Edilizia, Lavori Pubblici e Patrimonio

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mercoledì 28 luglio 2021  15:47 
“Sono tre i progetti della Regione Marche ammessi al finanziamento nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare per un importo complessivo di 45milioni di euro”.
Lo ha annunciato l’assessore all’Edilizia Pubblica Stefano Aguzzi questa mattina nel corso di una conferenza stampa insieme a tutti i sindaci dei Comuni coinvolti. I tre progetti hanno anche ricevuto un punteggio alto collocandosi tra le prime posizioni. Su circa 290 proposte pervenute, i progetti presentati dalla Regione Marche nel ruolo di soggetto aggregatore sono rispettivamente al 28°, 29° e 68° posto.
Quattro gli obiettivi principali:
• riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale;
• rigenerare il tessuto socio-economico;
• incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici;
• migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione
“Questo risultato è una grande soddisfazione - ha commentato ancora l’assessore Aguzzi - . Con questi progetti ci inseriamo in un Programma del tutto innovativo la cui attuazione andrà ad incidere positivamente sulla qualità della vita di migliaia di persone e di tante comunità marchigiane, attraverso la riqualificazione di aree urbane senza nuovo consumo di suolo. Il finanziamento era destinato ai capoluoghi e ai centri sopra i 60mila abitanti ma anche le Regioni potevano presentare 3 progetti. Abbiamo quindi deciso di cogliere l’opportunità invitando i Comuni ad aggregarsi. Dal lavoro congiunto dei tecnici dei Comuni e quelli della Regione sono quindi scaturite le tre proposte che l’Alta Commissione istituita presso il Mims per la valutazione ha inserito ai primi posti della graduatoria nazionale, riconoscendo gli interi importi richiesti. Anche questo riconoscimento è per noi motivo d’orgoglio”.

I tre progetti:
1) Falconara-Senigallia
Connettere per rigenerare: Rivitalizzare il tessuto urbano in territori attraversati dalle infrastrutture
La proposta complessiva punta a ricostituire le interconnessioni tra le zone più compromesse del tessuto urbanizzato e quelle di maggiore pregio, intervenendo sulla accessibilità e sicurezza dei percorsi, sulla riqualificazione di spazi pubblici e degli edifici, anche con l’inserimento di nuove funzioni con carattere culturale in grado di stimolare nuove relazioni e di riavvicinare contesti urbani tradizionalmente percepiti come lontani anche sotto l’aspetto sociale.
Entrambi gli interventi si concentrano sulla connettività tra i rispettivi centri storici ed il mare, e sulla riqualificazione del fronte mare che, se per Senigallia significa innescare un processo virtuoso per il riavvio di attività turistico-ricettive, per Falconara coincide con una vera e propria conquista dell’affaccio al mare da sempre negato.
(sotto la grafica con gli interventi nel dettaglio, ndr)

2) Media Vallesina
Lungo la direttrice del fiume Esino, una strategia innovativa per lo sviluppo di servizi ed interventi integrati a servizio della residenza sociale e pubblica, in un'ottica di inclusione sociale, welfare urbano e qualità ambientale. Comuni di Jesi (capofila) – Maiolati Spontini – Castelbellino – Monteroberto
La finalità generale del progetto è quella di migliorare la qualità del vivere e dell'abitare nella macro area indicata andando a intervenire sia sulla parte hardware del tessuto urbano (recuperando con opere edili significative e rifunzionalizzando vuoti urbani ed edifici dismessi e alcune aree destinate alla mobilità pubblica) sia sulla parte software (rigenerando il sistema dei servizi diretti ai cittadini nel campo del welfare, in quello culturale e in quello ambientale) disegnando un intervento che corre simbolicamente lungo il fiume su di un'area vista come un'unica città a sviluppo lineare. Oltre ad aumentare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e convenzionate, è previsto uno sviluppo dei sistemi di viabilità e del trasporto sostenibili con nuove fermate; sistemi di bike sharing con mezzi elettrici, percorsi ciclopedonali. L'intervento si innesta su un processo di sostegno allo sviluppo economico del territorio, connotato da un forte traino culturale e finalizzato all’incremento dell’attrattività.
3) Nove interventi per riabitare i centri storici in qualità urbana e sicurezza
Prevede nove interventi in nove Comuni di piccole-medie dimensioni, distribuiti sul territorio regionale, collocati in Aree Interne della strategia SNAI, nei territori del Cratere Sismico centro Italia e ai margini delle aree urbane funzionali (FUAs) del sistema costiero Per Ri-abitare il centro storico
Comuni Di: Cagli – Monsanpolo Del Tronto – Montelupone – Muccia – Osimo – Palmiano – Petriano – Sassoferrato - Visso
Attivare una rete di Comuni in grado di sperimentare azioni pubbliche inedite individuando al contempo principi, metodi e meccanismi per avviare percorsi di rigenerazione urbana mediante strumenti innovativi, come ad esempio il permesso di costruire convenzionato, il ricorso agli usi temporanei, nei piccoli centri, ancora sperimentato in poche situazioni, o altre forme di accordo pubblico-privato, come ad esempio il regolamento sui beni comuni urbani e i patti di collaborazione da attivare con gruppi di cittadinanza attiva e le comunità urbane.