LA RETE OSPEDALIERA DELLA REGIONE MARCHE
La Regione Marche, in coerenza con quanto previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2012-2014 e dal Patto per la Salute 2010-2012, ha messo in campo specifiche azioni di riorganizzazione della rete ospedaliera, principalmente attraverso la realizzazione di reti integrate secondo la logica dell’intensità di cure. Il modello "Hub&Spoke”, quale sistema organizzativo più efficace per ottimizzare e riqualificare l'offerta assistenziale, ha permesso di garantire sinergie virtuose in termini di integrazione con il territorio e prestazioni sanitarie di maggiore qualità a fronte di costi sostenibili, concentrando l’alta specialità solo in alcuni presidi ospedalieri e riservando il restante network ospedaliero diffuso sul territorio per l’assistenza alla media e bassa complessità.
La riorganizzazione delle reti cliniche sul territorio regionale è avvenuta, in coerenza con le indicazioni nazionali, anche attraverso la rimodulazione dell’offerta di posti letto (p.l.) ospedalieri pubblici e del privato accreditato, la riconversione delle piccole strutture ospedaliere in Case della Salute, la riduzione delle strutture semplici/complesse senza trascurare lo sviluppo di specifiche strategie organizzative volte a favorire l’integrazione ospedale-territorio con l’obiettivo di promuovere la qualità assistenziale e la sicurezza delle cure.
Negli anni, tale percorso di riorganizzazione della rete ospedaliera è proseguito con azioni volte alla riduzione della frammentazione ospedaliera, la costituzione dei Presidi Unici di Area Vasta e la riorganizzazione del Sistema dell’Emergenza-Urgenza, per la garanzia di un sistema efficiente di continuità assistenziale su tutto il territorio regionale.
L’emanazione del Decreto Ministeriale n. 70/2015, che ha definito gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, ha visto impegnata la Regione Marche in una nuova revisione dell’assetto organizzativo della rete ospedaliera pubblica, con riferimento alla conseguente rimodulazione del numero dei posti letto, nel rispetto degli equilibri di bilancio e dei parametri di appropriatezza previsti nei LEA. Oltre alla revisione della rete ospedaliera pubblica, la Regione Marche ha dato corso anche alla revisione della rete privata accreditata, mediante azioni di aggregazione in rete e riconversione in strutture residenziali.
ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE
Gli Enti del SSR sono:
l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord
l’INRCA
Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR) articolata in 5 Aree Vaste
Presidi Ospedalieri Pubblici
PRESIDIO OSPEDALIERO UNICO AV1: STABILIMENTO DI URBINO
STABILIMENTO DI PERGOLA
PRESIDIO OSPEDALIERO UNICO AV2: STABILIMENTO DI SENIGALLIA
STABILIMENTO DI JESI
STABILIMENTO DI FABRIANO
* Lungodegenza - Osp, di Comunità di CINGOLI
PRESIDIO OSPEDALIERO UNICO AV3: STABILIMENTO DI CIVITANOVA
STABILIMENTO DI MACERATA
STABILIMENTO DI CAMERINO
STABILIMENTO DI S.SEVERINO M.
PRESIDIO OSPEDALIERO UNICO AV4: STABILIMENTO DI FERMO
STABILIMENTO DI AMANDOLA
PRESIDIO OSPEDALIERO UNICO AV5: STABILIMENTO DI S.BENEDETTO
STABILIMENTO DI ASCOLI PICENO
IL SISTEMA OSPEDALIERO DI EMERGENZA
Nella Regione Marche, il Sistema di Emergenza è in fase di revisione a seguito dell’emanazione del DM 70/2015.
Ai sensi della vigente Legge Regionale n. 36/’98 “Sistema di Emergenza Sanitaria”, il sistema di emergenza sanitaria è articolato in: a) sistema di allarme sanitario; b) sistema territoriale di soccorso; c) sistema ospedaliero di emergenza. Quest’ultimo è costituito dal complesso di unità operative ed ospedaliere funzionalmente differenziate e coordinate per garantire idonea assistenza ospedaliera alle emergenze sanitarie.
Attualmente sul territorio regionale sono presenti:
a) Punti di Primo Intervento: struttura sanitaria presso cui è possibile effettuare il primo intervento medico in caso di problemi minori, stabilizzare il paziente in fase critica e, eventualmente, disporne il trasporto presso l'ospedale più idoneo. Il DM 70/2015 recita che tali PPI possono essere mantenuti unicamente per un periodo di tempo limitato e comunque per il trattamento delle urgenze minori e per la prima stabilizzazione del paziente, al fine di consentirne il trasporto nel PS più appropriato.
La rete ospedaliera dell’emergenza-urgenza si compone inoltre di:
b) Pronto Soccorso: struttura organizzativa ospedaliera deputata ad effettuare in emergenza-urgenza stabilizzazione clinica, procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure trasferimento urgente al DEA di livello superiore di cura, in continuità di assistenza, secondo protocolli concordati per patologia (es. reti assistenziali ad alta complessità).
c) Dipartimento di Emergenza-Urgenza ed Accettazione (DEA) di primo livello: struttura ospedaliera sede di DEA di I livello; esegue tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di Pronto soccorso e svolge funzioni di accettazione in emergenza urgenza per patologie di maggiore complessità, di osservazione breve intensiva e di medicina di urgenza e, ove necessario, trasferisce in continuità di assistenza, al DEA di II Livello, superiore per livello di cura.
d) Dipartimento di Emergenza-Urgenza ed Accettazione (DEA) di secondo livello: struttura ospedaliera sede di DEA di II livello; esegue tutti gli interventi previsti nell’Ospedale sede di DEA di I livello ed è sede di discipline di riferimento per le reti delle patologie complesse; effettua oltre agli interventi previsti per il DEA di I livello, le funzioni di accettazione in emergenza- urgenza per il trattamento delle patologie acute ad elevata complessità, in particolare per quanto attiene alle alte specialità o alle specialità che fanno riferimento a centri regionali o sovra regionali (Centro ustioni, Centro trapianti, Unità spinali, Cardiochirurgia, Neurochirurgia).
Le Unità Operative ospedaliere appartenenti ad altri Dipartimenti partecipano al sistema dell'emergenza sanitaria ospedaliera, attraverso la condivisione di modelli operativi definiti da linee guida e da protocolli adottati dalle unità operative medesime.
Il DEA opera in forma integrata con il sistema di allarme sanitario e con il sistema territoriale di soccorso. Il Dipartimento svolge le proprie attività nell'arco delle 24 ore giornaliere assicurando:
- l’integrazione funzionale delle unità operative ospedaliere necessarie ad affrontare il problema diagnostico e terapeutico posto dal malato in stato di urgenza o emergenza sanitaria;
- il coordinamento delle unità operative che lo costituiscono;
- i necessari collegamenti con le unità operative appartenenti ad altri dipartimenti;
- le funzioni di pronto soccorso;
- gli interventi diagnostico-terapeutici di emergenza medici, chirurgici, ortopedici, ostetrici e pediatrici;
- osservazione breve, assistenza cardiologica con UTIC e rianimatoria;
- prestazioni analitiche, strumentali e di immunoematologia.
Presso l'Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Umberto I - G. M. Lancisi - G. Salesi” di Ancona sono disponibili componenti specialistiche finalizzate a garantire prestazioni di emergenza nei confronti di soggetti, di età non superiore a quattordici anni.
La Regione dispone inoltre di un sistema di trasporto sanitario per le emergenze pediatriche (STEN) e ostetriche (STAM) sulla base di protocolli condivisi.