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giovedì 12 giugno 2025  15:35 

 

Che cosa significa davvero "equità intergenerazionale"? Significa pensare a un’Europa in cui le scelte politiche non favoriscono solo chi vive nel presente, ma tengono conto anche di chi verrà dopo di noi: figli, nipoti, le generazioni future. Un equilibrio che non è sempre scontato, ma che oggi diventa una priorità per l’Unione europea.

Per questo la Commissione europea ha deciso di coinvolgere direttamente i cittadini, lanciando un nuovo Panel europeo dedicato proprio all’equità intergenerazionale.
L’idea è semplice ma potente: creare uno spazio in cui persone comuni, provenienti da tutti i 27 Paesi membri, possano discutere, confrontarsi e proporre soluzioni concrete su come rendere più giuste e lungimiranti le politiche europee.

La selezione dei partecipanti sarà affidata alla Sortition Foundation, che contatterà un ampio campione di cittadini. Tra coloro che daranno la propria disponibilità, ne verranno scelti 150 in modo casuale, ma rappresentativo: uomini, donne, giovani, adulti e anziani, da città e zone rurali, con esperienze di vita diverse. Tutti insieme si incontreranno a Bruxelles per costruire, dal basso, una serie di raccomandazioni pratiche da consegnare alla Commissione.

Il loro compito? Immaginare un’Europa in cui giovani e anziani possano camminare fianco a fianco, con pari dignità, diritti e opportunità.
Un’Europa che ascolta e valorizza tutte le età, promuove il dialogo tra le generazioni e affronta le grandi sfide — come il cambiamento climatico, il lavoro o la sanità — pensando sia al presente che al futuro.

Un progetto ambizioso, ma necessario. E che parte da una domanda semplice: come possiamo costruire una società davvero solidale tra generazioni?

Ma non serve essere a Bruxelles per farsi sentire. La Commissione ha infatti avviato anche un dibattito pubblico aperto sull’equità intergenerazionale, invitando tutti i cittadini europei a condividere le proprie idee su cosa significhi, nella pratica, una società in cui le generazioni cooperano, si ascoltano e si sostengono. 

Quali politiche servono per garantire un futuro giusto per giovani e anziani? Quali strumenti possono rafforzare la solidarietà tra età diverse?

Chiunque può partecipare attraverso la piattaforma ufficiale della Commissione e dare il proprio contributo alla definizione di una strategia comune.

 

Che cosè la Piattaforma partecipativa dei cittadini

Nata dalle richieste avanzate dai cittadini durante la Conferenza sul Futuro dell'Europa, la Piattaforma mira ad intensificare le attività di coinvolgimento dei cittadini nella formulazione delle politiche dell'UE consentendo a tutti i cittadini, provenienti da tutte le fasce della vita e da tutti gli angoli dell'Unione europea, di condividere le proprie opinioni e preoccupazioni.

Chiunque può creare un profilo sulla Piattaforma e partecipare ai dibattiti online. Ciò include giovani, anziani e persone con disabilità (ad es., con disabilità visiva). La Piattaforma consente infatti di accedere a contenuti multilingue e di interagire nelle 24 lingue ufficiali dell'UE, utilizzando approcci misti basati sulla creazione manuale di contenuti ufficiali multilingue (ad es., schede informative sugli argomenti) e sulla traduzione automatica (contesto) per i contenuti dei partecipanti.

Il dibattito inaugurale della Piattaforma inviterà i cittadini a contribuire sul tema dell'Efficienza Energetica. Questo dibattito online influenzerà le deliberazioni del prossimo Pannello dei Cittadini Europei.

I cittadini possono già registrarsi così da incidere sull'elaborazione delle politiche dell'UE, contribuendo a migliorare l'efficienza, ridurre i costi ed evitare gli sprechi di energia.

 

Maggiori informazioni: LinkedInTwitterFacebook

Fonte: https://citizens.ec.europa.eu/index_en

 

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