In questa sezione è possibile reperire materiali ed informazioni inerenti:

  • Piano Regionale Prevenzione 2021-2025
  • Vaccinazioni e Malattie infettive
  • Sicurezza sul lavoro
  • Prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita
  • Promozione della Salute e Stili di vita
  • Medicina dello Sport
  • Amianto
  • Rischio chimico (REACH e CLP)
  • Sorveglianza epidemiologica
  • Polizia mortuaria e attività funebre
  • Piscine ad uso natatorio
  • Valutazione di Impatto Ambientale e Sanitario 

 

 

 

IL PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

Con l’atto di intesa Stato – Regioni e Province Autonome n. 156/CSR del 13 novembre 2014, è stato approvato il Piano Nazionale della Prevenzione per gli anni 2014 -2018 ().

La Giunta Regionale delle Marche ha recepito il piano con DGR n. 1434/2014 individuando i programmi regionali, integrati e trasversali rispetto ad obiettivi e azioni, con i quali si intende dare attuazione a tutti i macro obiettivi e a tutti gli obiettivi centrali.

 

Con DGR n. 540/2015 sono state approvate le azioni per la realizzazione del Piano stesso.

Si tratta di un “Piano” per una promozione della salute e una prevenzione attuata attraverso azioni che si dipanano in un quadro strategico di quinquennio che:


fissa obiettivi comuni prioritari supportati da strategie e azioni evidence based, in grado nel medio-lungo termine di produrre un impatto sia di salute che di sistema e quindi di essere realizzati attraverso interventi sostenibili e “ordinari”;

·         definisce un numero limitato di (macro) obiettivi di salute misurabili, e intende valutare i risultati raggiunti attraverso indicatori di outcome, ovvero indicatori di early-outcome o di output dei processi sanitari per i quali sia dimostrabile una relazione tra output e out come;

·         recepisce gli obiettivi sottoscritti a livello internazionale e incorpora gli obiettivi già decisi all’interno di Piani nazionali di settore per quanto attiene alla promozione, prevenzione e tutela della salute, nonché gli adempimenti previsti dal quadro normativo;

·         garantisce la trasversalità degli interventi: essa deve essere fortemente perseguita anche in termini di integrazione (formale e operativa), ai fini del raggiungimento degli obiettivi del PNP, tra diversi settori, istituzioni, servizi, aree organizzative; pertanto, nel definire le strategie e le azioni tiene in considerazione sia la funzione del SSN di diretta erogazione degli interventi, sia il ruolo di steward del SSN nei confronti degli altri attori e stakeholder;

·         riconosce l’importanza fondamentale della genesi e fruizione della conoscenza e pertanto riconosce la messa a regime di registri e sorveglianze come elementi infrastrutturali indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi di salute.

 

Con la DGR n. 202/2016 sono state recepite le osservazioni del Ministero della Salute e sono definiti gli Indicatori Sentinella utili per la valutazione ministeriale della Regione.

 

Attraverso 10 programmi sviluppati attraverso specifiche  linee progettuali, sulla base dell'analisi di contesto, sono state costruite azioni intersettoriali e sistemiche erogate su scala regionale e possibilmente fondate sulle migliori evidenze di efficacia, finalizzate al raggiungimento di tutti gli obiettivi centrali del Piano stesso e a quelli individuati come espressione tipica del territorio marchigiano  e dei suoi bisogni di salute.

 

Con l’Atto d’intesa n. 247 del 21.12.2017, è stata estesa al 31 dicembre 2019 la validità del Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 e dei Piani Regionali della Prevenzione, sancendo che per gli anni 2018 e 2019 le Regioni e le Province Autonome procedano alla rimodulazione per l’anno 2018  e alla pianificazione per l’anno 2019 dei Piani Regionali della Prevenzione 2014-2018.

 

Con nota prot. n. 2201/Regione Marche/ARS/SPU/P del 13/03/2018 è stata pertanto  inviata al Ministero della Salute la di rimodulazione del PRP 2014-2018 Marche, nonché la pianificazione delle azioni per l’anno 2019.

 

Con nota prot. 12021 – 20.04.2018 – DGPRE – MDS – P, il Ministero della Salute ha comunicato alla PF Prevenzione e Promozione della Salute nei luoghi di vita e di lavoro ARS Marche di aver preso visione della documentazione prodotta  e di aver preso atto che il percorso di rimodulazione e proroga è stato effettuato coerentemente alle previsioni dell’Intesa Stato Regioni del 21/12/2017.

 

E’ in fase di approvazione la DGR di proroga del PRP con rimodulazione 2018 e pianificazione 2019.

 

I REGOLAMENTI  EUROPEI SULLE SOSTANZE CHIMICHE – REACH e CLP

 

Il Regolamento (CE) n.1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 è entrato in vigore il 1 giugno 2007 ed è noto anche come Regolamento REACH (acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals).

Costituisce la più grande ed importante regolamentazione sulle sostanze chimiche mai realizzata a livello europeo ed ha sostituito gran parte delle precedenti norme della UE in materia, introducendo un sistema unico per tutte le sostanza chimiche, basato su quattro elementi fondamentali: la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione.

Tutti i processi previsti dal REACH sono governati dall'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), avente sede a Helsinki (Finlandia), istituita allo scopo di garantire la coerenza dell'applicazione di REACH in tutta l'Unione europea.

Il REACH ha l'obiettivo di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell'ambiente attraverso il miglioramento della conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici, la promozione di metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che le sostanze comportano, rafforzando nel contempo la libera circolazione di sostanze nel mercato interno, la competitività e le capacità innovative dell'industria chimica europea.

 

Il Regolamento (CE) N. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 è entrato in vigore il 20 gennaio 2009, noto anche come Regolamento CLP (acronimo di Classification, Labelling and Packaging) è relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele, modifica ed abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006. 

Il Regolamento CLP riguarda tutte le sostanze chimiche e le miscele pericolose e introduce cambiamenti di rilievo per i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle relativamente alla classificazione di sostanze e miscele e le conseguenti riformulazioni delle etichette di pericolo e aggiornamenti delle Schede di Dati Sicurezza (SDS).

 

Il Ministero della Salute è stato individuato quale Autorità Competente Nazionale per la gestione del REACH e del CLP, opera d’intesa con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Dipartimento per le Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinandosi con le Regioni e Province Autonome.

Con l’Accordo di Conferenza Stato – Regioni n. 181 del 29 ottobre 2009, sono state stabilite le linee di indirizzo per sviluppare un armonico sistema dei controlli ufficiali per l’attuazione del regolamento REACH, nel rispetto della normativa vigente in materia di classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele.

 

La Regione Marche ha recepito l’Accordo con DGR n. 562 del 15/03/2010, modificata ed integrata con  DGR n. 1499 del 04/11/2013.

Gli atti individuano la PF Prevenzione e Promozione della Salute nei luoghi di vita e di lavoro dell’ARS Regione Marche quale Autorità Competente regionale  per i controlli sul Regolamento REACH e CLP.

Tale Autorità regionale si avvale del supporto del Gruppo tecnico Regionale per l’implementazione del regolamento REACH nelle Marche, costituito con Decreto del Dirigente della PF Sanità Pubblica del 22/12/2009 n.43/SAP_04 e s.m.i.

 

Alcuni link utili

www.echa.europa.eu/it

www.salute.gov.it

 

 Area Prevenzione e Sicurezza Luoghi di Lavoro

Le attività di vigilanza e prevenzione nei luoghi di lavoro sono attuate dai Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) delle Aziende USL. La Regione attraverso il Comitato Regionale di Coordinamento per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro (DPCM 21 dicembre 2007), ha la responsabilità di coordinare gli Enti pubblici che tutelano la salute dei lavoratori per realizzare gli interventi programmati a livello nazionale e specifiche azioni locali, anche di natura normativa. Il Comitato rappresenta quindi il livello strategico, il luogo della programmazione e del coordinamento delle attività di prevenzione in materia di salute e sicurezza del lavoro.

 

 Comitato Regionale di Coordinamento (CRC)

Ai sensi del D.P.C.M. 21 dicembre 2007 e del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 (art. 7) è istituito nella regione Marche il Comitato Regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (DGR 21 maggio 2007, n. 495 e smi), presieduto dal Presidente della Giunta regionale o suo Delegato (Assessore alla Istruzione Formazione Lavoro).

Il Comitato è composto dai rappresentanti degli Enti pubblici operanti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (come previsto dalla normativa) ma coinvolge anche le Associazioni sindacali e datoriali, le Associazioni portatrici di interessi specifici, l’Università Politecnica delle Marche di Ancona e l’Osservatorio Olympus dell’Università Carlo Bò di Urbino  (decreto direttore ARS).

Olympus è l'Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro costituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, nato nel 2006 da una comune iniziativa dell'Università degli Studi di Urbino, della Regione Marche e dell'Inail - Direzione regionale per le Marche.   http://www.olympus.uniurb.it/

Svolge funzioni di pianificazione e coordinamento delle attività dei suddetti Enti, in condivisione con le Parti sociali, nell’ambito della Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, della Vigilanza nei luoghi di lavoro e della Promozione della salute. Le informazioni e i documenti attestanti le attività svolte da CRC sono consultabili sul sito.


 http://www.olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=215&Itemid=146

 Ufficio Operativo

Gli indirizzi di vigilanza concordati e programmati in sede di Comitato Regionale di Coordinamento vengono sviluppati attraverso l’Ufficio Operativo, composto dai rappresentanti degli Enti preposti alla vigilanza nei luoghi di lavoro (decreto direttore ARS).

L’ufficio Operativo ha il compito di pianificare il coordinamento delle attività dei vari Enti e definire i piani operativi di vigilanza individuando obiettivi specifici, settori produttivi e risorse a disposizione. I piani operativi definiti dall’Ufficio Operativo vengono successivamente messi in atto dagli Organismi Provinciali presso le sedi dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro  delle singole Aree Vaste .

Le informazioni e i documenti attestanti le attività svolte dall’Ufficio Operativo sono consultabili sul sito

 http://www.olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=215&Itemid=146

 Esposti ed ex-esposti a formaldeide: prime indicazioni per un’applicazione efficace della normativa

La formaldeide è un agente chimico ubiquitario, presente anche negli ambienti di vita quale risultato della combustione di materiali organici, della degradazione di idrocarburi nell’aria, da traffico veicolare (che rappresenta la maggior fonte di inquinamento).

In ambito lavorativo può essere utilizzata tal quale o diluita con acqua sia in ambito sanitario (come disinfettante e conservante es. nei laboratori di anatomia patologica), sia a livello industriale nella produzione di vari tipi di resine (fenoliche, ureiche e melamminiche) o nell’industria del legno quale componente di adesivi.

La IARC e l’Unione Europea hanno classificato la formaldeide come cancerogena per l’uomo (gruppo 1 per la IARC e categoria 1B secondo il CLP), correlata a carcinomi del rinofaringe, del naso e dei seni paranasali, e alle leucemie.

In particolare, il regolamento UE n. 605/2014 e s.m.i. ha classificato la formaldeide come agente cancerogeno di categoria 1B e quindi, le situazioni lavorative in cui viene utilizzata la formaldeide o miscele che la contengono in percentuale >1% o dove la formaldeide venga liberata da un processo, rientrano a pieno titolo nel campo di applicazione del titolo IX capo II del D.Lgs. 81/08 (cosi come modificato dal D.Lgs 39/2016 che allinea la normativa italiana ai criteri CLP).

A questo scopo, nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione, il Gruppo di lavoro della Linea 6-2 “Cancerogeni occupazionali e tumori professionali” ha prodotto un documento dal titolo “Esposti ed ex-esposti a formaldeide: prime indicazioni per un’applicazione efficace della normativa” (Decreto 7/SPU del 17/03/2017 del Dirigente della Posizione di Funzione Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di lavoro) con l’obiettivo di fornire alcune indicazioni utili ai vari attori della prevenzione nei luoghi di lavoro (datori di lavoro, medici competenti, RLS, RSPP ecc…) per la corretta applicazione della normativa a tutela della salute dei lavoratori con esposizione occupazionale a formaldeide.

Sorveglianza sanitaria ex esposti amianto

Il D.Lgs 81/08, al Titolo IX “Sostanze Pericolose” Capo III “Protezione dei rischi connessi alla esposizione ad amianto”, l'art. 259 stabilisce che:

i lavoratori che durante la loro attività siano stati iscritti anche una sola volta nel registro degli esposti devono essere sottoposti ad una visita medica all’atto della cessazione del rapporto di lavoro; in tale occasione il medico competente deve fornire al lavoratore le indicazioni relative all’opportunità di sottoporsi a successivi accertamenti sanitari”.

L’ampio utilizzo di amianto, soprattutto nel periodo 1950 -1980, ha creato molte condizioni di esposizione professionale in diversi settori produttivi con ripercussioni sulla salute degli addetti a lungo termine. Pertanto, nonostante la legge 257/1992 abbia messo al bando l’amianto, assistiamo ancora oggi ad un incremento delle malattie asbesto-correlate quali l’asbestosi, il tumore del polmone ed il mesotelioma.

Con Intesa del 22 febbraio 2018, la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome ha approvato il documento “Protocollo di sorveglianza sanitaria per i lavoratori ex esposti a amianto” con l’obiettivo di fornire indicazioni nazionali per l’applicazione della sorveglianza  delle malattie non neoplastiche da amianto (asbestosi, placche pleuriche) al fine di:

- accertare la condizione di pregressa esposizione, valutarne la durata e l’intensità;

- informare l’ex-esposto sugli eventuali rischi aggiuntivi (es. fumo di tabacco) offrendo        sostegno per modificare stili di vita a rischio;

- informare il lavoratore ex-esposto sulle patologie correlate all’esposizione ad amianto    e sulle possibilità di diagnosi e cura, sui centri di riferimento a cui rivolgersi;

- nei soggetti con pregressa esposizione ad amianto, approfondire con visita medica ed     accertamenti strumentali la eventuale presenza/assenza di patologia asbesto-     correlata non neoplastica e indirizzarli a centri assistenziali accreditati e avviare l’iter      medico-assicurativo e medico-legale di malattia professionale;

Si precisa che la sorveglianza sanitaria per ex-esposti ad amianto non può essere utilizzata:

- a fini di diagnosi precoce di malattie maligne asbesto correlate (in particolare tumore del polmone e mesotelioma) in quanto non esistono esami di screening validati ed efficaci in tal senso;

- a fini di prevenzione primaria in quanto i soggetti sono stati esposti nel passato e non è possibile modificarne la storia di esposizione ad amianto.

 

Da diversi anni la programmazione delle attività di prevenzione a livello regionale è stabilita dal Piano Regionale della Prevenzione che è la trasposizione sul territorio regionale delle strategie e delle linee di intervento previste nel Piano Nazionale della Prevenzione.

 

 

Piano Regionale Prevenzione 2014-2018 (prorogato al 2019)

Per la parte della sicurezza e salute dei lavoratori, il programma n. 6 “Lavorare per vivere” sono attive 9 linee di intervento specifiche.

Linea 6.1: Ridefinizione dei criteri per la redazione del report regionale in funzione degli obiettivi strategici ex art. 7 D. Lgs 81/08

Linea 6.2: Cancerogeni Occupazionali e tumori professionali

Linea 6.3: Sorveglianza sanitaria ex lavoratori esposti ad amianto e controllo qualità sorveglianza sanitaria

Linea 6.4: Aggiornamento e implementazione del programma regionale sul rischio da sovraccarico biomeccanico

Linea 6.5: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo nelle aziende

Linea 6.6: Prevenire gli incidenti stradali di lavoratori causati da apnee ostruttive durante il sonno (OSAS)

Linea 6.7: Sicuri di essere sicuri? Attuazione del Piano nazionale di prevenzione in edilizia

Linea 6.8: prevenzione in agricoltura

Linea 6.9: Sostenere la rete dei RLS e RLST.

 

Le singole Linee di intervento sono mirate alla prevenzione delle malattie professionali dai maggiori rischi per la salute (cancerogeni in generale, amianto, sovraccarico biomeccanico di rachide e degli arti superiori) e alla prevenzione degli infortuni sul lavoro nei comparti a maggior rischio, soprattutto di infortuni gravi e mortali (edilizia ed agricoltura).

Infine è attiva una specifica linea di intervento contro il rischio di infortuni lavorativi stradali che mira alla identificazione precoce di soggetti a rischio di apnee ostruttive del sonno. 

Particolare attenzione è data allo sviluppo del ruolo del Rappresentante di Lavoratori per la Sicurezza (RLS). Gli obiettivi del PRP sono stati in tal senso ampliati con l’avvio di un nuovo progetto di assistenza/supporto a questa figura della prevenzione aziendale, in collaborazione con Univpm.

Gli obiettivi del PRP rispettano i tempi con raggiungimento degli indicatori sentinella in particolare:

-          Linea 6.2 = Graduale sistematizzazione delle informazioni provenienti dai registri esposti a cancerogeni occupazionali attraverso l’utilizzo di un programma specifico (CARMAP) da parte dei servizi PSAL dell’ASUR

-          Linea 6.7= attivazione di un sistema informativo regionale per l’invio delle notifiche preliminari on-line (informativa di inizio lavori nei cantieri edili)

 

Oltre queste, altre attività trasversali coinvolgono il mondo del lavoro:

-          Programma n. 3 “Mi prendo cura di me” alla linea 3.3 “Lavorare in stile” allaccia una serie di rapporti con le aziende “virtuose” che promuovono salute partecipando alla rete WHP (Work Health Promotion).

-          Programma n. 5 “Gli screening oncologici” alla Linea 5.4 “Il lavoro invita allo screening”, promuove la partecipazione dei lavoratori agli screening oncologici, tramite la rete dei medici competenti aziendali.

-          Programma n. 7 “Ambiente in salute” che affronta il rischio per la salute derivante da esposizione ad agenti chimici e ad amianto alla linea 7.4. “Vigilanza e controllo in materia di REACH e CLP su sostanze/miscele contenute nei fitosanitari, cosmetici, biocidi, detergenti e sulle sostanze chimiche/miscele, in genere, pericolose per l’uomo e per l’ambiente” e alla Linea 7.6 “Prevenzione amianto”.

 

DATI REGIONALI AREA LAVORO 


CONTROLLI Rapporto tra imprese controllate e imprese totali


Secondo la programmazione nazionale, le Aziende Usl devono controllare ogni anno almeno il 5% delle imprese presenti nel territorio di competenza.

INFORTUNI SUL LAVORO

Gli indicatori relativi agli infortuni sul lavoro esprimono una misura del rischio legato allo svolgimento dell’attività lavorativa.

Di seguito si riportano i dati in numeri assoluti per il quinquennio 2012-2016.

Per quanto riguarda il numero di infortuni sul lavoro denunciati relativi ai tre settori (Industria e Servizi, Agricoltura, Per conto dello Stato), nel quinquennio esaminato il trend risulta in progressivo decremento (Tabella 1).

A livello regionale, nel 2016 sono state registrate 18.706 denunce di Infortunio,  corrispondenti al 2,92% del dato nazionale,  459 in meno rispetto al 2015.

Tabella 1. Numero di Infortuni sul lavoro denunciati per gestione ed anno di accadimento. Regione Marche anni 2012-2016, settori Industria e Servizi, Agricoltura, Per conto dello Stato.

Anno di accadimento

 

Gestione

2012

2013

2014

2015

2016

Industria e Servizi

17.606

15.405

14.980

14.556

14.356

Agricoltura

1.961

1.795

1.738

1.661

1.522

Per conto dello Stato

3.392

3.341

3.294

2.948

2.828

Totale

22.959

20.541

20.012

19.165

18.706

 

 

Nelle Tabelle 2 e 3 si riportano, in numeri assoluti, i dati relativi agli infortuni denunciati per area geografica: Marche/Italia e per area provinciale regionale. In tabella 4  sui riportano le modalità di Accadimento degli Infortuni sul Lavoro (In occasione di Lavoro – In Itinere).

 

Tabella 2.  Infortuni sul lavoro denunciati per area (Marche, Italia) e anno di accadimento. Anni 2012-2016.

Area

2012

2013

2014

2015

2016

Marche

22.959

20.541

20.012

19.165

18.706

Italia

745.546

695.004

663.627

637.199

641.544

 

Tabella 3.  Infortuni sul lavoro denunciati per provincia e anno di accadimento. Anni 2012-2016.

Provincia

2012

2013

2014

2015

2016

Ancona

7.805

7.151

7.225

7.150

6.876

Ascoli Piceno

3.080

2.654

2.646

2.463

2.374

Fermo

1.851

1.743

1.594

1.574

1.437

Macerata

4.556

4.085

3.950

3.600

3.629

Pesaro Urbino

5.667

4.908

4.597

4.378

4.390

Totale

22.959

20.541

20.012

19.165

18.706

 

Tabella 4.   Modalità di Accadimento Infortuni sul Lavoro (In occasione di Lavoro – In Itinere), Regione Marche, anni 2012-2016


Modalità di accadimento

2012

2013

2014

2015

2016

In occasione di lavoro

19.904

17.714

17.229

16.389

15.938

Con mezzo di trasporto

939

769

669

631

688

Senza mezzo di trasporto

18.965

16.945

16.560

15.758

15.250

 

 

 

 

 

 

In itinere

3.055

2.827

2.783

2.776

2.768

Con mezzo di trasporto

1.968

2.103

2.093

2.111

2.150

Senza mezzo di trasporto

1.087

724

690

665

618

 

 

 

 

 

 

Totale

22.959

20.541

20.012

19.165

18.706

 

Per quanto riguarda le denunce di infortunio con esito mortale va tenuto conto che si tratta di numeri contenuti, quindi piccole variazioni possono evidenziare differenze rilevanti.

In Tabella 5 si riportano gli infortuni mortali, per anno di accadimento per i tre settori (Industria e Servizi, Agricoltura, Per conto dello Stato). 

Tabella 5.   Numero Infortuni sul lavoro denunciati Mortali, per settore. Regione Marche, anni 2012-2016

Gestione

Anno di accadimento, Infortuni Mortali

2012

2013

2014

2015

2016

Industria e Servizi

27

19

34

36

29

Agricoltura

7

10

5

8

8

Per conto dello Stato

1

1

2

1

2

Totale

35

30

41

45

39 


MALATTIE PROFESSIONALI

Per quanto riguarda le Malattie Professionali, in Tabella 6 si riportano i dati regionali definitivi, relativi al periodo 2012- 2016. Risulta evidente un trend in crescita, che però potrebbe essere condizionato da una maggior notifica di queste patologie, che risultano essere generalmente sottostimate. In particolare, nelle Marche viene prestata particolare attenzione alla denuncia delle malattie muscolo-scheletriche, patologie per le quali è stata svolta una attività importante di prevenzione.

 

Tabella 6. Malattie professionali denunciate per provincia ed anno di protocollazione. Anni 2012-2016.

Provincia

2012  

        2013

         2014

         2015

        2016

Ancona

          652

         744

          758

          789

876

Ascoli Piceno

821

1056

1137

1088

937

Fermo

438

612

727

681

700

Macerata

778

898

1.127

1.390

1.434

PesaroUrbino

832

976

1.005

1.221

1.460

Totale

3.521

4.286

4.754

5.169

5.407

 

Nel periodo gennaio-dicembre 2017 i dati provvisori indicano che le denunce di malattie professionali protocollate nelle Marche risultano 5.366, mentre i dati 2016 ne evidenziavano 5.408 (-0,78%). A livello nazionale, sempre i dati provvisori indicavano che nel 2017 le malattie professionali risultavano 58.129, quindi - 3,68% rispetto all’analogo periodo del 2016 (60.347, dati provvisori).

 

Notifiche preliminari on-line

 

La notifica preliminare di apertura di un cantiere, prevista dall'art. 99 del D.Lgs 81/08, è una comunicazione che il committente o il responsabile dei lavori deve trasmettere, prima dell'inizio dei lavori in cantiere al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle Aree Vaste ASUR e alla Direzione Territoriale del Lavoro territorialmente competenti.

Una ulteriore novità è l'obbligo che la notifica preliminare venga trasmessa alle Amministrazioni e Enti riceventi per via telematica (DGR 431 del 2 maggio 2017).

 

Pertanto, con l'obiettivo da una parte di favorire lo sviluppo di una banca dati comune fra le Istituzioni e gli Enti, al fine di sviluppare sinergie per la tutela della salute dei lavoratori, nonché per la lotta al lavoro irregolare, dall'altra di fornire un servizio all'utenza che vada nella direzione della semplificazione, della dematerializzazione e del risparmio della spesa, è stata costruita una piattaforma web. 

Il sistema di trasmissione on-line è a regime dal 1° gennaio 2018.

 

Si può accedere al sistema di registrazione entrando nel sito: www.marcheprevenzione.it .

Per richiesta accesso è possibile compilare il modulo come indicato nel sito.

 

 

 

VACCINAZIONI

Le vaccinazioni rappresentano uno dei più importanti interventi di Sanità Pubblica: non soltanto proteggono da gravi patologie, ma riducono anche la circolazione dei microrganismi e in questo modo proteggono chi è più fragile.

Le vaccinazioni sono inoltre  tra gli strumenti di Sanità Pubblica più efficaci: hanno consentito di eliminare malattie letali come il vaiolo e di ridurre notevolmente la diffusione di patologie infettive molto comuni (per esempio il morbillo). Quando la vaccinazione viene effettuata su una fetta ampia della popolazione, questo effetto protettivo si moltiplica grazie a quella che viene definita “immunità di gregge”: in sostanza le vaccinazioni di massa, riducendo il numero di persone che possono contrarre l’infezione, rendono più difficile la propagazione e la riproduzione dei microbi che ne sono responsabili. Per questa ragione le vaccinazioni sono realmente efficaci nel contrastare una malattia soltanto se si vaccina un’alta percentuale della popolazione.

La diminuzione delle coperture vaccinali ha motivato la recente normativa sull’obbligo vaccinale (Legge 119/2017).   http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Salute/-Prevenzione-e-Promozione-della-Salute/Servizi-vaccinali-nuovo-anno-scolastico )

Il Servizio Sanitario Regionale assicura le vaccinazioni e organizza programmi di vaccinazione rivolti a specifici gruppi di persone. Le vaccinazioni sono offerte in modo differenziato a seconda dell’età, della presenza di patologie, del tipo di attività o professione svolta, nel caso di viaggi internazionali in specifici Paesi.


Il calendario vaccinale nella Regione Marche

 

La Regione Marche ha recepito il Piano Nazionale Vaccini 2017-2019 (file in pdf, o link   http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2571_allegato.pdf )  con DGR 458/2017 (file )

Schema  +   da file word dgr capitoli

 

Coperture vaccinali

Le coperture vaccinali rappresentano l’indicatore per eccellenza delle strategie vaccinali, poiché forniscono informazioni in merito alla loro reale attuazione sul territorio e sull’efficienza del sistema vaccinale. Gli obiettivi sono definiti a livello internazionale dal Global Vaccine Action Plan 2011-2020 - Piano d'azione globale vaccinazioni dell’OMS, approvato dai 194 Stati membri dell’OMS nel maggio 2012 e in Italia dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2017-2019.

Il Ministero della Salute pubblica i dati sulle coperture vaccinali per regione (http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=811&area=Malattie%20infettive&menu=vaccinazioni  )   relativamente a:

·         bambini di 24 mesi

·         bambini di 36 mesi (dal 2016)

·         bambini 5-6 anni (dal 2016)

·         adolescenti di 16 e di 18 anni (dal 2017)

Pubblica inoltre i  dati sulle coperture vaccinali contro il papillomavirus (HPV) e Vaccinazione antinfluenzale.

Per quanto riguarda la Regione Marche si riporta una nota sintetica relativa alle coperture vaccinali  ed alla copertura della vaccinazione antinfluenzale negli anziani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piano Nazionale Prevenzione 2020 - 2025 

 

Vaccinazioni e Malattie infettive

  Sicurezza sul lavoro

  Prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita

  Promozione della Salute e Stili di vita

  Medicina dello Sport

  Amianto

  Rischio chimico (REACH e CLP)

  Sorveglianza epidemiologica

  Polizia mortuaria e attività funebre

  Piscine ad uso natatorio

Piano Regionale della Prevenzione 2020 - 2025 

  Vaccinazioni e Malattie infettive

  Sicurezza sul lavoro

  Prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita

  Promozione della Salute e Stili di vita

  Medicina dello Sport

  Amianto

  Rischio chimico (REACH e CLP)

  Sorveglianza epidemiologica

  Polizia mortuaria e attività funebre

  Piscine ad uso natatorio

PP01 - Scuole che promuovono salute

 

COME ADERIRE ALLA RETE DELLE “SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE”

È possibile aderire alla Rete delle “Scuole che Promuovono Salute” attraverso i seguenti passaggi istituzionali atti a formalizzare l’impegno della scuola nello scegliere di investire, sviluppare e sostenere azioni finalizzate a migliorare il benessere di tutti coloro che, a vario titolo, si muovono nel contesto scolastico:

 

  • il Dirigente scolastico indica un Referente SPS e un eventuale Gruppo di lavoro specifico (che si avvarranno della consulenza e supporto metodologici di un referente dell’Azienda Sanitaria Territoriale) con l’obiettivo di guidare la comunità scolastica nel diventare e rimanere una Scuola che Promuove Salute;

  • il Referente SPS con l’eventuale Gruppo di lavoro, secondo le competenze definite dal D.S., compila la domanda di iscrizione alla Rete SPS ed allega i documenti necessari all’interno dei form predisposti dalla Regione Marche di seguito elencati;

  • il Referente SPS per l’Educazione alla Salute, si impegna ad inviare annualmente all'indirizzo di riferimento provinciale del PP01 Rete SPS una relazione sintetica, per punti, di quanto realizzato in merito alla Rete delle Scuole che Promuovono Salute;

  • il Referente SPS con l’eventuale Gruppo di lavoro identifica e propone di intervenire su uno o più temi specifici nel corso dell’anno scolastico ed individua una o più iniziative tra quelle contenute nel Documento di Pratiche Raccomandate proposte per il proprio territorio;

  • il Referente SPS con l’eventuale Gruppo di lavoro monitora e valuta gli interventi attivati durante l’anno scolastico, avendo premura di informare tutta la comunità scolastica in merito ai risultati conseguiti.

 

Documentazione da scaricare e firmare prima della compilazione dei form di adesione online all'iniziativa "PP01 - Scuole che Promuovono Salute":

Richiesta di adesione alla rete delle SPS

Profilo di Salute

Carta della Scuola che Promuove Salute

Delibera Collegio Docenti / Consiglio di Istituto per SPS

 

Di seguito i link dei form di adesione online relativi all'iniziativa "PP01 - Scuole che Promuovono Salute":

form Rete SPS Pesaro Urbino

form Rete SPS Ancona

form Rete SPS Macerata

form Rete SPS Fermo

form Rete SPS Ascoli Piceno

 

Indirizzi e.mail di riferimento provinciali dell'iniziativa "PP01 -  Scuole che Promuovono Salute"

 

indirizzo e.mail PU marialuisa.lisi@sanita.marche.it

indirizzo e.mail AN elisabett.bernacchia@sanita.marche.it

indirizzo e.mail MC alessandro.gregori@sanita.marche.it

indirizzo e.mail FM rosita.mori@sanita.marche.it

indirizzo e.mail AP z13.peas@sanita.marche.it

 

Report delle Pratiche Raccomandate nelle scuole della regione Marche, a.s. 2022/2023

Documento Regionale di Pratiche Raccomandate, a.s. 2022/2023

Documento modificato nel paragrafo “Come aderire alla rete delle Scuole che Promuovono Salute” e in attesa di nuova approvazione formale.

PP02 - Comunità attive_sd

CODICE PP02
REFERENTI DEL PROGRAMMA Clizia Pugliè - Elsa Ravaglia
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO1 Malattie croniche non trasmissibili
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO1 Malattie croniche non trasmissibili
  2. MO5 Ambiente, Clima e Salute
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO1-08 Promuovere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età e nei setting di vita e di lavoro, integrando cambiamento individuale e trasformazione sociale
  2. MO1-10 Sviluppare la gestione proattiva dei fattori di rischio modificabili della demenza al fine di ritardare o rallentarel'insorgenza o la progressione della malattia
  3. -3 MO1-17 Identificare precocemente e prendere in carico i soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT e/o affetti da patologia in raccordo con le azioni del Piano Nazionale Cronicità
  4. MO1-18 Favorire nelle città la creazione di contesti favorevoli alla salute anche attraverso lo sviluppo di forme di mobilità sostenibile e la creazione di aree verdi e spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili anche alle persone più anziane
  5. MO1-19 Ridurre la prevalenza di anziani in condizioni di fragilità
  6. MO5-01 Implementare il modello della “Salute in tutte le politiche” secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e promuovere l'applicazione di un approccio One Health per garantire l'attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute
  7. MO5-08 Promuovere e supportare politiche/azioni integrate e intersettoriali tese a rendere le città e gli insediamenti umani più sani, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili della popolazione,
  8. MO5-09 Migliorare la qualità dell’aria indoor e outdoor
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO1LSd Sviluppo di programmi di promozione della salute, anche trasversali ai principali fattori di rischio, condivisi tra Servizi sanitari e sociosanitari, istituzioni educative e datori di lavoro, attivando reti e comunità locali, finalizzati a:
  2. contrasto al consumo di prodotti del tabacco e con nicotina,contrasto al consumo dannoso e rischioso di alcol,riduzione dell’inattività fisica e della sedentarietà,contrasto all’obesità/sovrappeso, in particolare quella infantile,riduzione del consumo eccessivo di sale e promozione dell’utilizzo del sale iodato,aumento del consumo di frutta e verdura,
  3. prevenzione delle principali patologie orali (in particolare carie e tumori del cavo orale)
  4. MO1LSk Sviluppo di programmi finalizzati alla riduzione del rischio per MCNT e alla presa in carico delle persone affette da patologia, per una gestione integrata e sistemica della cronicità, attraverso:interventi volti a promuovere competenze e comportamenti salutari nelle persone sane e malate e loro caregiver (health literacy, empowerment ed engagement),offerta di counseling individuale anche in contesti opportunistici, per il contrasto del tabagismo e del consumo rischioso e dannoso di alcol e la promozione di sana alimentazione e attività fisica,attivazione di interventi strutturati di esercizio fisico,attivazione di procedure e percorsi preventivi e terapeutico-assistenziali integrati con interventi per le persone già affette da patologia, anche considerando le situazioni di multipatologia, secondo un approccio integrato tra prevenzione e cura
  5. MO1LSl Sviluppo di programmi intersettoriali per ottimizzare le politiche di pianificazione urbanistica in un’ottica di salute pubblica
  6. MO1LSm Implementazione di programmi trasversali che impattino sui fattori di protezione per un invecchiamento in buona salute e con ridotto carico di malattia e disabilità (empowerment individuale e dei caregiver, stili e ambienti di vita, condizioni e risorse sociali, rete di sostegno e di assistenza, etc.)
  7. MO5LSl Partecipazione a Tavoli tecnici inter istituzionali sulle tematiche dell’Urban health e promozione delle Urban health Strategies
  8. MO5LSn Partecipazione e supporto alla definizione dei piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS), ponendo particolare attenzione alla promozione della pedonabilità e la ciclabilità per un’utenza allargata
  9. MO5LSo Promozione di interventi per incrementare la walkability dell’ambiente urbano e promuovere la mobilità attiva nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro
  10. MO5LSp Interventi per migliorare le conoscenze e la consapevolezza pubblica sui benefici della biodiversità sulla salute umana, sui benefici allo sviluppo psico-fisico dei bambini nell'interazione con la natura, sulla diffusione di spazi verdi e blu biodiversi, particolarmente nei contesti urbani
LEA
  1. B03 Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica
  2. F01 Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)
  3. F02 Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione
  4. F03 Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
  5. F05 Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica

Programma Predefinito 03 (PP03) – “Luoghi di lavoro che promuovono salute”

 

Il Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025 della Regione Marche, approvato con DGR 1640 del 28/12/202, prevede la implementazione di programmi di promozione della salute in diversi contesti (setting) tra i quali i luoghi di lavoro. Nello specifico, il Programma Predefinito n. 3 “Luoghi di lavoro che promuovono salute” prevede l’ingaggio dei datori di lavoro, di aziende private e pubbliche, comprese strutture sanitarie, nell’attivazione di processi e interventi tesi a rendere il luogo di lavoro un ambiente “favorevole alla salute”, aumentando competenza e consapevolezza nei lavoratori verso stili di vita sani.

 

Il Programma “Luoghi di lavoro che promuovono salute” fa parte dei quattordici Programmi che compongono il PRP, così come indicato dal Piano Nazionale della Prevenzione (Intesa  Stato  Regioni  del  7.8.2020) e in continuità con l’esperienza realizzata nell’ambito del precedente PRP 2014-2019 nell’ambito della Linea di intervento “Lavorare in stile”.

Coinvolge le aziende private e pubbliche, comprese le realtà sanitarie, in un percorso strutturato, su base  volontaria, che impegna il Datore di lavoro ed i lavoratori stessi, con il coinvolgimento delle figure aziendali strategiche (RSPP, Medico Competente, RLS, Rappresentanze Sindacali, Risorse Umane, ecc.) a mettere in atto azioni efficaci e sostenibili, in tema di comportamenti preventivi e salutari contro i principali fattori di rischio delle malattie croniche non trasmissibili: scorretta alimentazione, sedentarietà, tabagismo, alcool.

Si sviluppa secondo il concetto di Workplace Health Promotion (WHP) che presuppone che un’azienda non solo metta in atto tutte le misure per prevenire infortuni e malattie professionali, ma si impegni anche ad offrire ai propri lavoratori, promuovendone la partecipazione attiva, opportunità per migliorare la propria salute e il proprio benessere.

Il Programma prevede inoltre l’attivazione in azienda, tramite il Medico Competente, di iniziative informative per sensibilizzare i lavoratori sull’importanza degli screening oncologici, dello screening per la prevenzione dell’HCV, delle vaccinazioni e per la prevenzione degli incidenti domestici.

Per l’Azienda che aderirà al programma mettendo in atto azioni efficaci e sostenibili su alcune tematiche prioritarie, in linea con il programma Luoghi di lavoro che promuovono salute, è prevista l’acquisizione di un riconoscimento annuale, condizione, questa, che può certamente contribuire a migliorare l’immagine aziendale.

Le prove di efficacia dimostrano inoltre che gli interventi di Workplace Health Promotion possono migliorare lo stato di salute del lavoratore, aumentando la qualità di vita e creando condizioni di maggiore gratificazione; la diminuzione di infortuni e malattie, inoltre, ha ricadute positive sull’organizzazione aziendale, diminuzione dei costi relativi all’assenteismo, minore turnover ed una maggiore produttività.

Il percorso di adesione  e implementazione del programma  è dettagliatamente descritto nel Manuale Operativo per L’adesione Al Workplace Health Promotion e Buone Pratiche per la Promozione della Salute nei luoghi di lavoro (link in calce alla pagina).

Nella sezione “Attività” del presente portale, selezionando PP 03 è rinvenibile la documentazione connessa al programma WHP PP03 e i “form” per la registrazione dei dati richiesta per l’implementazione del relativo percorso.

 

Manuale Operativo per l'Adesione al WHP

PP04 - Dipendenze

CODICE PP04
REFERENTI DEL PROGRAMMA Giovanna Diotallevi, Giorgio Pannelli, Rosita Mori, Marco Zazzeroni
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO2 Dipendenze da sostanze e comportamenti
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO1 Malattie croniche non trasmissibili
  2. MO2 Dipendenze da sostanze e comportamenti
  3. MO3 Incidenti domestici e stradali
  4. MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
  5. MO5 Ambiente, Clima e Salute
  6. MO6 Malattie infettive prioritarie
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO1-02 Promuovere la salute riproduttiva e pre-concezionale della donna, della coppia, dei genitori
  2. MO1-03 Promuovere la salute nei primi 1000 giorni
  3. MO1-07 Sviluppare e/o migliorare le conoscenze e le competenze di tutti i componenti della comunità scolastica, agendo sull’ambiente formativo, sociale, fisico e organizzativo e rafforzando la collaborazione con la comunità locale
  4. MO2-01 Migliorare le conoscenze e le competenze di tutti i componenti della comunità scolastica, agendo sull’ambiente formativo, sociale, fisico e organizzativo e rafforzando la collaborazione con la comunità locale
  5. MO2-02 Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui
  6. MO2-03 Aumentare/migliorare le competenze degli operatori e degli attori coinvolti
  7. MO2-04 Migliorare la qualità dei programmi di prevenzione dell'uso di sostanze psicotrope
  8. MO2-05 Identificare precocemente e prendere in carico i soggetti in condizioni di rischio aumentato
  9. MO2-06 Offrire programmi finalizzati alla limitazione dei rischi e alla riduzione del danno
  10. MO2-07 Sensibilizzare sui rischi, le problematiche e le patologie correlate a uso/abuso di sostanze
  11. MO3-05 Promuovere politiche intersettoriali mirate a migliorare la sicurezza delle strade e dei veicoli, integrando gli interventi che vanno ad agire sui comportamenti con quelli di miglioramento dell’ambiente
  12. MO4-01 Programmare interventi di prevenzione in ragione delle esigenze dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal contesto socio-occupazionale
  13. MO4-07 Implementare un modello di tutela del lavoratore che sia evoluzione della prevenzione degli infortuni e malattie verso la “conservazione attiva” della salute, ovvero verso la Total worker health
  14. MO4-08 Potenziare la rete di collaborazione tra professionisti sanitari medici del lavoro dei servizi territoriali e ospedalieri e MMG, per la tutela della salute del lavoratore in un’ottica di Total worker health
  15. MO4-09 Incentivare, orientare e monitorare le azioni di welfare aziendale più strettamente connesse alla salute globale del lavoratore
  16. MO5-01 Implementare il modello della “Salute in tutte le politiche” secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e promuovere l'applicazione di un approccio One Health per garantire l'attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute
  17. MO5-08 Promuovere e supportare politiche/azioni integrate e intersettoriali tese a rendere le città e gli insediamenti umani più sani, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili della popolazione,
  18. MO6-08 Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive croniche o di lunga durata (TBC, HIV, Epatite B e C)
  19. MO6-19 Attivare esperienze di screening gratuiti delle IST (es. Clamidia, Gonorrea, etc.) sulla popolazione
  20. MO6-20 Incrementare e favorire strategie parallele, secondo il modello fondato sui CBVCT*, che promuovano l’esecuzione del Test HIV e del counseling nelle popolazioni chiave ad opera di operatori adeguatamente formati, in contesti non sanitari
  21. MO6-21 Pianificare interventi di sensibilizzazione sulle popolazioni giovanili in materia di HIV/AIDS/ IST
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO2LSa Adozione e implementazione di un approccio globale e sistemico, continuativo e integrato lungo tutto il percorso scolastico, per la promozione della salute
  2. MO2LSb Sviluppo di programmi intersettoriali per accrescere le capacità personali in termini di autostima, auto efficacia e resilienza degli individui, nei contesti di vita e di lavoro, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili
  3. MO2LSd Miglioramento dell’integrazione e del coordinamento intersettoriale tra programmi e azioni per la riduzione della domanda e dell’offerta di sostanze psicotrope
  4. MO2LSg Sviluppo di collaborazioni con i gestori dei locali e gli organizzatori degli eventi finalizzate alla riduzione dei rischi legati all’abuso di alcol e altre sostanze psicoattive e al miglioramento ambientale (es. regolazione rumori, disponibilità acqua, disponibilità di informazioni)
  5. MO2LSh Adozione di standard minimi di qualità nell’area della prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope, della riduzione del rischio, del trattamento, della riabilitazione e dell’integrazione sociale
  6. MO2LSi Diffusione tra i professionisti degli strumenti per applicare interventi di prevenzione efficaci
  7. MO2LSj Sviluppo di programmi volti al coordinamento tra servizi sanitari, servizi sociali, scuola e associazioni al fine di attivare percorsi di identificazione precoce dei soggetti in condizioni di rischio aumentato
  8. MO3LSf Promozione di stili di vita corretti nella popolazione con particolare attenzione alle fasce più deboli e più svantaggiate
  9. MO3LSh Informazione/comunicazione sul rischio di incidente stradale correlato a comportamenti a rischio
  10. MO4LSb Incremento del grado di utilizzo dei sistemi informativi per la pianificazione degli interventi di prevenzione
  11. MO4LSc Sviluppare l’interoperabilità dei sistemi informativi esistenti a favore dello scambio trans-istituzionale di informazioni a livello nazionale e territoriale e finalizzate al dialogo tra le varie banche dati
  12. MO5LSl Partecipazione a Tavoli tecnici inter istituzionali sulle tematiche dell’Urban health e promozione delle Urban health Strategies
  13. MO6LSg Offerta dei test HCV, HBV e HIV alle popolazioni a rischio e della vaccinazione anti HBV
  14. MO6LSs Offerta dei test di screening delle IST sulla popolazione target
  15. MO6LSu Promozione di interventi sui comportamenti: comprendono azioni sui comportamenti a rischio (esercizio consapevole della sessualità, miglioramento dell’adesione alla terapia, corretto uso del profilattico maschile e femminile, counseling)
  16. MO2LSk Sviluppo di protocolli operativi di prevenzione indicata con orientamento ai servizi e coinvolgimento del territorio per soggetti all'esordio di problemi di abuso e dipendenza (per es. adolescenti e famiglie) o in particolari condizioni di vita (per es. gravidanza)
  17. MO2LSl Potenziamento dell’offerta, da parte dei Servizi per le Dipendenze Patologiche, di interventi di prevenzione selettiva e di riduzione dei rischi e del danno (es. Drop in, Unità di strada), in collaborazione con altri Servizi sanitari, Enti locali e Terzo settore
  18. MO2LSn Programmi integrati e intersettoriali volti a rafforzare la collaborazione tra i Servizi per le dipendenze, gli altri Servizi sanitari, i Servizi sociali, il Terzo settore, le Associazioni di auto mutuo aiuto
LEA
  1. C05 Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani
  2. F01 Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)
  3. F02 Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione
  4. F03 Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
  5. F04 Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol
  6. F09 Prevenzione delle dipendenze
  7. art. 28 Assistenza sociosanitaria alle persone con dipendenze patologiche

PP05 - Sicurezza negli ambienti di vita

CODICE PP05
REFERENTI DEL PROGRAMMA Luciani Aurora, Giuseppe Ciarrocchi
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO3 Incidenti domestici e stradali
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO1 Malattie croniche non trasmissibili
  2. MO2 Dipendenze da sostanze e comportamenti
  3. MO3 Incidenti domestici e stradali
  4. MO5 Ambiente, Clima e Salute
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO1-07 Sviluppare e/o migliorare le conoscenze e le competenze di tutti i componenti della comunità scolastica, agendo sull’ambiente formativo, sociale, fisico e organizzativo e rafforzando la collaborazione con la comunità locale
  2. MO1-18 Favorire nelle città la creazione di contesti favorevoli alla salute anche attraverso lo sviluppo di forme di mobilità sostenibile e la creazione di aree verdi e spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili anche alle persone più anziane
  3. MO1-19 Ridurre la prevalenza di anziani in condizioni di fragilità
  4. MO2-01 Migliorare le conoscenze e le competenze di tutti i componenti della comunità scolastica, agendo sull’ambiente formativo, sociale, fisico e organizzativo e rafforzando la collaborazione con la comunità locale
  5. MO3-01 Migliorare la conoscenza della percezione dei rischi in ambito domestico nei genitori e nelle categorie a rischio (bambini, donne e anziani)
  6. MO3-02 Sensibilizzare la popolazione generale sui rischi connessi agli incidenti domestici
  7. MO3-03 Coinvolgere in modo trasversale i servizi di interesse sanitari e sociali per il contrasto del fenomeno nella comunità
  8. MO3-05 Promuovere politiche intersettoriali mirate a migliorare la sicurezza delle strade e dei veicoli, integrando gli interventi che vanno ad agire sui comportamenti con quelli di miglioramento dell’ambiente
  9. MO5-01 Implementare il modello della “Salute in tutte le politiche” secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e promuovere l'applicazione di un approccio One Health per garantire l'attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute
  10. MO5-04 Rafforzare, nell’ambito delle attività concernenti gli ambienti di vita e di lavoro, le competenze in materia di valutazione e gestione del rischio chimico
  11. MO5-10 Potenziare le azioni di prevenzione e sanità pubblica nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti naturali e antropiche
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO1LSc Adozione e implementazione di un approccio globale e sistemico, articolato in azioni di documentata efficacia, continuativo e integrato lungo tutto il percorso scolastico (a partire dalla scuola dell’infanzia), per la promozione della salute fisica e mentale
  2. MO1LSl Sviluppo di programmi intersettoriali per ottimizzare le politiche di pianificazione urbanistica in un’ottica di salute pubblica
  3. MO1LSm Implementazione di programmi trasversali che impattino sui fattori di protezione per un invecchiamento in buona salute e con ridotto carico di malattia e disabilità (empowerment individuale e dei caregiver, stili e ambienti di vita, condizioni e risorse sociali, rete di sostegno e di assistenza, etc.)
  4. MO2LSa Adozione e implementazione di un approccio globale e sistemico, continuativo e integrato lungo tutto il percorso scolastico, per la promozione della salute
  5. MO3LSa Sviluppo di programmi per la promozione di corretti stili vita con particolare riguardo all’attività fisica e al corretto utilizzo dei farmaci nell’anziano
  6. MO3LSb Sviluppo di programmi per accrescere le competenze genitoriali connesse alla prevenzione degli incidenti domestici in età infantile
  7. MO3LSc Attivazione di percorsi di formazione sulla sicurezza domestica rivolti ai collaboratori familiari, agli insegnanti, agli operatori sanitari e socio-sanitari, a MMG e PLS
  8. MO3LSe Sostegno ai flussi informativi correnti per migliorarne la funzionalità (es. riduzione del tempo di comunicazione dell’esito di trattamento tra PS e CAV e tra PS e Centri Ustionati), la fruibilità, l’uso integrato e la comunicazione sistematica dei dati
  9. MO3LSf Promozione di stili di vita corretti nella popolazione con particolare attenzione alle fasce più deboli e più svantaggiate
  10. MO3LSh Informazione/comunicazione sul rischio di incidente stradale correlato a comportamenti a rischio
  11. MO5LSa a. Promozione e realizzazione di interventi di advocacy e di integrazione nelle politiche di altri settori (ambiente, trasporti, edilizia, urbanistica, agricoltura, energia, istruzione) attraverso: elaborazione di programmi di attività intra e inter istituzionali e di progetti multi ed inter disciplinari, intersettoriali e integrati su ambiente e salute,produzione di rapporti sulle attività integrate in ambito sanitario per la tematica ambiente e salute, stipula di accordi di programma/convenzioni, previsti dal comma 2 dell’art. 7-quinquies Dlgs 502/92, istituzione di tavoli tecnici regionali interistituzionali/ intersettoriali/ interdisciplinari per la definizione e la condivisione dipercorsi e procedure integrate, basate su l’approccio One Health
LEA
  1. B05 Tutela della salubrità e sicurezza delle civili abitazioni
  2. B06 Promozione della sicurezza stradale
  3. B07 Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici ad uso scolastico e ricreativo
  4. F01 Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)
  5. F02 Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione
  6. F04 Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol
  7. F05 Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica
  8. F09 Prevenzione delle dipendenze

PP06 - Piano mirato di prevenzione

CODICE PP06
REFERENTI DEL PROGRAMMA Roberto Calisti, Antonello Lupi
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
  2. MO5 Ambiente, Clima e Salute
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO4-01 Programmare interventi di prevenzione in ragione delle esigenze dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal contesto socio-occupazionale
  2. MO4-02 Perfezionare la conoscenza delle storie lavorative ed espositive dei lavoratori
  3. MO4-04 Assicurare alle micro e piccole aziende ed alle medio e grandi aziende attività di controllo modulate secondo approcci distinti
  4. MO4-05 Applicare alle attività di controllo i principi dell’assistenza, dell’empowerment e dell’informazione, e adottare azioni di enforcement in relazione alla capacità ed alla motivazione dell’impresa
  5. MO4-08 Potenziare la rete di collaborazione tra professionisti sanitari medici del lavoro dei servizi territoriali e ospedalieri e MMG, per la tutela della salute del lavoratore in un’ottica di Total worker health
  6. MO4-09 Incentivare, orientare e monitorare le azioni di welfare aziendale più strettamente connesse alla salute globale del lavoratore
  7. MO5-03 Programmare, realizzare e documentare attività in materia di sicurezza chimica di cui al REACH/CLP (controllo, formazione, informazione e altre attività) favorendo sinergia/integrazione con attività su specifiche matrici (es. biocidi, fitosanitari, fertilizzanti, cosmetici, ecc.) o su specifici ambiti (sicurezza luoghi di lavoro, igiene in ambienti di vita, sicurezza alimentare)
  8. MO5-04 Rafforzare, nell’ambito delle attività concernenti gli ambienti di vita e di lavoro, le competenze in materia di valutazione e gestione del rischio chimico
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO4LSa Perfezionamento dei sistemi e degli strumenti di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro, anche attraverso lo sviluppo del SINP
  2. MO4LSb Incremento del grado di utilizzo dei sistemi informativi per la pianificazione degli interventi di prevenzione
  3. MO4LSc Sviluppare l’interoperabilità dei sistemi informativi esistenti a favore dello scambio trans-istituzionale di informazioni a livello nazionale e territoriale e finalizzate al dialogo tra le varie banche dati
  4. MO4LSg Promuovere il coordinamento e la programmazione dell’attività di vigilanza e prevenzione
  5. MO4LSh Definire strategie di intervento (vigilanza e prevenzione) fondate sull’analisi di contesti produttivi, socio-economici ed epidemiologici, mirati a fattori di rischio e/o comparti e/o circostanze di rischio ed esposizione prioritari
  6. MO4LSi Diffusione e utilizzo delle evidenze sulle modalità di accadimento degli infortuni e sulle azioni efficaci di prevenzione delle medesime, in particolar modo in settori a maggior rischio di infortuni gravi e mortali quali edilizia e agricoltura
  7. MO4LSj Diffusione ed utilizzo delle evidenze sull’esposizione a vari fattori correlati alle malattie professionali e sulle azioni efficaci di prevenzione
  8. MO5LSe Attività di supporto alla valutazione del rischio chimico nell'ambito delle valutazioni di impatto sanitario
LEA
  1. B13 Tutela della salute dai rischi per la popolazione derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche, miscele ed articoli (REACH-CLP)
  2. C02 Cooperazione del sistema sanitario con altre istituzioni e con le rappresentanze sindacali e datoriali, per la realizzazione di programmi intersettoriali
  3. C03 Prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro
  4. C06 Sorveglianza degli ex-esposti a cancerogeni e a sostanze chimiche/fisiche con effetti a lungo termine

PP07 - Prevenzione in edilizia e agricoltura

CODICE PP07
REFERENTI DEL PROGRAMMA Roberto Calisti e Antonello Lupi
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
  2. MO5 Ambiente, Clima e Salute
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO4-01 Programmare interventi di prevenzione in ragione delle esigenze dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal contesto socio-occupazionale
  2. MO4-03 Redazione e ricognizione linee di indirizzo (ex art. 2 decreto 81/2008) da approvare in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le PA Trento e Bolzano
  3. MO4-04 Assicurare alle micro e piccole aziende ed alle medio e grandi aziende attività di controllo modulate secondo approcci distinti
  4. MO4-05 Applicare alle attività di controllo i principi dell’assistenza, dell’empowerment e dell’informazione, e adottare azioni di enforcement in relazione alla capacità ed alla motivazione dell’impresa
  5. MO4-08 Potenziare la rete di collaborazione tra professionisti sanitari medici del lavoro dei servizi territoriali e ospedalieri e MMG, per la tutela della salute del lavoratore in un’ottica di Total worker health
  6. MO4-09 Incentivare, orientare e monitorare le azioni di welfare aziendale più strettamente connesse alla salute globale del lavoratore
  7. MO5-03 Programmare, realizzare e documentare attività in materia di sicurezza chimica di cui al REACH/CLP (controllo, formazione, informazione e altre attività) favorendo sinergia/integrazione con attività su specifiche matrici (es. biocidi, fitosanitari, fertilizzanti, cosmetici, ecc.) o su specifici ambiti (sicurezza luoghi di lavoro, igiene in ambienti di vita, sicurezza alimentare)
  8. -8 MO5-04 Rafforzare, nell’ambito delle attività concernenti gli ambienti di vita e di lavoro, le competenze in materia di valutazione e gestione del rischio chimico
  9. MO5-07 Promuovere e implementare le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilitànella costruzione/ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio chimico e al radon
  10. MO5-10 Potenziare le azioni di prevenzione e sanità pubblica nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti naturali e antropiche
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO4LSg Promuovere il coordinamento e la programmazione dell’attività di vigilanza e prevenzione
  2. MO4LSh Definire strategie di intervento (vigilanza e prevenzione) fondate sull’analisi di contesti produttivi, socio-economici ed epidemiologici, mirati a fattori di rischio e/o comparti e/o circostanze di rischio ed esposizione prioritari
  3. MO4LSi Diffusione e utilizzo delle evidenze sulle modalità di accadimento degli infortuni e sulle azioni efficaci di prevenzione delle medesime, in particolar modo in settori a maggior rischio di infortuni gravi e mortali quali edilizia e agricoltura
  4. MO4LSj Diffusione ed utilizzo delle evidenze sull’esposizione a vari fattori correlati alle malattie professionali e sulle azioni efficaci di prevenzione
  5. MO4LSk Promuovere la capacità di migliorare le valutazioni di tipo ergonomico/organizzativo secondo normativa e linee di indirizzo, anche in un’ottica di semplificazione dei processi

LEA

  1. B03 Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica
  2. B13 Tutela della salute dai rischi per la popolazione derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche, miscele ed articoli (REACH-CLP)
  3. C01 Sorveglianza epidemiologica dei rischi e dei danni correlati al lavoro
  4. C02 Cooperazione del sistema sanitario con altre istituzioni e con le rappresentanze sindacali e datoriali, per la realizzazione di programmi intersettoriali
  5. C03 Prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro
  6. C04 Promozione del miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
  7. C05 Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani
  8. C06 Sorveglianza degli ex-esposti a cancerogeni e a sostanze chimiche/fisiche con effetti a lungo termine
  9. D03 Procedura di registrazione e autorizzazione delle aziende zootecniche, Geo-referenziazione delle aziende
  10. D06 Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive diffusive animali

PP08 - Prevenzione delle patologie professionali

CODICE PP08
REFERENTI DEL PROGRAMMA Antonello Lupi
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
  2. MO5 Ambiente, Clima e Salute
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO4-01 Programmare interventi di prevenzione in ragione delle esigenze dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal contesto socio-occupazionale
  2. MO4-02 Perfezionare la conoscenza delle storie lavorative ed espositive dei lavoratori
  3. MO4-03 Redazione e ricognizione linee di indirizzo (ex art. 2 decreto 81/2008) da approvare in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le PA Trento e Bolzano
  4. MO4-04 Assicurare alle micro e piccole aziende ed alle medio e grandi aziende attività di controllo modulate secondo approcci distinti
  5. MO4-05 Applicare alle attività di controllo i principi dell’assistenza, dell’empowerment e dell’informazione, e adottare azioni di enforcement in relazione alla capacità ed alla motivazione dell’impresa
  6. MO4-07 Implementare un modello di tutela del lavoratore che sia evoluzione della prevenzione degli infortuni e malattie verso la “conservazione attiva” della salute, ovvero verso la Total worker health
  7. MO4-08 Potenziare la rete di collaborazione tra professionisti sanitari medici del lavoro dei servizi territoriali e ospedalieri e MMG, per la tutela della salute del lavoratore in un’ottica di Total worker health
  8. MO4-10 Assicurare la sorveglianza sanitaria degli ex esposti
  9. MO4-11 Garantire la funzionalità di OCCAM incrociando i dati sanitari disponibili negli archivi regionali con le storie lavorative INPS
  10. MO4-12 Portare a regime i Registri di patologia tumorale ReNaM, ReNaTuNS e neoplasie a bassa frazione eziologica, registri esposti ad agenti cancerogeni biologici e de relativi casi di eventi accidentali, malattia e decesso
  11. MO4-13 Assicurare la fruibilità delle informazioni che compongono il Registro degli esposti
  12. MO5-03 Programmare, realizzare e documentare attività in materia di sicurezza chimica di cui al REACH/CLP (controllo, formazione, informazione e altre attività) favorendo sinergia/integrazione con attività su specifiche matrici (es. biocidi, fitosanitari, fertilizzanti, cosmetici, ecc.) o su specifici ambiti (sicurezza luoghi di lavoro, igiene in ambienti di vita, sicurezza alimentare)
  13. MO5-04 Rafforzare, nell’ambito delle attività concernenti gli ambienti di vita e di lavoro, le competenze in materia di valutazione e gestione del rischio chimico
  14. MO5-05 Perfezionare i sistemi e gli strumenti informativi per monitorare la presenza di amianto ai fini dell’eliminazione
  15. MO5-07 Promuovere e implementare le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione/ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio chimico e al radon
  16. MO5-10 Potenziare le azioni di prevenzione e sanità pubblica nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti naturali e antropiche
  17. MO5-15 Promuovere l’applicazione di misure per ridurre l’impatto ambientale della filiera agricola e zootecnica, nella gestione degli animali selvatici e nell’igiene urbana veterinaria
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO4LSa Perfezionamento dei sistemi e degli strumenti di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro, anche attraverso lo sviluppo del SINP
  2. MO4LSb Incremento del grado di utilizzo dei sistemi informativi per la pianificazione degli interventi di prevenzione
  3. MO4LSc Sviluppare l’interoperabilità dei sistemi informativi esistenti a favore dello scambio trans-istituzionale di informazioni a livello nazionale e territoriale e finalizzate al dialogo tra le varie banche dati
  4. MO4LSd Assicurare l’operatività dei Comitati Regionali di Coordinamento art. 7 Dlgs 81/08
  5. MO4LSe Sostenere il ruolo di RLS/RLST di sito produttivo e della bilateralità
  6. MO4LSf Promuovere la responsabilità sociale di impresa per il miglioramento della salute globale del lavoratore
  7. MO4LSg Promuovere il coordinamento e la programmazione dell’attività di vigilanza e prevenzione
  8. MO4LSh Definire strategie di intervento (vigilanza e prevenzione) fondate sull’analisi di contesti produttivi, socio-economici ed epidemiologici, mirati a fattori di rischio e/o comparti e/o circostanze di rischio ed esposizione prioritari
  9. MO4LSj Diffusione ed utilizzo delle evidenze sull’esposizione a vari fattori correlati alle malattie professionali e sulle azioni efficaci di prevenzione
  10. MO4LSk Promuovere la capacità di migliorare le valutazioni di tipo ergonomico/organizzativo secondo normativa e linee di indirizzo, anche in un’ottica di semplificazione dei processi
  11. MO4LSn Sviluppo di programmi di Total worker health
  12. MO4LSo Promozione dell’adozione da parte delle imprese di buone prassi ex art. 2 comma 1 lettera v D. Lgs 81/08
  13. MO4LSp Promuovere l’adozione delle misure di prevenzione primaria con le varie modalità di intervento, tra cui le attività di vigilanza e controllo
  14. MO4LSq Sviluppo di percorsi di formazione sulla SSL per l’acquisizione di nuove competenze disciplinari per il contrasto del fenomeno tecnopatico
  15. MO4LSr Promozione della qualità, dell’appropriatezza e dell’efficacia della sorveglianza sanitaria preventiva e periodica svolta dai medici competenti (artt. 25, 40, 41 e 42 Dlgs 81/08)
  16. MO4LSs Promozione del ruolo strategico del medico competente nella progettazione, attuazione e monitoraggio delle azioni di Total Worker Health e di promozione della salute
  17. MO4LSt Implementazione, coordinamento e valutazione dei sistemi e degli interventi di sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto
  18. MO4LSu Offerta di interventi di counseling (gruppi di esposti ed ex esposti)
  19. MO4LSv Integrazione delle attività di controllo in ispezioni, verifiche documentali e percorsi di prevenzione
  20. MO5LSd Iniziative per favorire una formazione specifica e aggiuntiva degli operatori sanitari trasversalmente nei diversi servizi sui temi della valutazione e gestione del rischio chimico
  21. MO5LSll Rafforzarmento delle attività di sorveglianza sanitaria tramite l’approccio “One Health” valorizzando il ruolo dei servizi veterinari
  22. MO5LSmm Promuovere l’implementazione del sistema ClassyFarm
  23. MO5LSnn Promozioni di attività formative ed informative rivolte al Corpo dei Carabinieri Forestali per la sorveglianza degli animali selvatici
  24. MO5LSoo Implementazione di attività finalizzate al controllo delle nascite e la promozione di programmi di informazione sanitaria finalizzati alla protezione degli animali e lotta al randagismo
LEA
  1. B04 Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato
  2. B10 Tutela della popolazione dal rischio “amianto”
  3. B13 Tutela della salute dai rischi per la popolazione derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche, miscele ed articoli (REACH-CLP)
  4. B15 Tutela della collettività dal rischio radon
  5. C01 Sorveglianza epidemiologica dei rischi e dei danni correlati al lavoro
  6. C02 Cooperazione del sistema sanitario con altre istituzioni e con le rappresentanze sindacali e datoriali, per la realizzazione di programmi intersettoriali
  7. C03 Prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro
  8. C04 Promozione del miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
  9. C05 Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani
  10. C06 Sorveglianza degli ex-esposti a cancerogeni e a sostanze chimiche/fisiche con effetti a lungo termine

PP09 - Ambiente, clima e salute

CODICE PP09
REFERENTI DEL PROGRAMMA Andrea Filonzi ASUR, Marco Baldini ARPAM, Fabio Filippetti ARS, Alessia Pesaresi ASUR
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO5 Ambiente, Clima e Salute
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO1 Malattie croniche non trasmissibili
  2. MO4 Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali
  3. MO5 Ambiente, Clima e Salute
  4. MO6 Malattie infettive prioritarie
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO1-18 Favorire nelle città la creazione di contesti favorevoli alla salute anche attraverso lo sviluppo di forme di mobilità sostenibile e la creazione di aree verdi e spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili anche alle persone più anziane
  2. MO4-01 Programmare interventi di prevenzione in ragione delle esigenze dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal contesto socio-occupazionale
  3. MO4-02 Perfezionare la conoscenza delle storie lavorative ed espositive dei lavoratori
  4. MO4-10 Assicurare la sorveglianza sanitaria degli ex esposti
  5. MO4-12 Portare a regime i Registri di patologia tumorale ReNaM, ReNaTuNS e neoplasie a bassa frazione eziologica, registri esposti ad agenti cancerogeni biologici e de relativi casi di eventi accidentali, malattia e decesso
  6. MO4-13 Assicurare la fruibilità delle informazioni che compongono il Registro degli esposti
  7. MO5-01 Implementare il modello della “Salute in tutte le politiche” secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e promuovere l'applicazione di un approccio One Health per garantire l'attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute
  8. MO5-02 Promuovere e rafforzare strumenti per facilitare l’integrazione e la sinergia tra i servizi di prevenzione del SSN e le agenzie del SNPA nelle attività di promozione della salute, prevenzione, valutazione e gestione dei rischi per la salute da fattori ambientali, anche per la comunicazione del rischio in modo strutturato, sistematico e integrato
  9. MO5-03 Programmare, realizzare e documentare attività in materia di sicurezza chimica di cui al REACH/CLP (controllo, formazione, informazione e altre attività) favorendo sinergia/integrazione con attività su specifiche matrici (es. biocidi, fitosanitari, fertilizzanti, cosmetici, ecc.) o su specifici ambiti (sicurezza luoghi di lavoro, igiene in ambienti di vita, sicurezza alimentare)
  10. MO5-04 Rafforzare, nell’ambito delle attività concernenti gli ambienti di vita e di lavoro, le competenze in materia di valutazione e gestione del rischio chimico
  11. MO5-05 Perfezionare i sistemi e gli strumenti informativi per monitorare la presenza di amianto ai fini dell’eliminazione
  12. MO5-06 Contribuire alla conoscenza dell’impatto della problematica amianto sulla popolazione
  13. MO5-07 Promuovere e implementare le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione/ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio chimico e al radon
  14. MO5-08 Promuovere e supportare politiche/azioni integrate e intersettoriali tese a rendere le città e gli insediamenti umani più sani, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili della popolazione,
  15. MO5-09 Migliorare la qualità dell’aria indoor e outdoor
  16. MO5-10 Potenziare le azioni di prevenzione e sanità pubblica nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti naturali e antropiche
  17. MO5-11 Potenziare le azioni di prevenzione e sanità pubblica nel settore delle acque attraverso l’adozione dei piani di sicurezza (PSA)
  18. MO5-12 Prevenire e eliminare gli effetti ambientali e sanitari avversi, in situazioni dove sono riconosciute elevate pressioni ambientali, come ad esempio i siti contaminati, tenendo conto delle condizioni socio-economiche nell’ottica del contrasto alle disuguaglianze
  19. MO5-13 Prevenire gli effetti ambientali e sanitari causati dalla gestione dei rifiuti
  20. MO5-14 Rafforzare le capacità adattive e la risposta della popolazione e del sistema sanitario nei confronti dei rischi per la salute associati ai cambiamenti climatici, agli eventi estremi e alle catastrofi naturali e promuovere misure di mitigazione con co-benefici per la salute
  21. MO5-15 Promuovere l’applicazione di misure per ridurre l’impatto ambientale della filiera agricola e zootecnica, nella gestione degli animali selvatici e nell’igiene urbana veterinaria
  22. MO6-07 Predisporre piani di preparazione e risposta alle emergenze infettive
  23. MO6-09 Assicurare il rintraccio dell’alimento per l’attivazione del sistema di allerta al fine del ritiro/richiamo dalla commercializzazione dell’alimento pericoloso o potenzialmente pericoloso
  24. MO6-10 Sviluppare adeguati programmi di formazione del personale addetto al controllo ufficiale nei centri cotture e nelle mense per mettere in atto le azioni correttive più appropriate riguardo alle non conformità riscontrate al fine di prevenire l’insorgere di MTA (malattie trasmissibili con gli alimenti) tra i soggetti fruitori del servizio e al fine di prevenire le tossinfezioni alimentari nella ristorazione collettiva
  25. MO6-11 Sviluppare adeguati programmi di formazione del personale addetto al controllo ufficiale nelle imprese alimentari per mettere in atto le azioni correttive più appropriate riguardo alle non conformità riscontrate al fine di prevenire l’insorgere di MTA (malattie trasmissibili con gli alimenti)”
  26. MO6-12 Aumentare le competenze degli operatori sanitari delle strutture sanitarie competenti sulla prevenzione e controllo delle malattie trasmesse da vettori e delle strutture sanitarie coinvolte nella prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse da alimenti (ivi compresi i servizi SIAN, SIAOA e ospedalieri)
  27. MO6-13 Promuovere interventi formativi, campagne informative/educative per gli Operatori del Settore Alimentare (OSA) sulle malattie trasmesse da alimenti
  28. MO6-14 Promuovere la consapevolezza da parte delle comunità sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti
  29. MO6-15 Migliorare la qualità della sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori e da alimenti in ambito umano
  30. MO6-25 Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale in ambito umano e veterinario (One Health)
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO1LSl Sviluppo di programmi intersettoriali per ottimizzare le politiche di pianificazione urbanistica in un’ottica di salute pubblica
  2. MO4LSc Sviluppare l’interoperabilità dei sistemi informativi esistenti a favore dello scambio trans-istituzionale di informazioni a livello nazionale e territoriale e finalizzate al dialogo tra le varie banche dati
  3. MO5LSa a. Promozione e realizzazione di interventi di advocacy e di integrazione nelle politiche di altri settori (ambiente, trasporti, edilizia, urbanistica, agricoltura, energia, istruzione) attraverso: elaborazione di programmi di attività intra e inter istituzionali e di progetti multi ed inter disciplinari, intersettoriali e integrati su ambiente e salute,produzione di rapporti sulle attività integrate in ambito sanitario per la tematica ambiente e salute, stipula di accordi di programma/convenzioni, previsti dal comma 2 dell’art. 7-quinquies Dlgs 502/92, istituzione di tavoli tecnici regionali interistituzionali/ intersettoriali/ interdisciplinari per la definizione e la condivisione di percorsi e procedure integrate, basate su l’approccio One Health
  4. MO5LSb b. Sviluppo e integrazione di conoscenze e competenze, tra gli operatori della salute e dell’ambiente, sulla sorveglianza epidemiologica, la valutazione di impatto sanitario da esposizione a fattori ambientali antropici e naturali, la comunicazione e la gestione sistematica, integrata e strutturata dei rischi, attraverso:identificazione a livello regionale di criteri per l’applicazione della VIS in procedimenti ambientali e in Piani e Programmi regionali, realizzazione di una rete integrata ambiente e salute, costituita da operatori regionali del SSN e SNPA, interventi di formazione sui temi ambiente e salute, compresa la valutazione di impatto ambientale e sanitario, epidemiologia ambientale e tossicologia ambientale, comunicazione del rischio, ecc., per operatori interni ed esterni al SSN (con particolare riferimento ai MMG, PLS) e operatori di SNPA, anche attraverso modalità innovative via web (FAD),adozione delle Linee di indirizzo sulla comunicazione del rischio prodotte dal Ministero della Salute
  5. MO5LSc Programmare e realizzare interventi di controllo trasversale agli ambienti di vita e di lavoro, e su prodotti immessi sul mercato
  6. MO5LSd Iniziative per favorire una formazione specifica e aggiuntiva degli operatori sanitari trasversalmente nei diversi servizi sui temi della valutazione e gestione del rischio chimico
  7. MO5LSg Mappare l’attuale presenza di amianto anche avvalendosi delle informazioni di cui all’art. 9 della L 257/1992
  8. MO5LSh Elaborazione di Piani Regionali per l’amianto
  9. MO5LSi Ottimizzazione dell’attività dei COR al fine di censire le esposizioni ad amianto pregresse della popolazione e migliorare la sorveglianza epidemiologica sull’andamento delle esposizioni all’amianto
  10. MO5LSj Adozione di buone pratiche ed obiettivi prestazionali sanitari e ambientali integrati per costruzioni/ristrutturazioni di edifici
  11. MO5LSk Interventi di formazione specifica sull’applicazione di buone pratiche in edilizia indirizzate agli operatori dei Dipartimenti di prevenzione ed ai diversi portatori di interesse
  12. MO5LSl Partecipazione a Tavoli tecnici inter istituzionali sulle tematiche dell’Urban health e promozione delle Urban health Strategies
  13. MO5LSm Interventi di formazione sull’adozione di strategie e interventi per sviluppare la salute costruendo ambienti favorevoli, indirizzati ai Dipartimenti di prevenzione e agli Ordini professionali coinvolti
  14. MO5LSn Partecipazione e supporto alla definizione dei piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS), ponendo particolare attenzione alla promozione della pedonabilità e la ciclabilità per un’utenza allargata
  15. MO5LSo Promozione di interventi per incrementare la walkability dell’ambiente urbano e promuovere la mobilità attiva nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro
  16. MO5LSp Interventi per migliorare le conoscenze e la consapevolezza pubblica sui benefici della biodiversità sulla salute umana, sui benefici allo sviluppo psico-fisico dei bambini nell'interazione con la natura, sulla diffusione di spazi verdi e blu biodiversi, particolarmente nei contesti urbani
  17. MO5LSr Definizione di atti di indirizzo regionali per la gestione di problematiche sanitarie (accertate o presunte) attribuibili all’inquinamento dell’aria ambiente
  18. MO5LSs Partecipazione e supporto alla definizione dei piani regionali per migliorare la qualità dell’aria
  19. MO5LSt Iniziative strutturate informative/educative rivolte alla popolazione su: Inquinamento dell’aria indoor, e dell’aria outdoor, con particolare riferimento ai rischi per la salute e alle misure di prevenzione
  20. MO5LSu Iniziative strutturate informative/educative rivolte agli operatori del settore agricolo ed extra-agricolo per una riduzione dell’uso di fitofarmaci
  21. MO5LSv Definizione di indirizzi regionali per la valutazione sanitaria e l’emissione del relativo parere nell’ambito dei procedimenti inerenti alle autorizzazioni per le nuove attività produttive
  22. MO5LSw Interventi informativi rivolti alla popolazione, in particolare ai giovani e giovanissimi, sui rischi legati all’eccessiva esposizione alla radiazione UV solare e da fonti artificiali (es. lampade e lettini solari)
  23. MO5LSz Adozione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi a livello territoriale per consentire lo scambio delle informazioni tra le autorità e gli enti coinvolti nella materia delle acque destinate al consumo umano
  24. MO5LSbb Accordi inter-istituzionali per interventi di valutazione dello stato salute della popolazione residente nelle aree interessate da elevate pressioni ambientali
  25. MO5LSff Rafforzamento della sorveglianza e prevenzione degli effetti legati a eventi climatici estremi (es. ondate di calore), con focus sui sottogruppi a maggior rischio, preventivamente individuati
  26. MO5LSgg Formazione del personale sanitario, in particolare MMG e PLS, riguardo i rischi per la salute associati ai cambiamenti climatici e le misure di prevenzione, in linea con l’approccio One health
  27. MO5LShh Interventi di informazione e sensibilizzazione rivolti agli operatori sanitari ed al pubblico volti a promuovere stili di vita ecosostenibili e ridurre gli impatti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici sulla salute
  28. MO5LSii Interventi volti a migliorare la capacità del sistema sanitario, in particolare dei servizi di prevenzione eospedalieri, di rispondere ai cambiamenti e alla variabilità del clima
  29. MO5LSjj Applicazione di linee guida per la sostenibilità in sanità e nella pubblica amministrazione in generale
  30. MO6LSe Rafforzamento della capacità di risposta alle emergenze infettive
  31. MO6LSh Coordinamento tra strutture ospedaliere e Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie
  32. MO6LSj Promuovere interventi formativi dei Dipartimenti di Prevenzione diretti al personale addetto al controllo ufficiale nelle imprese alimentari
  33. MO6LSk Promuovere iniziative di formazione sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti
  34. MO6LSm Diffusione di materiale informativo/divulgativo sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti su sito web
  35. -36 MO6LSn Istituzione di un laboratorio di riferimento regionale per le malattie trasmesse da vettori e da alimenti in ambito umano o attivazione di una convenzione con un laboratorio di riferimento di un’altra Regione/PA
  36. MO5LSe Attività di supporto alla valutazione del rischio chimico nell'ambito delle valutazioni di impatto sanitario
  37. MO6LSl
  38. Promuovere interventi formativi dei Dipartimenti di Prevenzione sulle malattie trasmesse da alimenti diretti agli OSA
  39. MO5LSaa Supporto alla vigilanza sulle aree di salvaguardia degli approvvigionamenti idropotabili
  40. MO5LSx Campagne di comunicazione sul corretto uso dei telefoni cellulari con particolare attenzione al target di età pediatrica, anche nell’ambito di attività di contrasto alla dipendenza da internet e dal cyberbullismo ecc.
  41. MO5LSkk Interventi di formazione e informazione rivolti ai veterinari del SSN, veterinari liberi professionisti, allevatori, agricoltori e consulenti delle filiere agricole e zootecniche al fine di promuovere gli indirizzi produttivi e gestionali finalizzati alla sostenibilità e alla preservazione della biodiversità
  42. MO5LSll Rafforzarmento delle attività di sorveglianza sanitaria tramite l’approccio “One Health” valorizzando il ruolo dei servizi veterinari
  43. MO5LSmm Promuovere l’implementazione del sistema ClassyFarm
  44. MO5LSnn Promozioni di attività formative ed informative rivolte al Corpo dei Carabinieri Forestali per la sorveglianza degli animali selvatici
  45. MO5LSoo Implementazione di attività finalizzate al controllo delle nascite e la promozione di programmi di informazione sanitaria finalizzati alla protezione degli animali e lotta al randagismo
LEA
  1. A02 Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
  2. A05 Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva
  3. B03 Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica
  4. B04 Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato
  5. B05 Tutela della salubrità e sicurezza delle civili abitazioni
  6. B07 Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici ad uso scolastico e ricreativo
  7. B08 Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza delle strutture destinate ad attività sanitaria e socio-sanitaria
  8. B10 Tutela della popolazione dal rischio “amianto”
  9. B11 Prevenzione e sicurezza nell’utilizzo dei gas tossici
  10. B12 Prevenzione e sicurezza nell’uso di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
  11. B13 Tutela della salute dai rischi per la popolazione derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche, miscele ed articoli (REACH-CLP)
  12. B14 Gestione delle emergenze da fenomeni naturali o provocati (climatici e nucleari, biologici, chimici, radiologici)
  13. B15 Tutela della collettività dal rischio radon
  14. C03 Prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro
  15. C04 Promozione del miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
  16. C05 Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani
  17. D01 Sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali
  18. D03 Procedura di registrazione e autorizzazione delle aziende zootecniche, Geo-referenziazione delle aziende
  19. D06 Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive diffusive animali
  20. D07 Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle popolazioni animali
  21. D12 Prevenzione e controllo delle zoonosi. Controllo delle popolazioni selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente
  22. E03 Sorveglianza sugli stabilimenti registrati, compresa la produzione primaria e sugli stabilimenti riconosciut
  23. E13 Sorveglianza acque potabili
  24. E14 Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari
  25. F01 Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)
  26. F02 Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione
  27. F03 Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
  28. F05 Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica

PP10 - Contrasto dell'antimicrobico-resistenza

CODICE PP10
REFERENTI DEL PROGRAMMA dott.ssa Maria Rita Mazzoccanti
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO6 Malattie infettive prioritarie
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO MO6 Malattie infettive prioritarie
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO6-24 Migliorare la qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da Enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE)
  2. MO6-25 Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale in ambito umano e veterinario (One Health)
  3. MO6-26 Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso degli antibiotici
  4. MO6-27 Definire un programma di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza secondo le indicazioni ministeriali
  5. MO6-28 Sviluppare programmi di Antimicrobical stewardship (AS)
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO6LScc Esistenza di un sistema regionale di monitoraggio dell’uso dei prodotti idroalcolici
  2. MO6LSz Assicurare che la sorveglianza nazionale delle batteriemie da Enterobatteri resistenti ai carbapenemi abbia una copertura elevata
  3. MO6LSaa Interventi per promuovere l’uso appropriato di antibiotici in ambito veterinario
  4. MO6LSx Attivazione in tutte le Regioni di un sistema regionale di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza in ambito umano, basato sui dati di laboratorio, che coinvolga tutti i laboratori degli ospedali pubblici e privati secondo le indicazioni nazionali
  5. MO6LSy Monitoraggio del consumo antibiotici in ambito umano e veterinario
  6. MO6LSbb Interventi per promuovere l’uso appropriato di antibiotici in ambito umano
  7. MO6LSdd Interventi per ridurre la trasmissione in ambito assistenziale
  8. MO6LSee Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso degli antibiotici
  9. MO6LSff Formazione sull’uso appropriato di antibiotici e la prevenzione delle ICA
LEA
  1. A01 Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive
  2. A02 Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
  3. D08 Sorveglianza sull’impiego del farmaco per uso veterinario e prevenzione della farmacoresistenza
  4. allegato 2 Assistenza Distrettuale
  5. allegato 3 Assistenza Ospedaliera

PL11 - Screening oncologici

CODICE PL11
REFERENTI DEL PROGRAMMA Giuseppe Feliciangeli
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO1 Malattie croniche non trasmissibili
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO MO1 Malattie croniche non trasmissibili
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO1-08 Promuovere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età e nei setting di vita e di lavoro, integrando cambiamento individuale e trasformazione sociale
  2. MO1-20 Aumentare l’estensione dei programmi di screening oncologico alla popolazione target per ciascuno dei 3 tumori oggetto di screening
  3. MO1-21 Aumentare l’adesione ai programmi di screening oncologico
  4. MO1-22 Identificare precocemente i soggetti a rischio eredo familiare per tumore della mammella
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO1LSn Rafforzamento/implementazione dei coordinamenti regionali screening
  2. MO1LSo Offerta di programmi organizzati di screening oncologici per i carcinomi della cervice uterina (test HPV DNA), della mammella e del colon retto
  3. MO1LSp Implementazione di protocolli di screening cervicale differenziati per le donne vaccinate a 11-12 anni contro l’HPV
  4. MO1LSq Implementazione di percorsi diagnostico terapeutici, integrati con i programmi di screening in essere, per donne ad alto rischio di cancro alla mammella per mutazioni genetiche di BRCA1 e BRCA2
LEA F08 Screening oncologici definiti dall’Accordo Stato Regioni del 23 marzo 2005 e dal Piano nazionale

PL12 - Malattie infettive e vaccinazioni

CODICE PL12
REFERENTI DEL PROGRAMMA Dott. Daniel Fiacchini
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO6 Malattie infettive prioritarie
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO MO6 Malattie infettive prioritarie
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO6-01 Rafforzare il processo di eliminazione di morbillo e rosolia congenita
  2. MO6-02 Informatizzare i sistemi di sorveglianza per le malattie infettive, in modo interoperabile
  3. MO6-03 Aumentare la segnalazione delle malattie infettive da parte degli operatori sanitari (medici di famiglia, medici ospedalieri, laboratoristi)
  4. MO6-04 Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali interoperabili a livello regionale e nazionale tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti) in particolare con riferimento all’integrazione vaccino HPV screening
  5. MO6-05 Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio (operatori sanitari, adolescenti, donne in età fertile, popolazioni difficili da raggiungere, migranti, gruppi a rischio per patologie)
  6. MO6-06 Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione ai fini della adesione consapevole
  7. MO6-07 Predisporre piani di preparazione e risposta alle emergenze infettive
  8. MO6-08 Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive croniche o di lunga durata (TBC, HIV, Epatite B e C)
  9. MO6-09 Assicurare il rintraccio dell’alimento per l’attivazione del sistema di allerta al fine del ritiro/richiamo dalla commercializzazione dell’alimento pericoloso o potenzialmente pericoloso
  10. MO6-16 Monitorare i punti d’entrata ad alto rischio di nuove specie invasive di vettori.
  11. MO6-17 Monitorare l’insorgenza di resistenze agli insetticidi nei vettori
  12. MO6-18 Consolidamento dei sistemi di sorveglianza:
  13. sorveglianza della Paralisi Flaccida Acuta (PFA)
  14. sorveglianza ambientale
  15. MO6-22 Adesione alle Linee Guida e alla normativa vigente per l’attuazione dello screening per HIV, per le altre malattie a trasmissione sessuale (HBV, Sifilide, HCV) e del complesso Torch all’inizio della gravidanza
  16. MO6-23 PrEP - concepire e realizzare protocolli dedicati seguendo le Linee Guida vigenti, su popolazioni adeguatamente selezionate
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO MO6LSa Consolidamento della sorveglianza epidemiologica e integrazione delle fonti
MO6LSb Coordinamento e integrazione tra diversi livelli istituzionali nella attuazione di interventi di prevenzione, nel periodico ritorno informativo a tutti i livelli e nel monitoraggio sistematico
MO6LSe Rafforzamento della capacità di risposta alle emergenze infettive
MO6LSf Consolidamento della sorveglianza epidemiologica e integrazione delle fonti
MO6LSg Offerta dei test HCV, HBV e HIV alle popolazioni a rischio e della vaccinazione anti HBV
MO6LSc Promozione della immunizzazione attiva
MO6LSd Comunicazione del rischio per la popolazione generale e specifici sottogruppi
LEA A01 Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive
A02 Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
A03 Vaccinazioni
A05 Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva

PL13 - Prevenire e prendersi cura

CODICE PL13
REFERENTI DEL PROGRAMMA Elsa Ravaglia per il Gruppo regionale "OSSI DURI... SI DIVENTA"
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO1 Malattie croniche non trasmissibili
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO1 Malattie croniche non trasmissibili
  2. MO3 Incidenti domestici e stradali
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO1-08 Promuovere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età e nei setting di vita e di lavoro, integrando cambiamento individuale e trasformazione sociale
  2. MO1-17 Identificare precocemente e prendere in carico i soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT e/o affetti da patologia in raccordo con le azioni del Piano Nazionale Cronicità
  3. MO1-19 Ridurre la prevalenza di anziani in condizioni di fragilità
  4. MO3-01 Migliorare la conoscenza della percezione dei rischi in ambito domestico nei genitori e nelle categorie a rischio (bambini, donne e anziani)
  5. MO3-02 Sensibilizzare la popolazione generale sui rischi connessi agli incidenti domestici
  6. MO3-03 Coinvolgere in modo trasversale i servizi di interesse sanitari e sociali per il contrasto del fenomeno nella comunità
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO1LSd Sviluppo di programmi di promozione della salute, anche trasversali ai principali fattori di rischio, condivisi tra Servizi sanitari e sociosanitari, istituzioni educative e datori di lavoro, attivando reti e comunità locali, finalizzati a:
  2. contrasto al consumo di prodotti del tabacco e con nicotina,contrasto al consumo dannoso e rischioso di alcol,riduzione dell’inattività fisica e della sedentarietà,contrasto all’obesità/sovrappeso, in particolare quella infantile,riduzione del consumo eccessivo di sale e promozione dell’utilizzo del sale iodato,aumento del consumo di frutta e verdura,
  3. prevenzione delle principali patologie orali (in particolare carie e tumori del cavo orale)
  4. MO1LSk Sviluppo di programmi finalizzati alla riduzione del rischio per MCNT e alla presa in carico delle persone affette da patologia, per una gestione integrata e sistemica della cronicità, attraverso:interventi volti a promuovere competenze e comportamenti salutari nelle persone sane e malate e loro caregiver (health literacy, empowerment ed engagement),offerta di counseling individuale anche in contesti opportunistici, per il contrasto del tabagismo e del consumo rischioso e dannoso di alcol e la promozione di sana alimentazione e attività fisica,attivazione di interventi strutturati di esercizio fisico,attivazione di procedure e percorsi preventivi e terapeutico-assistenziali integrati con interventi per le persone già affette da patologia, anche considerando le situazioni di multipatologia, secondo un approccio integrato tra prevenzione e cura
  5. MO1LSm Implementazione di programmi trasversali che impattino sui fattori di protezione per un invecchiamento in buona salute e con ridotto carico di malattia e disabilità (empowerment individuale e dei caregiver, stili e ambienti di vita, condizioni e risorse sociali, rete di sostegno e di assistenza, etc.)
  6. MO3LSa Sviluppo di programmi per la promozione di corretti stili vita con particolare riguardo all’attività fisica e al corretto utilizzo dei farmaci nell’anziano
  7. MO3LSc Attivazione di percorsi di formazione sulla sicurezza domestica rivolti ai collaboratori familiari, agli insegnanti, agli operatori sanitari e socio-sanitari, a MMG e PLS
LEA
  1. F01 Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)
  2. F02 Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione
  3. F03 Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
  4. F04 Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol
  5. F05 Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica
  6. F06 Promozione di una sana alimentazione per favorire stili di vita salutari

PL14 - I primi 1000 giorni di vita

CODICE PL14
REFERENTI DEL PROGRAMMA Elisabetta Benedetti
MACRO OBIETTIVO PRINCIPALE DI RIFERIMENTO MO1 Malattie croniche non trasmissibili
MACRO OBIETTIVO TRASVERSALE DI RIFERIMENTO
  1. MO1 Malattie croniche non trasmissibili
  2. MO2 Dipendenze da sostanze e comportamenti
  3. MO3 Incidenti domestici e stradali
OBIETTIVI STRATEGICI, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA TRASVERSALITÀ CON ALTRI MACRO OBIETTIVI
  1. MO1-01 Aumentare la consapevolezza nella popolazione sull’importanza della salute riproduttiva e pre-concezionale
  2. MO1-02 Promuovere la salute riproduttiva e pre-concezionale della donna, della coppia, dei genitori
  3. MO1-03 Promuovere la salute nei primi 1000 giorni
  4. MO1-04 Promuovere interventi volti a favorire l’allattamento al seno
  5. MO1-05 Individuare precocemente le difficoltà dello sviluppo del bambino da 0 a 36 mesi
  6. MO1-06 Individuare precocemente i segnali a rischio per disagio infantile
  7. MO1-07 Sviluppare e/o migliorare le conoscenze e le competenze di tutti i componenti della comunità scolastica, agendo sull’ambiente formativo, sociale, fisico e organizzativo e rafforzando la collaborazione con la comunità locale
  8. MO2-02 Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui
  9. MO2-03 Aumentare/migliorare le competenze degli operatori e degli attori coinvolti
  10. MO2-07 Sensibilizzare sui rischi, le problematiche e le patologie correlate a uso/abuso di sostanze
  11. MO3-01 Migliorare la conoscenza della percezione dei rischi in ambito domestico nei genitori e nelle categorie a rischio (bambini, donne e anziani)
  12. MO3-03 Coinvolgere in modo trasversale i servizi di interesse sanitari e sociali per il contrasto del fenomeno nella comunità
LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO
  1. MO1LSa Sviluppo di programmi di promozione della salute riproduttiva e pre-concezionale e di prevenzione nei primi 1000 giorni, al fine di garantire le migliori condizioni di “partenza” ai nuovi nati
  2. MO1LSb Attivazione di percorsi di promozione della salute e sani stili di vita familiari per genitori di bambini 0-36 mesi
  3. MO1LSc Adozione e implementazione di un approccio globale e sistemico, articolato in azioni di documentata efficacia, continuativo e integrato lungo tutto il percorso scolastico (a partire dalla scuola dell’infanzia), per la promozione della salute fisica e mentale
  4. MO2LSd Miglioramento dell’integrazione e del coordinamento intersettoriale tra programmi e azioni per la riduzione della domanda e dell’offerta di sostanze psicotrope
  5. MO3LSb Sviluppo di programmi per accrescere le competenze genitoriali connesse alla prevenzione degli incidenti domestici in età infantile
LEA
  1. F01 Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)
  2. F04 Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol
  3. F07 Promozione, protezione e sostegno dell'allattamento al seno e di una corretta alimentazione complementare

PP01 - Scuole che promuovono Saluteeee

Azione Servizi online attivati
Istituzione di Gruppi di Coordinamento Provinciale di supporto alla realizzazione della Rete di Scuole SPS (OS01 IS04 IS05)  
CONOSCERE PER SCEGLIERE ed AGIRE: SALE IODATO, INTOLLERANZE E ALLERGIE ALIMENTARI, ETICHETTATURA E ALTRO (MO1OS13 - OS05 - IS07) (MO1OS14)  
LA GIUSTA ALIMENTAZIONE? LA TROVI A SCUOLA: SINERGIE NUTRIZIONALI, AMBIENTALI E NON SOLO... (MO1OS12 - OS06 - IS08)  
POCO SALE MA IODATO (MO1OS11 - OS04 - IS06)  
L’UNIONE FA LA FORZA: MATERIALI INFORMATIVI/COMUNICATIVI SU ALIMENTAZIONE E DINTORNI (MO1OS15 - OS08 - IS10)  
Stipula di Accordi di collaborazione formali e intersettoriali (OT01 OT02)  
Realizzazione di percorsi formativi per la condivisione del Modello Scuole che Promuovono Salute (OT02 IT03 IT04)  
STESURA DOCUMENTO REGIONALE DI PRATICHE RACCOMANDATE per la promozione della salute nel setting scolastico (OS02 IS01 IS02)  
Costituzione della Rete Marchigiana delle Scuole che Promuovono Salute (OS03 IS03)  
Realizzazione di strumenti e iniziative di comunicazione sull'Approccio Globale alla salute nel setting scolastico e sul Modello SPS (OT04 IT05)  
Guadagnare Salute - Corretta Igiene orale (OS09 IS11)  
Progettazione della Piattaforma web Scuola Promuove Salute Marche (OS02 IS02)  
Progettazione della Piattaforma web Scuola Promuove Salute Marche (OS02 IS02)  

PP02 - Comunità attive

Azione Servizi online attivati
NONNI ,NIPOTI E COMUNITA' PER LA SALUTE (OS01_IS01; OT05_IT04; OS02; OT01)  
LOCALIZZIAMO LA SALUTE: MAPPATURA OFFERTA DI ATTIVITÀ MOTORIA NELLE MARCHE (OT05_IT04) (OS04_IS03)  
IMB : RETE DI OPERATORI PER UN INTERVENTO MOTIVAZIONALE BREVE (OT04_IT03)  
ATTIVITA’ FISICA ADATTATA/ESERCIZIO FISICO STRUTTURATO: IMPLEMENTAZIONE RETE TERRITORIALE MARCHE (OS01_IS02)  
CITTA' INSIEME (OT01 - OS01 - OT01_IT01 - OS01_IS01 - OS03_IS07 - OT01_IT02 )  
ISTITUZIONE GRUPPO TECNICO-SCIENTIFICO REGIONALE DI SUPPORTO AL PPO2 (PP02_OS01)  
FACCIAMOCI DEL BENE (OS03) (OT05_IT04) (OS01_IS01)  
Attiviamo la salute per tutti: Formazione per operatori di centri diurni e/o residenziali per disabili psichici e con demenza sulla promozione della salute e sani stili di vita e con iniziative di attività motoria (_OT03 ;OS03 ; OS01_IS02 PP02_OT06_IT05)  

PP03 - Luoghi di lavoro che promuovono salute

 

Documentazione connessa al programma PP03-WHP

 

 

Elenco dei form per la registrazione dati percorso PP03-WHP

AZIENDA SANITARIA TERRITORIALE

DESCRIZIONE FORM

LINK COLLEGAMENTO FORM

AST PESARO URBINO

  1. Registrazione anagrafica della sede operativa dell’azienda

Scheda 1 - registrazione anagrafica (PU)

  1. Descrizione del contesto organizzativo in cui si volge il programma

Scheda 2 - profilo di salute (PU)

  1. Descrizione delle principali attività pianificate per il WHP

Scheda 3 – pianificazione delle attività (PU)

  1. Rendicontazione dei risultati conseguiti nel corso dell’anno

Scheda 4 – rendicontazione delle attività (PU)

AST ANCONA

  1. Registrazione anagrafica della sede operativa dell’azienda

Scheda 1 - registrazione anagrafica (AN)

  1. Descrizione del contesto organizzativo in cui si volge il programma

Scheda 2 - profilo di salute (AN)

  1. Descrizione delle principali attività pianificate per il WHP

Scheda 3 – pianificazione delle attività (AN)

  1. Rendicontazione dei risultati conseguiti nel corso dell’anno

Scheda 4 – rendicontazione delle attività (AN)

AST MACERATA

  1. Registrazione anagrafica della sede operativa dell’azienda

Scheda 1 - registrazione anagrafica (MC)

  1. Descrizione del contesto organizzativo in cui si volge il programma

Scheda 2 - profilo di salute (MC)

  1. Descrizione delle principali attività pianificate per il WHP

Scheda 3 – pianificazione delle attività (MC)

  1. Rendicontazione dei risultati conseguiti nel corso dell’anno

Scheda 4 – rendicontazione delle attività (MC)

AST FERMO

  1. Registrazione anagrafica della sede operativa dell’azienda

Scheda 1 - registrazione anagrafica (FM)

  1. Descrizione del contesto organizzativo in cui si volge il programma

Scheda 2 - profilo di salute (FM)

  1. Descrizione delle principali attività pianificate per il WHP

Scheda 3 – pianificazione delle attività (FM)

  1. Rendicontazione dei risultati conseguiti nel corso dell’anno

Scheda 4 – rendicontazione delle attività (FM)

AST ASCOLI PICENO

  1. Registrazione anagrafica della sede operativa dell’azienda

Scheda 1 - registrazione anagrafica (AP)

  1. Descrizione del contesto organizzativo in cui si volge il programma

Scheda 2 - profilo di salute (AP)

  1. Descrizione delle principali attività pianificate per il WHP

Scheda 3 – pianificazione delle attività (AP)

  1. Rendicontazione dei risultati conseguiti nel corso dell’anno

Scheda 4 – rendicontazione delle attività (AP)

 

PP04 - Dipendenze

Azione Servizi online attivati
EARLY DETECTION  
ACCORDI A SOSTEGNO DELL'INTERSETTORIALITA'  
COMUNICARE ATTRAVERSO I SOCIAL  
PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI GIORNI DI VITA: AZIONI A SUPPORTO DEGLI OPERATORI SANITARI E SOCIOSANITARI  
CONSULENZA NELLE SCUOLE NEI CENTRI INFORMAZIONE E CONSULENZA  
PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL RISCHIO DI TRASMISSIONE DI MALATTIE INFETTIVE  
Sistema Informativo delle Dipendenze Patologiche  
METODOLOGIE EVIDENCE-BASED A SCUOLA  
EDUCATIVA DI STRADA PER UNA PREVENZIONE UNIVERSALE E/O SELETTIVA  
ONE HEALTH: CONDIVISIONE DI LOGICHE ED ESPERIENZE TRA DIPARTIMENTI  
COMUNITA' EDUCANTE  
VERSO LO SVILUPPO DI UN PENSIERO CONDIVISO E UNA CULTURA REGIONALE DELLA PREVENZIONE  
GIORNATE DEDICATE  
ALCOL E FUMO: PROMUOVERE SANI STILI DI VITA NEI LUOGHI DI LAVORO  
PROGRAMMI DI RIDUZIONE DEL DANNO  
EARLY DETECTION SU MINORI ADOLESCENTI FIGLI DI GENITORI AFFETTI DA PATOLOGIA DI DIPENDENZA  

PP05 - Sicurezza negli ambienti di vita

Azione Servizi online attivati
Formazione Operatori Sanitari riguardo la diffusione della cultura della sicurezza nella popolazione anziana  
Realizzazione di interventi di comunicazione/informazione riguardo la diffusione della cultura della sicurezza in ambito domestico e stradale rivolti alla popolazione generale  
MONITORAGGIO REALIZZAZIONE DI CONTRIBUTI DA PARTE DELLE ASL NEI PROCEDIMENTO DI VAS RELATIVI A PIANI URBANI DI MOBILITÀ SOSTENIBILE (PUMS)  
Formazione Operatori Sanitari riguardo la diffusione della cultura della sicurezza nella popolazione pediatrica  
Sottoscrizione di accordi intersettoriali volti alla promozione della diffusione della cultura della sicurezza stradale e domestica  
PREDISPOSIZIONE DI MATERIALE RIGUARDO LA PREVENZIONE DELL’INCIDENTALITÀ DOMESTICA E STRADALE DA INTEGRARE AL "DOCUMENTO DI PRATICHE RACCOMANDATE E SOSTENIBILI SUL PIANO SOCIALE, FISICO E ORGANIZZATIVO ATTRAVERSO IL CAMBIAMENTO DELL’AMBIENTE SCOLASTICO (“DOCUMENTO REGIONALE DI PRATICHE RACCOMANDATE”)  
PREDISPOSIZIONE DI MATERIALE RIGUARDO LA PREVENZIONE DELL’INCIDENTALITÀ DOMESTICA E STRADALE DA INTEGRARE AL "DOCUMENTO DI PRATICHE RACCOMANDATE E SOSTENIBILI CHE VENGONO PROPOSTE ALLE IMPRESE-AZIENDE/PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI/AZIENDE SANITARIE E OSPEDALIERE (“DOCUMENTO REGIONALE DI PRATICHE RACCOMANDATE E SOSTENIBILI”)  
Allestimento di un sistema di monitoraggio regionale per la rilevazione del fenomeno incidentalità  
Diffusione e sensibilizzazione della cultura della sicurezza domestica e stradale agli anziani  

PP06 - Piano mirato di prevenzione

Azione Servizi online attivati

MAPPATURA DEI RISCHI OCCUPAZIONALI DA AGENTI CHIMICI E FISICI CON EFFETTI A LUNGO TERMINE
 
 

SORVEGLIANZA SANITARIA MIRATA E COUNSELLING PER GLI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI AD AGENTI CHIMICI E FISICI CON EFFETTI A LUNGO TERMINE
 
 

Individuazione di criteri omogenei per la realizzazione di piani mirati DI PREVENZIONE
 
 
Condivisione dei Piani Mirati di Prevenzione nell'ambito del CRC art.7 Dlgs 81/08


I. Evento di lancio dei piani mirati promosso dal Comitato Regionale di Coordinamento 29/6/2023

II. Seminario di Assistenza alle imprese invitate nell’ambito dei piani mirati 06/10/2023 settore magazzinaggio, logistica e trasporti e settore rifiuti.

III. Seminario di Assistenza alle imprese invitate nell’ambito dei piani mirati settore legno 14/11/2023

IV. Seminario di Assistenza alle imprese invitate nell’ambito dei piani mirati settore cuoio 21/11/2023


FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI PRECARI O COMUNQUE CON CONTRATTI DI LAVORO COSIDDETTI ATIPICI
 
 

FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO PER LA PREVENZIONE E IL RICONOSCIMENTO PRECOCE DELLE PATOLOGIE OCCUPAZIONALI DA AGENTI CHIMICI E FISICI CON EFFETTI A LUNGO TERMINE
 
 

Realizzazione di report annuali
 
 

FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO PER LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI PRECOCE DELLE PATOLOGIE OCCUPAZIONALI DA AGENTI BIOLOGICI
 
 

PROMOZIONE DELLE COMPETENZE DEI LAVORATORI E DEI LORO RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA (RLS - RLST - RLS DI SITO PRODUTTIVO) PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI LAVORATIVI E DELLE MALATTIE PROFESSIONALI, CON FOCUS SULLA TUTELA DEI LAVORATORI CON CONTRATTO DI LAVORO ATIPICO
 
 

PP07 - Prevenzione in edilizia e agricoltura

Attività Servizi online attivati

INIZIATIVE COMUNICATIVE
 
 

Sviluppo competenze degli operatori SPSAL in materia di rischi fisici, chimici e biologici
 
 
Condivisione nell'ambito del CRC art.7 dei piani mirati edilizia e agricoltura


I. Evento di lancio dei piani mirati promosso dal Comitato Regionale di Coordinamento 29/6/2023

II. Seminario di Assistenza alle imprese del settore edile invitate nell’ambito dei piani mirati 23/10/2023

III. Seminario di Assistenza alle imprese del settore manutenzione del verde invitate nell’ambito dei piani mirati 30/10/2023
 


Attività di vigilanza finalizzata alla diminuzione delle criticità
 
 

Strategie d'intervento mirate al contrasto di determinati rischi attraverso l'attivazione di PMP
 
 

Sviluppo competenze dei soggetti della prevenzione negli ambienti di lavoro in materia di rischi fisici, chimici e biologici
 
 

Aumento delle conoscenze dei lavoratori stranieri in edilizia e agricoltura in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
 
 

PP08 - Prevenzione delle patologie professionali

Attività Servizi online attivati
CONDIVISIONE DEI PIANI MIRATI DI PREVENZIONE NELL'AMBITO DEL CRC ART.7 DLGS 81/08


I. Evento di lancio dei piani mirati promosso dal Comitato Regionale di Coordinamento 29/6/2023

II. Seminario di Assistenza alle imprese invitate nell’ambito dei piani mirati 06/10/2023 settore magazzinaggio, logistica e trasporti

III. Seminario di Assistenza alle imprese del settore legno invitate nell’ambito dei piani mirati 14/11/2023


MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA AZIENDALE
 
 

SORVEGLIANZA SANITARIA MIRATA E COUNSELLING PER GLI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI AD AGENTI CHIMICI E FISICI CON EFFETTI A LUNGO TERMINE
 
 

Sicuri di essere sicuri
 
 

INDIVIDUAZIONE DI CRITERI OMOGENEI PER LA REALIZZAZIONE DI PIANI MIRATI DI PREVENZIONE
 
 

REALIZZAZIONE DI REPORT ANNUALI
 
 

Sviluppo competenze degli operatori SPSAL in materia di rischi cancerogeni, ergonomici e psico-sociali
 
 

Sviluppo competenze dei soggetti della prevenzione negli ambienti di lavoro in materia di rischi cancerogeni, ergonomici e psico-sociali professionali
 
 

PP09 - Ambiente,clima e salute

Azione Servizi online attivati
percorso formativo per gli operatori sanitari (MTA)  
Accordi interistituzionali per il miglioramento della sorveglianza epidemiologica della popolazione residente nelle aree interessate da elevate criticità e pressioni ambientali  
percorso formativo addetti al controllo ufficiale (MTA)  
Supporto alla vigilanza sulle aree di salvaguardia degli approvvigionamenti idropotabili  
Predisposizione di un percorso per lo sviluppo di un sistema informativo regionale di gestione dei dati delle acque destinate al consumo umano  
Rete regionale integrata ambiente e salute  
istituzione di un laboratorio di riferimento regionale per le malattie trasmesse da alimenti  
REALIZZAZIONE PIANO AMIANTO REGIONALE 2025  
Programma annuale regionale di controllo nelle fasi di produzione, importazione, immissione sul mercato, utilizzazione e distribuzione di prodotti chimici (Reg. REACH e CLP)  
URBAN HEALTH  
Formazione degli OSA sulla corretta applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti zootecnici, con particolare riferimento a quelli suini e avicoli  
FORMAZIONE SU TEMI AMBIENTALI CLIMA E SALUTE PER OPERATORI SANITARI E SOCIO SANITARI E OPERATORI ESTERNI AL SSR  
Formazione dei veterinari ufficiali e libero professionisti sul corretto uso dell’applicativo Classyfarm per la valutazione del livello di rischio associato alla biosicurezza in allevamento  
Indirizzi e criteri regionali per l'applicazione della VIS in procedimenti ambientali e in Piani e Programmi regionali  
individuazione alimenti responsabili delle MTA  
Adozione di un atto regionale specifico per il piano di sorveglianza sanitaria della fauna selvatica  
Linee d'indirizzo in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione/ristrutturazione di edifici  
Attività di informazione sul tema REACH e CLP in ambito scolastico  
Interventi di comunicazione e sensibilizzazione della popolazione generale sulle tematiche ambientali (OT04)  
percorso formativo/informativo operatori del settore alimentare  
ISTITUZIONE DI TAVOLO TECNICO INTERISTITUZIONALE REGIONALE PER LO SVILUPPO E CONDIVISIONE DI PERCORSI INTEGRATI BASATI SULL'APPROCCIO ONE HEALTH  
Promuovere interventi formativi/informativi dei Dipartimenti di Prevenzione diretti agli OSA della produzione primaria  
Predisposizione di linee guida regionali relative all’adozione consapevole di animali d’affezione  
pubblicazione di materiale informativo/divulgativo alle comunità sulle MTA  
Formazione per l’aggiornamento e lo sviluppo delle conoscenze degli operatori del SSN ed esterni al SSN in materia di sicurezza chimica (REACH/CLP)  
Programma intersettoriale di attività degli Enti/Istituzioni che si occupano di Ambiente e Salute  
Tutela dell'anziano dalle ondate di calore  

PP10 - Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza

Azione Servizi online attivati
SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO DELL’IMPIEGO DEGLI ANTIBIOTICI IN AMBITO VETERINARIO (B) (PP10_OS01_IS07)  
PROMOZIONE DELL’APPLICAZIONE DI STRUMENTI A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO UFFICIALE SULL’USO APPROPRIATO DEGLI ANTIBIOTICI IN AMBITO VETERINARIO (A) (PP10_OS01_IS13)  
SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO (D) LABORATORI (PP10_OS01_IS04)  
PROMOZIONE DELL’APPLICAZIONE DI STRUMENTI A SUPPORTO DELL’ATTIVITÀ DI CONTROLLO UFFICIALE SULL’USO APPROPRIATO DEGLI ANTIBIOTICI IN AMBITO VETERINARIO (B) (PP10_OS01_IS14)  
Formazione sull’uso appropriato di antibiotici (PP10_OT02_IT02)  
Sorveglianza e monitoraggio (B) (PP10_OS01_IS02)  
Comunicazione sull’uso appropriato di antibiotici (PP10_OT03_IT03)  
Sorveglianza e monitoraggio (G) (PP10_OS01_IS12)  
Sorveglianza e monitoraggio (F) (PP10_OS01_IS11)  
Sorveglianza e monitoraggio (C) (PP10_OS01_IS03)  
SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO DELL’IMPIEGO DEGLI ANTIBIOTICI IN AMBITO VETERINARIO (D) (PP10_OS01_IS09)  
Sorveglianza e monitoraggio (E) (PP10_OS01_IS10)  
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA (ICA) (A) (PP10_OS01_IS16)  
PREVENZIONE DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL’ASSISTENZA (ICA) (B) (PP10_OS01_IS17)  
Sorveglianza e monitoraggio (A) (PP10_OS01_IS01)  
SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO (D) PROCEDURE (PP10_OS01_IS05)  
Formazione sanitaria specifica sull’uso appropriato di antibiotici e la prevenzione delle ICA (PP10_OS01_IS19)  
PROMOZIONE DELL’USO APPROPRIATO DEGLI ANTIBIOTICI IN AMBITO UMANO (C) (PP10_OS01_IS15)  
SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO DELL’IMPIEGO DEGLI ANTIBIOTICI IN AMBITO VETERINARIO (C) (PP10_OS01_IS08)  
SORVEGLIANZA E MONITORAGGIO DELL’IMPIEGO DEGLI ANTIBIOTICI IN AMBITO VETERINARIO (A) (PP10_OS01_IS06)  
Istituzione di tavoli tecnici regionali interistituzionali/intersettoriali/interdisciplinari finalizzati ad attivare il ruolo e la responsabilità per il contrasto dell’AMR (PP10_OT01_IT01)  
Lenti di equità (PP10_OT03_IT04)  

PL11 - Screening oncologici

Azione Servizi online attivati
Corso Formazione screening oncologici  
PDTA tumore eredo-familiare della mammella  
Integrazione screening del tumore del colon-retto spontaneo e organizzato  
Screening cervicale e vaccinazione HPV  
Estensione età target nello screening del tumore della mammella e del colon-retto  
Rafforzamento attività di screening nei confronti della popolazione straniera  

PL12 - Malattie Infettive e Vaccinazioni

Attività Servizi online attivati
Formazione sul Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale  
Revisione procedura invio campioni per la diagnostica di Morbillo e Rosolia congenita  
Formazione PanFlu  
Attuazione di Site visit a sostegno del PNEMoRC nelle Marche  
Completamento anagrafe vaccinale regionale  
Costituzione gruppo tecnico regionale PNEMoRC  
Elaborazione e revisione procedure invio campioni malattie infettive di interesse prioritario  
Riorganizzazione regionale della funzione "gestione e controllo delle malattie infettive"  
Istituzione Rete Integrata Regionale sorveglianza e monitoraggio Arbovirosi  
Attuazione di un programma di comunicazione per il miglioramento dell'adesione vaccinale  
Attività di comunicazione regionale collegate al PNAIDS  

PL13 - Prevenire e prendersi cura

Azione Servizi online attivati
COMUNICARE E' SALUTARE (PL13_OT04_IT04)  
MOTIVARE E INTERCETTARE: L'ANELLO DI CONGIUNZIONE TRA PREVENZIONE E CLINICA (PL13_OS02_IS01)  
DAL PDTA AL PPDTA: UN'AZIONE SPERIMENTALE per OSTEOPOROSI E FRATTURE DA FRAGILITA' (PL13_OS01_IS02)  
FORMAZIONE PER L'AZIONE (PL13_OT03_IT03)  
INTERSETTORIALITA' (PL13_OT02_IT02)  
OSTEOPOROSI E FRATTURE DA FRAGILITA': RIDUCIAMO LE DISUGUAGLIANZE (PL13_OT01_IT01)  

PL14 - I primi 1000 giorni di vita

Azione Servizi online attivati
Formazione Intersettoriale su PRIMI MILLE GIORNI DI VITA(EARLY CHILDHOOD DEVELOPMENT)  
ISTITUZIONE TAVOLO REGIONALE INTERESETTORIALE PER I PRIMI 1000 GIORNI DI VITA  
Promozione, Protezione, Sostegno per l'Allattamento al Seno  
EVENTI INFORMATIVI/COMUNICATIVI SU I PRIMI 1000 GG DI VITA  
Intervento Motivazionale breve nei contesti opportunistici  
Investire precocemente in Salute ed Equità