Definizione della Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe (CLPV)
La Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe (comunemente indicata con la sigla CLPV) è un prodotto cartografico integrato che fornisce un quadro conoscitivo a carattere territoriale che può essere usato per interventi ed indagini a livello di programmazione regionale. La CLPV è prodotta tramite uno studio svolto in due fasi:
· fase 1: individuazione dei siti valanghivi o potenzialmente valanghivi mediante fotointerpretazione di riprese aeree;
· fase 2: sopralluoghi estesi a tutto il territorio oggetto d'indagine avvalorati anche da interviste a testimoni locali e ricerche di dati d'archivio quali archivi parrocchiali, forestali, comunali, editoriali.
La CLPV riporta la delimitazione dei siti valanghivi, ovvero delle aree soggetto a movimento simultaneo della coltre nevosa, nell'estensione massima nota e conoscibile al momento della redazione della carta evidenziando anche perimetrazioni riferite ad eventi occorsi in epoca storica e con tempi di ritorno elevati (eventi a volte dimenticati o non conosciuti alla popolazione) nonchè la perimetrazione di zone pericolose entro le quali si verificano scaricamenti ed eventi valanghivi parziali e differenziati nello spazio e nel tempo.
L'indagine sul terreno può rilevare con maggior precisione i fenomeni conosciuti ed evidenti generalmente ubicati nei fondovalle o in prossimità dei centri abitati, ma le testimonianze storiche possono spesso ignorare eventi valanghivi nei siti fuori mano o in alta quota, frequentabili spesso solo nei periodi in cui il manto nevoso è assente.
Tale metodologia è stata elaborata in Francia negli anni '70 ed in Italia è stata adottata, anche grazie alle direttive elaborate da AINEVA in collaborazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, da tutte le Regioni e Province Autonome afferenti all'arco alpino e dalla Regione Marche.
La scala di riferimento in fase di elaborazione è 1:10.000 ma la visualizzazione finale è spesso riportata alla scala 1:25.000.
Uso della Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe
Ogni sito valanghivo, nel suo aspetto di massima espansione conosciuta, viene rappresentato sulla cartografia, numerato e schedato riportando tutte le notizie direttamente raccolte o desunte dalle varie fasi di indagine.
La CLPV è una cartografia di inquadramento delle conoscenze sui fenomeni valanghivi e costituisce un necessario documento di riferimento per la realizzazione di approfondimenti successivi finalizzati alla perimetrazione di dettaglio delle aree pericolose ed alla pianificazione del territorio montano.
Ogni impiego diretto e privo dei necessari approfondimenti di tale quadro conoscitivo per la conduzione di analisi di pericolosità a carattere locale risulta perciò scorretto forzando lo "strumento" entro ambiti d'impiego per il quale non è stato originariamente sviluppato e per i quali si declina ogni responsabilità.
La delimitazione delle aree soggette a valanga è stata individuata sulla base dei caratteri geomorfologici e vegetazionali riconosciuti al momento del rilevamento (sia tramite fotointerpretazione sia tramite sopralluogo sul terreno) eventualmente avvalorati/integrati da testimonianze.
Il limite indicato non può quindi essere inteso come separazione netta tra zona sicuramente "soggetta" a valanga e zona "non soggetta" nè tantomeno quale perimetrazione delle aree a rischio, in quanto non acquisisce il carattere di demarcazione di aree di possibile "influenza" o coinvolgimento del fenomeno nè fornisce indicazioni circa la magnitudo dei fenomeni, la frequenza nè il grado di esposizione e di vulnerabilità di persone o beni espositi al fenomeno valanghivo.
La CLPV mappa i siti valanghivi riconoscibili sul territorio regionale e costituisce un valido punto di partenza per i necessari approfondimenti specialistici volti all'analisi, a scala locale, delle pericolosità e del rischio valanghe.
All'interno delle attività di Protezione Civile, che possono essere suddivise in previsione, prevenzione, soccorso, superamento dell'emergenza e mitigazione del rischio, le applicazioni della CLPV trovano spazio nella previsione e prevenzione del rischio.
Nel contesto della previsione del rischio l'uso della CLPV
· risulta ottimale nel supportare i Centri Funzionali a definire le zone di allerta e valutare dei livelli di criticità;
· risulta ottimale nel supportare, qualora la rappresentatività degli eventi abbia tempi di ritorno superiori a 100 anni, chi è preposto all'individuazione dei contesti territoriali che necessitano di interventi di messa in sicurezza; per livelli inferiori di rappresentatività l'utilizzo dei dati dovrà essere più cautelativo;
· può inolte essere usata con cautela nel definire gli "scenari di rischio" all'interno dei Piani di Protezione Civile limitatamente a quelle situazioni in cui la tipologia di beni o attività da tutelare sia compatibile con il livello di inderteminatezza dello strumento e con l'assenza di previsioni sull'intensità e ricorrenza dei fenomeni attesi.
Nel contesto della prevenzione del rischio la CLPV
· può essere usata con cautela, quale primo strumento di approccio al problema valanghe, nell'ambito di strumenti urbanistici o in specifici piani di settore finalizzati a governare l'utilizzo del territorio (ma l'uso va tendenzialmente escluso nelle situazioni territoriali caratterizzate dalla presenza diffusa di insediamenti o infrastrutture particolarmente sensibili che necessitano di analisi maggiormente approfondinte);
· è invece assolutamente sconsigliata nella progettazione di interventi strutturali (quali opere paravalanghe attive o passive) o gestionali (e.g. piani per la gestione della sicurezza in particolari contesti territoriali come comprensori sciistici e strade) finalizzati a eliminare o mitigare l'esposizione a valanga di persone o beni l'uso della CLPV.
Si sottolinea, inoltre, che l'utilizzo della CLPV quale cartografia utile alla selezione degli itinerari scialpinistici o escursionisitici è assolutamente improprio e potenzialmente pericoloso. Il metodo d'indagine e la scala di rappresentazione del documento non permettono, infatti, l'individuazione precisa di tutte le aree soggette a valanghe provocate dall'attività sportivo - ricreativa che, seppure generalmente di limitate dimensioni, possono tuttavia costituire una fonte di grave pericolo per l'incolumità delle persone.
Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe per i Monti Sibillini
La CLPV per i Monti Sibillini è stata commissionata dalla Giunta Regionale allo Studio Nevini all'inizio degli anni 90, ed è stata realizzata nel periodo 1992-1996.
Il materiale originale consiste in fogli e tabelle.
I due fogli, rispettivamente uno per la parte settentrionale dei Sibillini ed uno per quella meridionale per una superficie totale di circa 40.000 ettari, riportano i siti valanghivi secondo la metodologia e le specifiche riportate ai paragrafi precedenti e le opere di difesa sia attive che passive al tempo presenti.
Le tabelle, una per ciascun sito valanghivo, riportano sia alcune specifiche morfologiche e topografiche che possono risultare fondamentali nel caratterizzare il tipo di fenomeno valanghivo atteso sia le ricerche d'archivio e le testimonianze. I campi principali di queste tabelle sono:
· le caratteristiche topografiche al distacco;
· la fisionomia del sito valanghivo;
· l'orientamento
· la periodicità
· la configurazione del terreno
· la rugosità della superficie
· la presenza di opere di difesa
· le note sugli informazioni riportate da testimoni.
Alcuni di questi siti erano già stati rilevati e censiti dal C.F.S.
Aggiornamento della Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe della Regione Marche
A distanza di alcuni anni, con la creazione nel 2004 del Centro Funzionale regionale all'interno del Dipartimento di Protezione Civile e Sicurezza Locale, la formazione di un settore Neve e Valanghe e la collaborazione dal 2011 con AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe), tutto questo prezioso studio è stato gradualmente ripreso in considerazione.
Il lavoro in questi ultimi anni si è concentrato
· nel digitalizzare e georiferire i fogli tramite strumenti gis, dividendoli per comune;
· nel controllare ogni singolo sito rispetto alla cartografia;
· nel collegare le tabelle in modo automatico ai relativi siti valanghivi;
· nell'aggiornare alcuni perimetri a seguito di eventi eccezionali (in particolare quelli avvenuti nel gennaio 2017);
· nell'estendere tale carta ad aree non ancora censite, in particolare il comprensorio del Monte Catria.
Per rendere queste informazioni in un formato omogeneo e facilmente consultabile dal pubblico è stato creato, grazie all'aiuto dell'Ufficio Cartografico della Regione, un webgis che al momento presente è in una forma ancora sperimentale.
Alcune informazioni, infatti, sono ancora in fase di revisione e saranno integrate quanto prima (si fa particolare riferimento alla revisione degli aspetti descrittivi dei siti all'interno delle tabelle). Gli elementi non ancora presenti nell'attuale webgis sono:
· la mappatura di tutte le opere di difesa sia attiva che passiva (che rispetto alla fine degli anni 90 sono aumentate);
· i campi nelle tabelle originali relativi alla periodicità ed alle caratteristiche delle opere di difesa;
· le schede associate a ciascun sito, schede che vogliono riprendere in maniera più organica ed integrare, quando possibile, le informazioni riportate nelle note originali.
Nel breve futuro è prevista anche l'estensione della CLPV al comune di Acquasanta Terme e altre aree appenniniche nella parte settentrionale della regione.
Vista l'attuale forma sperimentale del webgis, si sottolinea che i documenti ufficiali di riferimento sono i fogli originali sopra citati, liberamente scaricabili di seguito (in ottemperanza al D.lgs n.33 del 14 marzo 2013).
Le specifiche tecniche per l'utilizzo del webgis si trovano e sono scaricabili all'interno dello stesso.
Si riporta il link del WebGIS della CLPV della Regione Marche:
http://ctr.regione.marche.it/CLPV/default.aspx
E' possibile scaricare i due fogli ufficiali della CLPV del comprensorio dei Sibillini ai seguenti link:
CLPV_nord.pdf
CLPV_sud.pdf
E' possibile scaricare la cartografia in scala 1:25.000 del comprensorio del Catria al seguente link:
CLPV_CATRIA.pdf
Di seguito la presentazione della CLPV del prof. Nevini:
Presentazione CLPV Regione Marche