Aggressività

Le informazioni inserite in questa pagina sono a cura del Gruppo di Miglioramento Area Demenze; Anno 2018.

Nel DSM-V l’aggressività  rientra nei disturbi della condotta e del controllo degli impulsi e si manifesta con mancanza di controllo nel comportamento ed emozioni con violazione dei diritti degli altri e delle norme sociali. L’aggressività  può essere manifestata come  verbale o fisica, diretta contro cose o contro persone.  In genere è espressione di rabbia, paura, frustrazione o timore, talvolta non immediatamente comprensibili, dovuti ad erronea interpretazione delle situazioni o dei comportamenti altrui.

L’aggressività può essere scatenata da varie cause ma soprattutto dalla frustrazione, dall’ansia e dalla paura. Si tratta quindi di una reazione di difesa contro una falsa percezione di pericolo o di minaccia. Non sempre si riescono  a prevenire le manifestazioni aggressive.

Molte volte un comportamento del genere costituisce per il familiare uno dei primi segno di riconoscimento della malattia. Si tratta infatti del riflesso dello stato di confusione generale nel quale viene progressivamente a trovarsi il malato.

La sindrome definita di “sundowning” ne è un esempio e si manifesta  con irrequietezza e aggressività nelle ore del tramonto e sembra essere scatenata da eventi stressogeni che risultano più impattanti i proprio nelle ore serali.

 

COME SI MANIFESTA

Franca racconta “Abbiamo assunto una persona che aiuti in casa i miei genitori, perché papà cammina con molta difficoltà e alla mamma ormai da due anni hanno  diagnosticato la  Malattia di Alzheimer…ebbene questa signora è molto precisa, cura la casa in ogni dettaglio, cucina bene però la mamma non la vuole… ci chiede urlando chi sia e che cosa voglia, soprattutto non sopporta che entri nella cucina e che stiri gli indumenti di mio padre… sembra quasi gelosa, forse perché la casa è stato sempre il suo regno e si è sempre occupata lei di papa’… noi proviamo a spiegarle che c’è bisogno di aiuto in casa, vogliamo convincerla che si tratta di una persona fidata ma quando lo facciamo lei diventa una furia: e allora offende e prova a cacciare a male parole questa signora mettendoci in forte imbarazzo…non sappiamo più cosa fare”. 

 

REAZIONE DEL MALATO

Il soggetto con demenza non riesce a gestire emotivamente le situazioni di stress psico-fisico e cambiamenti della routine quotidiana e questo genera irrequietezza, paura, insicurezza, che possono sfociare in manifestazioni aggressive.

 

REAZIONE DEL FAMILIARE

 quando il caregiver tende ad interpretare le manifestazioni di aggressività come tali non riesce a comprenderle e ad accettarle; nel momento in cui ha chiaro che comportamenti aggressivi possono essere frutto di una reazione a condizioni di disagio, paura, confusione, allora può più facilmente utilizzare strategie per evitare ed eventualmente contenere tali manifestazioni.

 

I NOSTRI CONSIGLI

L’aggressività è una delle principali difficoltà a cui la persona che assiste un soggetto con demenza deve far fronte.

  • L’unica strategia efficace, benché certamente sia anche la più difficile, è mantenere il controllo e la calma, non insistere, rispettare i tempi  del familiare poi, osservare ed imparare a prevenire i fattori scatenanti. I consigli suggeriti al caregiver possono essere così riassunti:
  • non discutere, non cercare di convincere, non spiegare
  •  quando si percepiscono i primi segnali di stress nel familiare malato cercare di farlo riposare e di distrarlo dagli eventi per lui stressogeni, magari favorendo una condizione ambientale di calma e serenità (poche persone conosciute, ambiente familiare e accogliente).