Il 10 febbraio il Parlamento europeo ha votato per confermare l’accordo politico raggiunto nel dicembre 2020 rispetto al regolamento Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza (RRF) per mettere a disposizione degli Stati membri 672,5 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti
Il Dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza è lo strumento chiave di NextGenerationEU e l’entrata in vigore del Dispositivo europeo è prevista intorno alla seconda metà di febbraio. Ciascuno Stato membro potrà quindi presentare ufficialmente il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, il quale sarà valutato della Commissione e adottato dal Consiglio.
La Commissione è già impegnata in un intenso dialogo con tutti gli Stati membri sulla preparazione di questi piani. Il prefinanziamento del 13% dell'importo totale assegnato agli Stati membri sarà reso disponibile una volta approvati i piani di ripresa e di resilienza, per garantire che i finanziamenti del RRF arrivino dove sono necessari il più rapidamente possibile.
Struttura e obiettivi del dispositivo per la ripresa e la resilienza
Il dispositivo è articolato in sei pilastri:
- transizione verde;
- trasformazione digitale;
- coesione economica, produttività e competitività;
- coesione sociale e territoriale;
- salute, resilienza economica, sociale e istituzionale;
- politiche per la prossima generazione.
Il dispositivo aiuterà l'UE a raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 e la instraderà verso la transizione digitale, creando nel contempo occupazione e stimolando la crescita. Almeno il 37 % della spesa per gli investimenti e le riforme prevista in ciascun piano nazionale per la ripresa e la resilienza dovrebbe essere destinato al conseguimento degli obiettivi climatici. Almeno il 20 % della spesa per gli investimenti e le riforme prevista in ciascun piano nazionale dovrebbe essere destinato alla transizione digitale.
Il dispositivo aiuterà inoltre gli Stati membri a far fronte con efficacia alle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese formulate nel contesto del semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche e sociali.
Prossime tappe
Il Consiglio deve ora approvare formalmente l'accordo raggiunto, prima che i presidenti del Consiglio ECOFIN e del Parlamento europeo possano firmarlo. Il regolamento sarà poi pubblicato nella Gazzetta ufficiale, consentendone l'entrata in vigore il giorno successivo alla pubblicazione. La Commissione si aspetta che tutti i passi formali necessari siano conclusi in tempo per l'entrata in vigore dell'RRF nella seconda metà di febbraio.
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