Le terapie per le demenze

Le informazioni contenute in questa pagina sono a cura di: Simona Luzzi

Sebbene molte delle forme di disturbo neurocognitivo e demenze non siano guaribili, esse sono curabili.

Esistono molti tipi di approcci che fanno parte della cura di queste malattie in senso lato.

La terapia farmacologica si avvale di due tipologie di farmaci: farmaci sintomatici e disease-modifying (ovvero capaci di modificare il decorso della malattia).

 

Farmaci sintomatici:

Sono farmaci in grado di alleviare determinati sintomi.

Alcuni di questi farmaci hanno la proprietà di migliorare le prestazioni cognitive dei soggetti affetti e sono approvati per la cura della Malattia di Alzheimer. Questi farmaci appartengono a due classi farmacologiche diverse e sono ritenuti efficaci nel dare un beneficio clinico. Sebben siano approvati per la Malattia di Alzheimer per alcuni vi è evidenza ci beneficio anche in altre malattie.

Il medico esperto di demenze deciderà quale tra queti farmaci sarà il più adatto per il soggetto affetto da demenza, sulla base delle gravità della demenza e sulla base del cosiddetto profilo clinico del malato, ovvero opterà per un trattamento che non interferisca con altri farmaci o non sia in grado di peggiorare potenziali malattie di cui il soggetto è affetto.

Per tale motivo è necessario pianificare il trattamento insieme al medico, che provvederà a spiegare le motivazioni della scelta di un farmaco, piuttosto che di un altro.

I farmaci cosiddetti disease-modifying hanno un meccanismo di azione diverso che permette di considerarli capaci di rallentare o bloccare il decorso clinico delle malattie neurodegenerative.

Al momento questi farmaci sono disponibili per la Malattia di Alzheimer, ma non sono ancora in commercio in Italia.

 

Altri farmaci considerati sintomatici sono farmaci di ampio utilizzo per alleviare e curare specifici problemi (problemi comportamentali, deliri, allucinazioni, insonnia) che possono verificarsi nelle diverse forme di demenza.

Sono molte le categorie di farmaci che il medico ha a disposizione e la scelta sarà dettata dalla tipologia del problema presentato dal soggetto, e dalle specifiche caratteristiche cliniche del soggetto (terapia in atto e comorbidità).

 

Esistono inoltre altri tipi di terapia non farmacologica, quali la terapia riabilitativa, la terapia logopedica, la stimolazione cognitiva e tante altre tecniche attraverso le quali si stimola il soggetto ad eseguire determinati compiti al fine di sfruttare le cosiddette abilità residue o potenziare determinate funzioni cognitive.