L’arresto cardiaco improvviso (SCA) è la terza causa di morte in Europa, con un’incidenza di 67-170 casi ogni 100.000 abitanti per gli eventi che si verificano in ambiente extra-ospedaliero e un trend registrato in aumento.
La tempestività di intervento e l’attuazione della cosiddetta “catena della sopravvivenza” sono fattori determinanti per massimizzare le possibilità di sopravvivenza negli eventi tempo-dipendenti.
Il primo anello della cosiddetta “catena della sopravvivenza” riguarda il riconoscimento precoce dello SCA e la chiamata al NUE 112, a cui seguono le manovre precoci di RCP iniziate dagli astanti, auspicabilmente con l’assistenza della Centrale Operativa dell’Emergenza Sanitaria. L’RCP effettuata dagli astanti rimane uno degli interventi cardine per migliorare la sopravvivenza dopo un arresto cardiaco in ambiente extra-ospedaliero, con esiti neurologici favorevoli.
Un’efficace ed efficiente gestione della “catena della sopravvivenza” è sicuramente di ausilio per favorire la sopravvivenza e l’outcome clinico dei soggetti affetti da SCA.
Alla luce di quanto sopra, la stessa European Resuscitation Council sta promuovendo in maniera marcata il concetto di “sistemi che salvano vite”, ossia di catene funzionali che interconnettono individui diversi e mettono in cooperazione la comunità con il Sistema di Emergenza Territoriale:
Linee Guida ERC 2021 [Resuscitation 2021 16180-97DOI: (10.1016/j.resuscitation.2021.02.008)]
In tale contesto, il Settore Sistema Integrato delle Emergenze svolge un ruolo cardine su due fronti:
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accreditamento dei centri di formazione BLSD e PBLSD;
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gestione e sviluppo della piattaforma DAE Marche.
ACCREDITAMENTO CENTRI DI FORMAZIONE
Rispetto al primo ambito, la Regione Marche, recependo l’Accordo Stato Regioni del 30/07/2015 in materia, ha stabilito, con DGR n. 161 del 27/02/2017, il percorso regionale di riconoscimento/accreditamento degli enti/soggetti abilitati all’erogazione dei corsi di formazione finalizzati al rilascio dell’autorizzazione all’impiego dei DAE. Sono stati definiti i requisiti minimi per ottenere l’accreditamento e la relativa documentazione attestante il loro possesso, nonché le tipologie dell’offerta formativa inerente all’utilizzo del DAE, per personale sanitario e laico.
Il modello regionale colloca i diversi attori coinvolti nel processo di accreditamento in una relazione di rete e stabilisce ruoli e responsabilità di ciascuno: le strutture regionali competenti (Regione Marche/Dipartimento Salute/ARS) sono preposte al governo e coordinamento di tutto il processo organizzativo dell'accreditamento e relativo monitoraggio; le Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria e gli enti/soggetti accreditati e abilitati sono deputati all'erogazione dei corsi governano il processo formativo e autorizzativo garantendo, anche sotto il profilo della propria responsabilità, l'efficienza delle prestazioni; infine, il personale formato e autorizzato è preposto all'utilizzo dei DAE.
Per conto della Regione Marche, l’ARS è il soggetto accreditante degli enti erogatori di formazione finalizzata all’utilizzo dei DAE e cura l’aggiornamento del relativo registro. L’accreditamento rilasciato dall’ARS ha validità di 3 anni con possibilità, da parte dell’ente richiedente, di rinnovo.
Per accreditare tali soggetti, l’ARS si avvale del supporto di una apposita Commissione di Valutazione che presidia l’intero processo di accreditamento attraverso la valutazione delle domande di richiesta di accreditamento degli aspiranti enti/centri di formazione; nello specifico, la valutazione verte sulla verifica documentale del possesso dei requisiti dichiarati dall’ente/centro di formazione.
Come da indicazioni del sopra-citato Accordo Stato Regioni, è competenza e responsabilità dell’ente/soggetto accreditato il rilascio delle autorizzazioni all’utilizzo del DAE al personale non sanitario (c.d. laico) formato presso la propria sede.
PIATTAFORMA DAE MARCHE
L’utilizzo dei DAE rimane ancora poco frequente in Europa, sia per una presenza non del tutto distribuita e capillare sul territorio, sia per fattori legislativi, culturali e, non ultimo, organizzativi, a oggi in forte evoluzione. È in tale direzione che punta la tecnologia a supporto dei Servizi di Emergenza Territoriale, proponendo la diffusione di strumenti volti alla geolocalizzazione sia dei dispositivi che dei First Responders e all’ingaggio di questi ultimi.
È per tale ragione che il Parlamento Europeo già nel 2012 ha pubblicato una dichiarazione scritta (0011/2012) con cui raccomandava a tutti gli stati membri di adottare programmi comuni per la formazione dei laici e per l’implementazione dei DAE nei luoghi pubblici, adattando la legislazione al fine di facilitare l’RCP e la defibrillazione da parte di personale laico.
Contestualmente, a livello nazionale, con il DM del 18 Marzo 2011 venivano identificati i livelli di responsabilità relativi al censimento e monitoraggio dei DAE dislocati sul territorio, prevedendo che le Regioni disponessero delle informazioni relative ad acquisizione, registrazione e utilizzo dei DAE e che le Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria potessero disporre di tali dati, per garantire il ricorso tempestivo dei DAE sul luogo dell’evento in caso di necessità.
A livello regionale queste indicazioni hanno trovato espressione, in prima battuta, nella sopra-richiamata DGR n. 161 del 27/02/2017, ove, all’art. 5 dell’Allegato 2, si sancisce la necessità di dotare la Regione Marche di un sistema informatizzato volto a garantire il governo e il monitoraggio dell’intero percorso di diffusione dei DAE sul territorio regionale, tramite la gestione di una serie di registri, tra cui, appunto, quello dei DAE.
Tali indicazioni hanno trovato piena attuazione con la DGR n. 1711 del 19/12/2022, con la quale sono state approvate le linee di indirizzo progettuali per l’acquisizione di un’apposita piattaforma informatizzata e di relativa app mobile, denominata “DAE Marche”.
Tale piattaforma, tramite un front-end su app mobile, consente da un lato di censire nuovi DAE e/o modificarne le informazioni di interesse (es. ubicazione, orari di accessibilità, scadenze del materiale di consumo, etc.) e dall’altro di accreditarsi come potenziale first responder.
Il back-end applicativo permette la governance di tutti i dati di censimento georeferenziato dei DAE, nonché dell’anagrafica dei first responders e, tramite apposita integrazione applicativa con i sistemi informatici delle Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria, consente l’ingaggio dei first responders in caso di emergenze di natura cardiaca (arresti cardiaci) e la visualizzazione dei defibrillatori più vicini al luogo d’intervento.
Il lancio dell’app DAE Marche è previsto per la prima metà del 2024.
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Riferimenti bibliografici:
Semeraro F, Greif R, Böttiger BW, Burkart R, Cimpoesu D, Georgiou M, Yeung J, Lippert F, S Lockey A, Olasveengen TM, Ristagno G, Schlieber J, Schnaubelt S, Scapigliati A, G Monsieurs K. European Resuscitation Council Guidelines 2021: Systems saving lives. Resuscitation. 2021 Apr;161:80-97. doi: 10.1016/j.resuscitation.2021.02.008. Epub 2021 Mar 24. PMID: 33773834.