News ed Eventi

venerdì 30 giugno 2023  11:14 

di Goffredo Brandoni

Le numerose incognite del contesto internazionale, guerra, inflazione in crescita, aumento dei tassi di interesse, la fine delle misure attivate nel periodo della pandemia da Covid19, stanno aumentando le difficoltà di accesso al credito e l’aumento dei crediti deteriorati delle imprese. L’Italia e l’Europa si erano abituate a 10 anni di tasso zero. La variabile del tasso di interesse è stata probabilmente sottovalutata e questo ha dato ristoro ad alcuni ma ha fatto aumentare i rischi delle imprese. Ricordo che da luglio 2022 a febbraio 2023 il tasso è aumentato di 3,5 punti. In questi ultimi tre anni, come Regione abbiamo investito molto nel sostenere le imprese e il loro bisogno di finanziamenti per far fronte agli investimenti e alla gestione. Ricordo per citare i più importanti, l’intervento per la patrimonializzazione, il fondo rischi per la garanzia e il Fondo emergenza Covid-19 (legge regionale 13 del 2020). Proprio su quest’ultimo strumento abbiamo messo circa 37 milioni di euro, e a breve sarà rifinanziato con altri 7,5 milioni di euro, visto che gli effetti economici negativi causati dalla pandemia sono ancora presenti. Nel complesso si tratta di 45 milioni di fondi, in larga parte provenienti dal bilancio regionale e in misura ridotta da fondi comunitari, per la concessione di contributi alle imprese in abbattimento del tasso di interesse e del costo della garanzia. Su questo vorrei dare qualche dato in più, per far capire l’importanza dell’effetto leva di questa misura. I volumi dei prestiti bancari garantiti raggiunge una cifra pari a 384 milioni di euro, a fronte di quasi 6.000 richieste di finanziamento ricevute dalle imprese, con un effetto moltiplicatore pari a 10 volte sui fondi erogati dalla Regione. Nel frattempo, per fornire strumenti efficaci sul versante del credito alle imprese, stiamo lavorando ad alcune misure agevolative in alcuni settori specifici che più di altri hanno necessità di trovare risorse finanziarie e quindi di attrarre risorse anche dal sistema privato bancario. Mi riferisco ai settori della capitalizzazione delle imprese, del sostegno alle start up e all’internazionalizzazione, dell’energia e della creazione di nuove imprese. Abbiamo avviato un cambio di passo rispetto alle azioni del passato confermando alcune cose buone fatte e, al tempo stesso, apportando importanti novità dove necessario. Serve una gestione degli strumenti di agevolazione che sia efficace e al tempo stesso flessibile per le imprese. La Regione deve poter gestire e coordinare meglio i soggetti coinvolti nell’attuazione delle misure (banche, confidi, imprese), e le imprese devono fare affidamento su schemi semplici di erogazione delle agevolazioni. Stiamo costruendo pacchetti di agevolazione che non daranno solo finanziamenti a fondo perduto, ma che, nei settori che prima ricordavo, introducano un mix di sostegni alle imprese: erogazione di prestiti agevolati a tasso zero, garanzie su finanziamenti bancari, contributi per abbattimento tassi d’interesse e costo garanzia. Il tutto impostando bandi semplici, con meccanismi di finanziamento standard e, soprattutto, beneficiando del cosiddetto effetto ‘di rotazione’ che consente di rientrare in possesso delle risorse e di finanziare nuovi progetti. Sarà anche più facile per la Regione monitorare il funzionamento delle misure ed eventualmente correggere le criticità. A regime, prevediamo di erogare un ammontare di agevolazioni di valore pari a 91 milioni, inserendo nella gestione oltre al Fesr anche altri fondi comunitari come il Fse+ e il Feasr per lo sviluppo agricolo. La Regione Marche sta compiendo un passo molto importante nella strategia per il credito. Per questo l’individuazione di un soggetto che affiancherà la Regione nella gestione di alcune agevolazioni finanziarie e creditizie è un passaggio fondamentale. Siamo tra le poche regioni, che hanno attivato ormai da qualche tempo la selezione tramite gara di un soggetto qualificato e specializzato con esperienza nella gestione di agevolazioni pubbliche, una Banca o un altro Intermediario Finanziario, con le caratteristiche però di assoluta indipendenza e assenza di conflitti di interessi rispetto alle misure che dovrà gestire per conto della Regione. La gara in corso scade il 9 maggio. Entro l’estate saremo operativi per le prime misure, che ricordo saranno il sostegno al credito ordinario, alla liquidità e al risparmio energetico. Gli effetti sulle imprese sono un aumento delle erogazioni di credito e di liquidità e la riduzione del costo per ottenere i finanziamenti dalle banche e le garanzie dai confidi. Per quanto riguarda gli interventi e le risorse da destinare alla politica regionale di sostegno al credito per le imprese, riteniamo di fondamentale importanza il rapporto con il sistema bancario, che ricordo in questi anni ha avuto cambiamenti importanti a livello regionale. Soprattutto il ruolo dei Confidi che riteniamo essere centrale, tanto che in diversi interventi ordinari ed emergenziali (Covid19, Alluvione) sono stati al nostro fianco e hanno avuto un ruolo centrale nella gestione degli interventi. Sono soggetti che rivestono un’importanza notevole anche per il futuro, con la concessione di finanziamenti e garanzie che agiscono da moltiplicatore delle risorse e che consentono alle imprese di perseguire le scelte aziendali. I numeri delle imprese servite, la quantità di risorse attivate, il ruolo di utilità sociale, investono i Confidi della responsabilità a definire un quadro di tranquillità e operabilità, oltre che di fondamentali rapporti con il mondo bancario.

L’accesso al credito, un settore strategico (Giugno 2023)

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