dei lavoratori impegnati. “Un’operazione solo in apparenza semplice, ma che richiede grande professionalità per conseguire tutti questi obiettivi. È per questo scopo che la Giunta regionale ha rinnovato il protocollo di collaborazione istituzionale con i Consigli provinciali marchigiani dei Consulenti del lavoro. Una collaborazione già in essere nel 2020 che riconfermiamo e ampliamo nei contenuti, a supporto dell’attività della Suam”. È quanto afferma l’assessore Guido Castelli che ha proposto in Giunta il rinnovo della collaborazione, con un protocollo d’intesa di prossima firma. L’accordo, riferisce, “trova applicazione anche per gli appalti finanziati con i fondi del Pnrr. Attraverso i Consulenti del lavoro garantiamo il necessario coordinamento tra le esigenze delle imprese, l’assolvimento degli adempimenti contributivi previsti e le verifiche imposte alle Stazioni appaltanti dal codice dei contratti pubblici”. Castelli rimarca come “i contratti collettivi da verificare sono tanti, ciascuno con le proprie peculiarità territoriali. Diventa centrale la figura del Consulente del lavoro, unico soggetto in grado di svolgere un efficace e competente ruolo di verifica”. Il protocollo prevede anche attività di formazione del personale regionale e collaborazione con altri enti che si occupano di procedure di gara. Gli Ordini provinciali metteranno a disposizione, a rotazione, loro associati, garantendo massima trasparenza e partecipazione a tutti gli iscritti.
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