Le materie di competenza del Settore Assistenza ospedaliera, emergenza-urgenza e ricerca dell’Agenzia Regionale Sanitaria – sono definite con Deliberazione di Giunta Regionale n. 113 del 14 febbraio 2022.

Le principali attività del Settore sono:

  • Verifica dell’assetto organizzativo della rete ospedaliera pubblica e privata accreditata e dell’offerta sanitaria ospedaliera
  • Pianificazione e monitoraggio dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie ospedaliere
  • Controllo ed analisi dei flussi informativi ospedalieri, sviluppo contenuti per il tracciamento di nuovi dati
  • Individuazione, implementazione e gestione delle reti cliniche
  • Adempimenti LEA/nazionali/regionali connessi all’assistenza ospedaliera emergenza-urgenza

Per eventuali contatti: ars.assistenzaospedaliera@regione.marche.it

 

 

Le norme che regolano il settore sono riportate nelle singole pagine del sito dedicate alla descrizione delle attività svolte.

 

Di seguito le ‘norme generali’

 

Tutta la normativa regionale è disponile a questo link

 
 

Flusso Informativo di Lista di Attesa per i ricoveri chirurgici Programmati - Studio LiDiA

La Regione Marche, tramite l'Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche e lo stabilimento di Pesaro dell'Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro Urbino (AST PU), ha recentemente partecipato allo studio multicentrico "LidiA", patrocinato dal Ministero della Salute, conclusosi nel settembre 2024. Questo studio osservazionale prospettico mirava a sviluppare e sperimentare un flusso informativo informatizzato per la gestione delle liste d'attesa dei ricoveri chirurgici programmati, con l'obiettivo di monitorarle e ottimizzarle a livello locale, regionale e nazionale. Il progetto si basava sull'utilizzo di un minimum data set per la raccolta di informazioni essenziali, finalizzato alla validazione dei dati e alla programmazione degli interventi chirurgici. La sperimentazione ha coinvolto diverse regioni italiane ed è stata supportata da una metodologia che integrava il monitoraggio continuo e l'analisi dei processi organizzativi.

 

Flusso informativo di Registro Operatorio - Studio ReOp

È in fase di avvio lo Studio ReOp, una ricerca retrospettiva che utilizzerà il flusso informativo informatizzato per la gestione delle liste d'attesa dei ricoveri chirurgici programmati, già impiegato nello studio LidiA. Questo approccio mira a ottimizzare l'organizzazione e la trasparenza delle liste d'attesa, migliorando l'efficienza e l'equità nell'accesso alle procedure chirurgiche programmate, analizzando l'utilizzo delle risorse impiegate nell'intero processo.

 

 

L'adozione di modelli organizzativi centrati sulle reti cliniche, promossa dal Legislatore già nel D. Lgs 502/92, è finalizzata al miglioramento dell'efficacia e dell'appropriatezza dei servizi di assistenza e cura attraverso percorsi diagnostici e terapeutici appropriati e condivisi oltre che a facilitare la continuità assistenziale e l’integrazione tra ospedale e territorio.

Con DGR 630/2024 sono state definite le Linee di indirizzo per l'istituzione delle reti cliniche tempo-dipendenti, in coerenza con l’Accordo Stato-Regioni del 24/01/2018 (Rep. Atti n. 14/CSR) con l’obiettivo di promuovere un approccio organizzativo mirato a migliorare l'efficienza dei servizi sanitari in emergenza, facilitare un accesso tempestivo alle cure da parte degli utenti, realizzare una più stretta connessione tra i nodi della rete (ictus, trauma grave e infarto miocardico acuto), garantire una risposta al bisogno che sia equa ed appropriata su tutto il territorio regionale, al fine di ridurre gli esiti di malattia.

 

Parallelamente con DGR 631/2024 è stato predisposto un documento finalizzato a fornire linee di indirizzo per l'istituzione delle reti cliniche di ambiti specialistici non tempo-dipendenti con l’obiettivo di promuovere un approccio organizzativo mirato a migliorare l'efficienza del servizio, facilitare l'accesso e l'utilizzo dei servizi da parte degli utenti, realizzare una più stretta connessione tra le varie offerte assistenziali, superando la logica aziendale o di struttura al fine di affrontare e rispondere in modo coordinato a problematiche ed ambiti di intervento complessi che richiedono la collaborazione di numerosi servizi.

Con gli atti sopracitati si intende indirizzare le strutture del Sistema Sanitario Regionale (SSR) verso l'implementazione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) come framework efficaci per la realizzazione di strategie di integrazione, in coerenza con gli obiettivi del Piano Socio Sanitario 2023-2025, attraverso l’identificazione dei livelli di responsabilità, la formalizzazione delle relazioni per il funzionamento della rete, lo sviluppo della governance regionale a supporto dei processi di cura integrati sul territorio al fine di facilitare e rendere più efficaci ed omogenee le risposte del SSR.

Le reti attive sono:

Reti tempo dipendenti:

Altre reti

 

 

Rete Ematologica

La rete ematologica delle Marche è stata istituita e strutturata (con DGR n. 760/2024) coerentemente con quanto disposto dal DM 70/2015 e in linea con il PSSR 2023-2025 per fornire una risposta clinico/organizzativa appropriata ed omogenea ai bisogni espressi dai cittadini del territorio regionale, integrando gli HUB a diversa intensità assistenziale con strutture e servizi decentrati e ottimizzando le risorse esistenti.

Tra le finalità della Rete vi è anche quella di assicurare al paziente ematologico percorsi diagnostico – terapeutici assistenziali (PDTA) ottimali di presa in carico che integrino l’intero ciclo di assistenza e cura.

 

 

Rete Trauma

Il trauma maggiore fa parte delle patologie ad alta complessità i cui esiti, in termini di mortalità e di disabilità, dipendono fortemente dai fattori tempo e qualità degli interventi assistenziali messi in atto nel percorso dalla fase pre -ospedaliera, all'ospedale, fino alla riabilitazione.

Con DGR n. 988 del 29/08/2016 è stato individuato il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la gestione del trauma grave sul territorio regionale e con successivo Decreto del dirigente del Settore flussi informativi sanitari e monitoraggio SSR n. 8 del 07/12/2022 è stata Costituita la rete operativa sul registro regionale traumi gravi

 

 

Rete Odontoiatrica

Il documento programmatico che istituisce la rete (DGR n. 716/2024) è stato prodotto al fine di migliorare la presa in carico globale dei pazienti affetti da patologie odontoiatriche, assicurare una maggiore disponibilità assistenziale ed uniformare l’organizzazione dei percorsi di cura, attraverso la definizione dei nodi della rete a complessità assistenziale crescente (Hub&Spoke), le loro specifiche funzioni, il modello di governance e specifici indicatori di monitoraggio.

 

 

Rete Emergenza-Urgenza Ospedaliera

nel corso dell'anno 2022, nelle more dell’emanazione del PSSR 2023-2025, in vista del possibile acuirsi delle criticità durante i mesi estivi dovuto alla massiccia affluenza di turisti nella nostra Regione, ed ai programmi di ferie estive del personale, si è ritenuto opportuno per il periodo giugno-settembre (2022) sperimentare ulteriori misure organizzative per garantire una maggiore capacità delle strutture del SSR, in risposta ai bisogni assistenziali di emergenza sanitaria, maggiore o minore, e maggior supporto alla continuità della presa in carico del paziente in fase di decentralizzazione (DGR 734/2022).

I risultati della sperimentazione hanno portato al successivo atto (DGR 1707/2023) con il quale sono state quindi approvate le “Linee Guida organizzative regionali per la presa in carico presso la rete ospedaliera di emergenza-urgenza” per uniformare sul territorio marchigiano le procedure organizzative, nonché di migliorare la qualità, la sicurezza e l'assistenza delle cure in pronto soccorso. Nel medesimo atto sono state indicate le misure per il miglioramento dei processi di assistenza e cura, per la gestione del boarding e per incrementare l’appropriatezza degli accessi in Pronto Soccorso e in particolare:

  • il Manuale di Triage, che descrive le modalità di presa in carico all’inizio del percorso di cura;
  • le schede operative relative alle condizioni cliniche che consentono/escludono l’attivazione dei percorsi di fast track, al fine di incentivarne l’attivazione presso tutti i centri di Pronto Soccorso.

L’adozione delle specifiche linee di indirizzo regionali da parte di tutti gli Enti del SSR ha come obiettivo il miglioramento dell’appropriatezza degli accessi e il potenziamento delle misure organizzative per la presa in carico presso tutte le strutture di emergenza-urgenza regionali, in coerenza con la normativa nazionale vigente e con gli obiettivi previsti dal Nuovo Piano Socio Sanitario.

 

 

Rete Trasfusionale

Al fine di potenziare ed efficientare la rete trasfusionale, sono stati adottati atti finalizzati a:

-  individuare i requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti e sul modello per le visite di verifica, in coerenza con l’Accordo Stato Regioni n. 29/CSR del 25 marzo 2021 (DGR 1123/2021),

- stabilire il prezzo unitario di cessione, tra aziende sanitarie e tra Regioni e Province autonome, delle unità di sangue, dei suoi componenti e dei farmaci plasmaderivati prodotti in convenzione, nonchè incentivare azioni di interscambio tra le aziende sanitarie all'interno della regione e tra le regioni, in coerenza con l’Accordo Stato regioni n. 90/2021 (DGR 1235/2021),

- definire criteri e principi generali per la regolamentazione delle convenzioni tra Regioni, Province Autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue (adozione di uno schema-tipo, in coerenza con l’Accordo Stato Regioni n. 100/2021 - DGR 1480/2021);

- aggiornare il modello per le visite di verifica dei requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti, in coerenza con l’Accordo Stato regioni n. 197/CSR (DGR 1706/2023);

- definire criteri e modalità di riparto del contributo in favore delle associazioni di volontariato operanti nell’ambito dell’attività trasfusionale per l’acquisto di materiali connessi allo svolgimento delle proprie attività istituzionali, non già rimborsati ai sensi della normativa vigente (DGR n. 1436/2023).

 

Nell’ambito delle rete trasfusionale si è inoltre provveduto a razionalizzare l’utilizzo della Immunoglobuline (IG) ad uso umano, risultato in incremento in tutta la Regione, approvando uno specifico documento “Linee di indirizzo regionali l’utilizzo appropriato delle immunoglobuline” (DGR n. 731/2022) al fine di:

· garantire la terapia ai soggetti per i quali la somministrazione di IG è salva-vita;

· fornire indicazioni per la gestione della domanda di IG in condizioni di carenza;

· favorire un utilizzo appropriato di IG, sulla base delle evidenze scientifiche disponibili e delle opinioni di esperti in materia.

Le linee di indirizzo aggiornate sono disponibili su questo sito nell’apposita sezione.

 

 

Rete cardiologica per il percorso STEMI

Nella regione Marche, la rete cardiologica per il percorso STEMI è supportata dalla rete territoriale dell’emergenza-urgenza sanitaria con ospedali a diversa complessità assistenziale, organizzati secondo il modello di tipo hub & spoke, dal sistema di emergenza territoriale e dal Numero Unico di Emergenza 112 (NUE 112).

L’intera rete assistenziale ha lo scopo di garantire, a tutti i pazienti con STEMI, pari opportunità di accesso alle procedure salvavita di riperfusione coronarica, adottando strategie diagnostico-terapeutiche condivise e modulate.

In particolare con DGR 1282/16, nell’ambito dei progetti obiettivo di carattere prioritario e di rilievo nazionale è stato approvato il progetto Rete Telematica per la Gestione delle Sindromi Coronariche Acute della Regione Marche e con DGR 1078/2020 è stato approvato il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la gestione del paziente con infarto miocardico acuto (IMA) con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) sul territorio marchigiano.

 

 

Rete Oncologica

il documento di istituzione della rete oncologica regionale (DGR 1442/2024) mira a garantire la presa in carico del paziente sul territorio marchigiano, migliorando lo standard di cura al fine di aumentare l’outcome dei pazienti (sopravvivenza), la profilazione genetica e la possibilità di accedere a terapie collegate ad alterazioni molecolari che rappresentano una delle innovazioni più importanti in oncologia. Vista la complessità nella presa in carico dei pazienti oncologici, che richiede interventi in vari ambiti come prevenzione, diagnosi e terapia, si è proposto un modello assistenziale caratterizzato da un approccio multidisciplinare che interconnetta operativamente diverse figure professionali, strutture e servizi sanitari e socio-sanitari, garantendo continuità e appropriatezza delle cure.

La diffusione della metodica Next Generation Sequencing (NGS) ha aperto nuove prospettive nella cura dei tumori ed è importante per implementare la personalizzazione della terapia (oncologia di precisione). In tale contesto il Ministero, con appositi decreti, ha previsto specifici contributi per ottimizzare l’appropriatezza della prescrizione dei test NGS. Decreti che sono stati recepiti dalla Regione Marche:

-Decreto del Ministro della Salute 18 maggio 2021. Approvazione delle modalità organizzative regionali in ordine all'esecuzione di test genomici per pazienti con carcinoma mammario ormono-responsivo in stadio precoce, recepito con DGR n. 1055/2021;

-Decreto del Ministro della Salute 30 settembre 2022 “Modalità per indicazione, prescrizione, esecuzione, utilizzo e monitoraggio dei Test Next Generation Sequencing (NGS) nei pazienti con carcinoma non a piccole cellule non squamoso metastatico del polmone”, recepito con DGR n. 1512/2022;

-Decreto del Ministro della Salute 6 marzo 2023 “Approvazione delle modalità organizzative regionali in ordine al potenziamento dei test di Next-Generation Sequencing per la profilazione genomica del colangiocarcinoma.” Recepito con DGR 1098/2023.

Inoltre con Decreto del Ministro della Salute 8 novembre 2021 sono stati definiti i criteri e le modalità per l'attuazione del Programma di prevenzione e monitoraggio del tumore polmonare (RISP), realizzato presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (DGR n. 396/2022).

Considerata la continua evoluzione della ricerca oncologica, si è resa necessaria, come specificato con Decreto del Ministero della Salute in data 30 maggio 2023, l’istituzione del Molecular Tumor Board (MTB) regionale che svolge un ruolo chiave garantendo un aggiornamento continuo delle indicazioni e dei requisiti metodologici/tecnologici e la discussione collegiale dei casi clinici riferiti a pazienti per la quale è stata accertata l’assenza di alternative terapeutiche autorizzate disponibili, al fine di proporre la strategia terapeutica personalizzata più adeguata sulla base dei farmaci attivi disponibili e dei test per la profilazione genomica Next Generation Sequencing (NGS) (DGR N. 1985/2023).

 

 

Rete Chirurgia della mano

Costituita al fine di fornire risposte tempestive ed appropriate al paziente su tutto il territorio regionale, il sistema della rete di traumi della mano della Regione Marche ed il "Progetto regionale rete per il trattamento dei traumi acuti isolati di mano e polso e dei loro esiti" (DGR 948/2022) formalizzati in recepimento dell’Accordo Stato Regioni del 9 febbraio 2022 "Documento programmatico per la rete di emergenza-urgenza in Chirurgia della mano" (Rep. Atti n. 10/CSR), definisce le competenze super-specialistiche in Chirurgia della Mano, necessarie a rispondere efficacemente alla complessità di inquadramento diagnostico e di trattamento del paziente.

 

 

Rete Trapiantologica organi solidi e tessuti

La rete si avvale della collaborazione con la Fondazione IRCSS Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e con altre Regioni (Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento) per le attività trapiantologiche inerenti la gestione liste di attesa, assegnazione degli organi, esecuzione delle indagini immunologiche, tipizzazione tissutale e verifica della idoneità del donatore. (DGR n. 1618/2020 per il biennio 2021-2022 e DGR n. 1708/2022 per il biennio 2023-2024).

A supporto di quanto disposto dalla Legge 91/99, sono disposti (annualmente) appositi finanziamenti per la realizzazione di specifiche progettualità proposte dal Coordinatore del Centro Regionale Trapianti ed approvate annualmente dalla Giunta regionale, volte alla promozione ed ottimizzazione delle attività trapiantologiche, al fine di potenziare l’efficienza della rete e soddisfare al meglio i bisogni dei cittadini marchigiani (DGR 931/2021, DGR 732/2022, DGR 958/2023, DGR 936/2024).

In coerenza con i requisiti minimi previsti dall’Accordo Stato Regioni del 24 gennaio 2018, in accordo con il Centro Nazionale Trapianti, è stata riconfermata la collaborazione con la Regione Umbria per la condivisione dei programmi di trapianti di rene e fegato, anche per rispondere più efficacemente alle scelte di numerosi pazienti umbri che, da anni, individuano il Centro Trapianti di Ancona sia per il trapianto di rene che per quello di fegato (DGR 1024/2021, DGR 897/2022 e DGR 1052/2024).

Al fine di garantire la continuità dell’operatività del Centro regionale trapianti, con sede operativa presso l’AOU delle Marche, in coerenza con quanto previsto dall’art. 11 della legge 91/1999, l’incarico di Coordinatore del Centro Regionale per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti è stato istituito e rinnovato negli anni (DGR n. 1616/2022 e DGR 1987/2023).

Il Gruppo Regionale Tecnico Scientifico in materia di prelievi e trapianti di organi e tessuti, già istituito con DGR 946/2007 e modificato con la DGR n. 68/2016 è stato adeguato al nuovo assetto organizzativo del SSR previsto con L.R. n. 19/2022 (DGR n. 590/2024).

L'adeguamento dei requisiti organizzativi e strutturali in coerenza con quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 24 gennaio 2018 è stato recepito con DGR n. 1669/2019

Il progetto per il trapianto di rene da donatore vivente è stato avviato, in coerenza con lo specifico Accordo Stato-Regioni n. 149/CSR del 4 agosto 2021 (DGR 347/2022) mentre il Protocollo per la valutazione di idoneità del donatore di organi solidi, in coerenza con gli Accordi Stato Regioni n. 225/CSR del 14 dicembre 2017 e n. 17/CSR del 24 gennaio 2018 è stato recepito con DGR 1984/2023.

 

 

Rete Trapiantologica Cellule Staminali Emopoietiche (CSE)

I requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici e le linee guida di accreditamento delle strutture afferenti al programma di trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE), in coerenza con l’Accordo Stato Regioni n. 49/CSR del 5 maggio 2021 sono stati definiti con specifico atto (DGR 1270/2021) mentre la definizione dei criteri specifici per la selezione del donatore di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE), familiare e non familiare, in relazione alle fasi di arruolamento e di donazione è stata formalizzata con atto Regionale (DGR 447/2023).

Quanto sopra per uniformare, sul territorio regionale, la valutazione dell’idoneità del donatore, in coerenza con l’Accordo Stato-Regioni n. 231 del 30 novembre 2022.

I criteri per l’individuazione dei poli di funzionamento del Registro Regionale dei Donatori di Midollo Osseo che modificano la precedente DGR 2185/2001 in coerenza con lo specifico Accordo Stato Regioni del 2010 sono stati definiti con DGR 1437/2023 -  dando mandato agli Enti del SSR di rivedere l’allocazione del Registro e dei poli di funzionamento - . Con il medesimo atto è stata attribuita, in via definitiva, la funzione di Registro Regionale all’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche.

 

 

Rete Ictus

il documento di istituzione della rete tempo-dipendente per l’ictus è stato condiviso con le Direzioni degli Enti del SSR in data 18/4/2024 e formalizzato con atto (DGR 897/2024). L’adozione del modello organizzativo e di governance di tale rete, in coerenza con quanto previsto dal livello nazionale e dalle disposizioni regionali in materia, ha l’obiettivo di assicurare una tempestiva e globale presa in carico dei pazienti, mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate, professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari di tipologia e livelli differenti, nel rispetto della continuità assistenziale e dell'appropriatezza clinica e organizzativa. Attraverso l’implementazione del supporto tecnologico la condivisione dei dati informativi (neuroimmagini e dati di interesse clinico) tra i nodi della rete è più efficace, a garanzia di maggiore tempestività ed appropriatezza dei percorsi di centralizzazione e decentralizzazione. Un apposito Gruppo di Lavoro al quale hanno partecipato i professionisti clinici direttamente coinvolti nella rete regionale dai referenti, ha prodotto il documento “Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale di gestione dei pazienti affetti da ICTUS”, che aggiorna il precedente PDTA approvato con DGR 987/2016 finalizzato a garantire equità di accesso ed uniformità nelle modalità di gestione di tale patologia temo-dipendente, con conseguente miglioramento degli esiti.

 

 

 

Percorsi di Chirurgia Intraospedaliera

Le "Linee di indirizzo per il governo del percorso del paziente chirurgico programmato" (Rep. Atti n. 100/CSR) per il miglioramento della performance nell’utilizzo delle sale operatorie e la garanzia di uniformità del percorso organizzativo-gestionale del paziente chirurgico programmato, pianificando le azioni per il recupero degli interventi in elezione ed assicurare la gestione efficace delle Liste d’ attesa sono state recepite, a livello regionale, (DGR 1089/2022).

 

 

Altre attività di rilievo realizzate dal Settore finalizzate al miglioramento dell’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale con un impatto sulla popolazione residente sul territorio marchigiano inclusi i turisti

 

  • Monitoraggio e potenziamento dei sistemi di verifica dell’appropriatezza
  • Potenziamento delle attività dialitiche rivolte ai turisti
  • Linee di indirizzo regionali per l’utilizzo appropriato delle immunoglobuline
  • Riorganizzazione dell’assistenza sanitaria durante la pandemia covid-19

 

 

Altre attività di rilievo realizzate dal Settore e finalizzate al miglioramento dell’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale con un impatto sulla popolazione residente sul territorio marchigiano inclusi i turisti sono:

  • Monitoraggio e potenziamento dei sistemi di verifica dell’appropriatezza
  • Linee di indirizzo regionali per l’utilizzo appropriato delle immunoglobuline
  • Riorganizzazione dell’assistenza sanitaria durante la pandemia covid-19
  • Potenziamento delle attività dialitiche rivolte ai turisti
 
 

 

In coerenza con quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente, un attento e costante monitoraggio delle attività di controllo viene effettuato per individuare i fenomeni opportunistici e per ridurre l’inappropriatezza dei ricoveri e delle prestazioni erogate.

In attuazione di quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 502/92 e dal Decreto Ministeriale del 10/12/2009 “Controlli sulle cartelle cliniche” la Regione Marche programma ed effettua controlli sistematici sulla qualità ed appropriatezza delle prestazioni sanitarie, erogate da strutture pubbliche e strutture private convenzionate, avvalendosi, nelle sue funzioni, del Comitato Verifica Prestazioni Sanitarie Regionale (CVPSR), insediatosi nel luglio 2013.

Con DGR n. 448 del 04/04/2023 “Nuove disposizioni per il controllo dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie ospedaliere degli erogatori pubblici e privati convenzionati. Revoca DGR n.1489/2019.” la Regione Marche ha ridefinito le modalità organizzative in materia di controlli interni ed esterni e specificato maggiormente i compiti dei referenti CVPS, regionali e locali di ogni Ente del SSR che, a seguito della pubblicazione della presente deliberazione, sono stati nominati formalmente con appositi atti.

La stretta interconnessione tra attività di controllo ed autocontrollo, sostenuta dalla collaborazione tra i referenti coinvolti nei due livelli organizzativi, regionale e locale, consente di recuperare l’appropriatezza assistenziale in un’ottica regionale integrata, mantenendo il sistema il più possibile esplicito e trasparente. Tale sinergia sottolinea l’importanza che l’attività svolta dal Comitato assume nel governo dei processi assistenziali.

Tra i compiti del CVPS Regionale vi è anche l’elaborazione del Piano dei controlli delle prestazioni sanitarie, in cui sono definiti, in materia di controlli interni ed esterni, il contenuto, gli ambiti, la tipologia, la tempistica, gli esiti e le modalità di trasmissione dei controlli. Il documento elaborato, unico e vincolante per tutti gli erogatori pubblici e privati convenzionati, deve essere periodicamente aggiornato, in base a nuove indicazioni ministeriali e regionali.

Di seguito sono stati riportati tutti i documenti di riferimento:

 

 

Normativa di riferimento

 

Download completo

 

Personale di riferimento

  • Giovanni Lagalla 
  • Patrizia Santoiemma

ars.assistenzaospedaliera@regione.marche.it

 

 

Potenziamento delle attivita’ dialitiche rivolte ai turisti

Al fine di garantire la continuità assistenziale rivolta ai turisti che necessitano di proseguire, anche durante il periodo di vacanza trascorso sul territorio regionale, la terapia dialitica, con DGR 544/2021 e DGR 32/2024 sono state individuate specifiche risorse per l’implementazione di un sistema incentivante per il personale al fine di assicurare l'adesione ai diversi modelli organizzativi definiti dalle aziende sanitarie e potenziare le attività dialitiche sul territorio regionale.

Scarica le informazioni utili sulle strutture coinvolte nella Regione Marche 

 

 


 

LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER L’UTILIZZO APPROPRIATO DELLE IMMUNOGLOBULINE
L’incremento costante nell’ uso delle Immunoglobuline polivalenti (a uso endovenoso e a uso sottocutaneo) che costituiscono oggi il driver della produzione di plasma per frazionamento, è confermato, in Italia dall’ aumentata domanda di Medicinali Plasma Derivati (MPD). Negli ultimi anni l’utilizzo delle stesse ha continuato a crescere, comportando progressivamente un potenziale disequilibrio tra disponibilità e domanda. Ai problemi di approvvigionamento esistenti si sono aggiunti quelli legati alla pandemia causata dal Covid-19 con un impatto negativo sulla raccolta di plasma, soprattutto in Paesi extra-europei, che ha comportato ripercussioni sulla produzione globale di MPD la cui distribuzione è determinata sulle base di logiche di mercato che innescano inevitabilmente dinamiche competitive tra Paesi.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e il Centro Nazionale Sangue (CNS) - con il coinvolgimento del Ministero della Salute (MdS), delle Strutture Regionali di Coordinamento per le attività trasfusionali (SRC), della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, delle Associazioni dei donatori, delle Associazioni e Organizzazioni dei Pazienti, delle Aziende produttrici di medicinali plasmaderivati (MPD) e di Farmindustria - hanno pertanto predisposto una serie di attività volte a monitorare e gestire il fenomeno della carenza e a massimizzare l’appropriatezza di utilizzo clinico-terapeutico delle immunoglobuline. Tra queste attività si segnala l’organizzazione di un Gruppo di lavoro in merito alla disponibilità delle IG che vede la cooperazione di tutti gli stakeholder sopra menzionati, il cui compito è affrontare in modo coordinato e organico il tema dell’approvvigionamento dei farmaci plasmaderivati, intervenendo preventivamente a fronte di potenziali situazioni di carenza per garantire ai pazienti che ne hanno reale bisogno la disponibilità di questi farmaci e la continuità terapeutica.
Anche in considerazione dell’ampia variabilità regionale nei consumi di IG (Immunoglobuline) la Regione Marche, come previsto dal documento AIFA “documento di indirizzo sull’uso delle immunoglobuline umane”, ha istituito un gruppo di lavoro al fine di migliorare la gestione dell’appropriatezza di utilizzo clinico delle immunoglobuline endovena (IVIg) e sottocute (SCIg), o in ogni caso, di adeguare la strategia dell’impiego prioritario in caso di indisponibilità relativa o assoluta dei prodotti.
Il documento prodotto uniforma le diverse specifiche strategie di gestione adottabili in base alla disponibilità di IG sia  a livello nazionale che a livello regionale garantendo anche forme di controllo locale delle prescrizioni di IG e un monitoraggio in tempo reale della disponibilità dei diversi prodotti in modo da allocare al meglio le risorse terapeutiche disponibili.

 

 

TABELLA 1. INDICAZIONI APPROVATE PER L’IMPIEGO DELLE IMMUNOGLOBULINE UMANE 

TABELLA 2. INDICAZIONI OFF LABEL A MEDIA/ ALTA PRIORITÀ da valutare nei singoli casi, dopo fallimento dei trattamenti approvati o in caso di controindicazione all’impiego degli stessi. 

TABELLA 3. INDICAZIONI OFF LABEL A BASSA PRIORITÀ da valutare nei singoli casi, dopo inefficacia dei trattamenti approvati o in caso di controindicazione all’impiego degli stessi. 

TABELLA 4. ASSENZA DI INDICAZIONI condizioni in cui l’impiego delle IG non è indicato o non sono ancora disponibili sufficienti evidenze. 

Allegato 1 Schema di richiesta per IGIV con le informazioni utili per le verifiche di appropriatezza. 

Linee di indirizzo regionali per l’utilizzo appropriato delle immunoglobuline - Aggiornato al 31-7-2023

 

 

L’aggiornamento del documento “Linee di indirizzo regionali per l’utilizzo appropriato delle immunoglobuline” è stato proposto dai professionisti del SSR (Stefania Auria, Salvatore Cazzato, Elena Lamura, Francesco Logullo, Giovanna Salvoni e Anna Rita Scortechini) coordinati dalla Prof. Maria Giovanna Danieli e condiviso con il Gruppo di Lavoro regionale a cui partecipano professionisti SSR della rete di riferimento con la collaborazione del Dipartimento di Medicina Trasfusionale e del Centro Regionale Sangue.

 

 

 

Riorganizzazione dell’assistenza sanitaria durante la pandemia covid-19

Successivamente alla Delibera di Regione Marche di approvazione del Piano riguardante le linee d indirizzo organizzative per il Potenziamento della Rete Ospedaliera per Emergenza Covid-19 in attuazione del D.L. 19/05/2020 n. 34, ed a seguito di ulteriori approfondimenti/ricognizioni volte al reperimento dei fondi aggiuntivi, preso atto delle stime dei costi definite con le progettazioni più dettagliate degli interventi presso le varie Aziende, è emersa l’impossibilità di reperire le risorse necessarie alla completa attuazione del citato Piano in ambito regionale; pertanto si è reso necessario approvare (DGR 1057/2022) una rimodulazione del piano con le seguenti modifiche:

- aggiornamento degli importi complessivi degli interventi per tener conto della mancata possibilità di reperire le risorse aggiuntive indicate nel Piano del 2020 in ambito regionale, rendendo palesi le quote a carico del DL 34/2020 e quelle da cofinanziare in ambito Aziendale.

- variazione delle sub-categorie degli interventi per il completamento delle progettazioni esecutive/lavori ovvero in virtù del reale fabbisogno di apparecchiature elettromedicali, con eventuale ridistribuzione.

Successivamente all’ approvazione della proposta di Rimodulazione Piano, è stato opportuno segnalare l’avvenuta approvazione della L.R. del 8 agosto 2022, n. 19 avente ad oggetto “Organizzazione del Servizio Sanitario Regionale” tramite un nuovo documento di aggiornamento del Piano regionale di riorganizzazione (DGR 679/2023) che non prevede modifiche degli importi già erogati, né del numero di posti letto per terapie intensive/sub-intensive, previsti nel Piano approvato dal Ministero della Salute ma solamente il subentro delle nuove AST quali soggetti attuatori,  la variazione della denominazione aziendale della Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Ancona” in Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche e l’incorporazione dell’ex Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord nella AST di Pesaro-Urbino.

L’evoluzione della pandemia e le conseguenti difficoltà nelle attività di ricovero della rete ospedaliera, specialmente nelle terapie intensive, hanno spinto la Giunta Regionale e gli Enti del SSR a rivedere le modalità organizzative delle strutture ospedaliere per garantire tutte le attività sanitarie, non solo quelle rivolte a pazienti con bisogni assistenziali correlati alla pandemia. Questo è avvenuto anche in seguito all’aumento dei posti letto previsto dall’art. 2 del DL 34/2020 (DGR 751/2020 e DGR 1267/2020). Il citato Decreto Legislativo ha riconosciuto la necessità di potenziare la rete ospedaliera attraverso la creazione di posti letto aggiuntivi di terapia intensiva, raggiungendo un rapporto di 0,14 posti letto ogni 1000 abitanti, comportando per la Regione Marche un incremento complessivo di 105 posti letto e un potenziamento tecnologico di altri 107 posti letto, non aggiuntivi, di terapia semi-intensiva. Con DGR 55/2022 si è provveduto pertanto a rimodulare l’attività di ricovero in corso di pandemia a seguito del potenziamento della dotazione regionale di posti letto e aggiornare il Piano Pandemico Regionale per migliorare la risposta alla pandemia Covid-19, sottolineando l’importanza della flessibilità organizzativa e della tempestiva attuazione di misure adeguate per fronteggiare l’aumento dei casi Covid-19, garantendo nel contempo la continuità dei servizi sanitari essenziali.

 

 

La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) rappresenta l'insieme di tutte quelle tecniche disponibili per ottenere un concepimento da parte di coppie con problemi di infertilità (OMS).

Con la DGR 908/2019 in materia di PMA la Regione Marche ha riproposto i criteri di accesso alla PMA al fine di adeguare il setting di erogazione a quello ambulatoriale, definendone le relative tariffe, in linea con analoghe deliberazioni espresse da alcune Regioni tra cui Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Friuli e Campania.
Sono stati individuati i codici e le tariffe ambulatoriali, procedendo all'aggiornamento del nomenclatore tariffario regionale, in tema PMA.
Inoltre, sono state inserite prestazioni precedentemente erogate in regime di Day Surgery, quali ad esempio l'agoaspirazione ecoguidata dei follicoli, prevedendone l'inclusione della valutazione ovocitaria e l'eventuale congelamento e conservazione, la visita anestesiologica, la sedazione ed il monitoraggio intraprocedurale ed altre prestazioni, quali il monitoraggio ecografico del ciclo ovulatorio, prevedendo un minimo di 4 sedute ecografiche.
AI fine di distinguere tra inseminazione omologa ed eterologa, la prestazione "inseminazione artificiale" è stata sostituita con "inseminazione intrauterina (lUI) omologa" e "lnseminazione intrauterina da donazione di gameti maschili". Facendo seguito a quanto disposto nel DPCM 12 gennaio 2017 (nuovi LEA), vengono adottate le seguenti disposizioni, valide sia per la PMA omologa che per la eterologa:
Età della donna fino al compimento del 46° anno;
Numero massimo di cicli di trattamento, per ciascuna tecnica di PMA omologa ed eterologa, pari a 6.

  DGR0908_19.pdf

 

Secondo le disposizioni normative di carattere nazionale, partire da 01/01/2025, le procedure per la procreazione medicalmente assistita, le cure ed i trattamenti diagnostici per l'endometriosi sono entrati nell'elenco dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).