Il Sistema di Emergenza-Urgenza Sanitaria

Il sistema di Emergenza – Urgenza in ambito sanitario, quale insieme delle funzioni di soccorso, trasporto e comunicazione, organizzate al fine di assicurare l'assistenza sanitaria al verificarsi di emergenze o urgenze, è stato istituito e disciplinato dalla Regione Marche con L.R. n.36 del 1998, in ottemperanza a quanto previsto dalle Linee Guida 1/1996 di cui all’ ”Atto di intesa tra stato regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del D.P.R. 27.03.1992”, pubblicate sulla G.U. del 17/05/1996 n. 114. In applicazione a quanto disposto, al sistema d'emergenza sanitaria afferiscono diversi servizi collegati ed organizzati di strutture ospedaliere ed extra-ospedaliere tra loro funzionalmente integrate ed è uniformi su tutto il territorio. 

Nello specifico, tale complesso organizzato è articolato in:

  • sistema di allarme sanitario (CO118), che provvede ad ogni emergenza territoriale, compresi i servizi di pronto intervento garantiti dai dipartimenti di prevenzione attivati nel territorio di competenza ed i collegamenti funzionali con gli uffici periferici del Ministero della sanità al fine di far fronte alle emergenze sanitarie di frontiera, il trasporto urgente di sangue e le operazioni connesse all’attività relativa ai trapianti e prelievi di organo;
  • sistema territoriale di soccorso, che svolge le attività extraospedaliere finalizzate all'accettazione e al trattamento delle emergenze e delle urgenze sanitarie;
  • sistema ospedaliero di emergenza volto a garantire idonea assistenza ospedaliera alle emergenze sanitarie. Il sistema si articola in: punti di primo intervento; pronto soccorso ospedaliero; Dipartimento di emergenza-urgenza ed accettazione (DEA) di primo livello; Dipartimento di emergenza-urgenza ed accettazione (DEA) di secondo livello.

 

Il Sistema di Emergenza Territoriale

A partire dal 2013 la Regione Marche ha investito in azioni significative volte alla riorganizzazione del Sistema dell’Emergenza – Urgenza, migliorando in particolare l’organizzazione della rete territoriale di soccorso. Le azioni più significative hanno riguardato:

- la riduzione della frammentazione della Rete Ospedaliera attraverso la contestuale riconversione delle piccole strutture ospedaliere e la riorganizzazione della Rete Territoriale dell’Emergenza – Urgenza del territorio regionale (DGR n.735/13);

- la definizione di un piano di riconversione e riorganizzazione delle Potes per quanto riguarda il numero, la tipologia, la dislocazione e la disponibilità oraria (apertura ai cittadini) nel territorio regionale (DGR n.920/13);

In coerenza con le indicazioni del recente D.M. n.70/2015 "Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all 'assistenza ospedaliera", è stato avviato un percorso di riorganizzazione dell’intero Sistema Sanitario Regionale (SSR) volto alla ottimizzazione dei servizi assistenziali sul territorio regionale, che impatta sia sul versante della riorganizzazione della rete ospedaliera sia della rete dell’emergenza-urgenza.  (DGR n. 139/16). Di fatto il D.M. 70 ha definito gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e qualitativi relativi all’assistenza ospedaliera, impegnando la Regione ad una programmazione di azioni volte non solo alla riqualificazione dell’offerta assistenziale, bensì anche alla garanzia di sinergie virtuose in termini di integrazione con il territorio per fornire ai pazienti prestazioni sanitarie di maggiore qualità.

L’orientamento della Regione Marche, al fine di supportare la messa in atto della nuova riorganizzazione, è stato quello di disegnare un modello di rete di trasporti di emergenza diffusa sul territorio, nell’ottica di assicurare la risposta più appropriata e tempestiva nel luogo ove si verifica l’evento, identificare nel minor tempo possibile i bisogni diagnostici e terapeutici e trasportare in sicurezza il paziente nella struttura più idonea per il trattamento definitivo.

Pertanto, si è dotato il territorio regionale di un maggior investimento in termini di numero di mezzi di soccorso rispetto agli standard del DM 70, al fine di coprire in modo adeguato tutta la Regione e tutelare per lo più quelle aree dei territori montani ampi e con popolazione scarsa.

Al fine di monitorare in maniera costante le prestazioni erogate nell’ambito dell’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza, relative al singolo evento sanitario, la Regione Marche, con DGR n. 498/12, ha istituito un sistema di monitoraggio periodico volto alla verifica del rispetto della tempistica, della completezza e della qualità dei flussi informativi verso la Regione ed il Ministero, coerentemente con quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia di obbligo da parte delle Regioni di adempiere al debito informativo (Adempimenti LEA). Nello specifico, il sistema informativo EMUR monitora le prestazioni del Sistema 118 e Pronto Soccorso, rilevando le informazioni al completamento di ciascun intervento di Emergenza-Urgenza sanitaria.

 

Il Sistema di Emergenza Ospedaliera

Rispetto al Sistema ospedaliero dell’emergenza in seguito all’emanazione del Decreto 2 aprile 2015, n. 70 "Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera", recepito con DGR n.541/2015, nell'ambito della rete ospedaliera si è ulteriormente articolato il dimensionamento delle diverse discipline in dipendenza del bacino di utenza, con la necessità di una corretta articolazione dei presidi ospedalieri nella rete di Emergenza-urgenza, in particolare per i Dipartimenti di Emergenza-urgenza(DEA) di primo e di secondo livello, che formano la "dorsale" di questa rete.

Il Sistema ospedaliero dell’emergenza è ad oggi costituito da strutture di diversa complessità assistenziale che si relazionano secondo il modello hub and spoke, articolate su quattro livelli di operatività:

  • Ospedale sede di Pronto Soccorso;
  • Presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate;
  • Ospedale sede di D.E.A. di I Livello (spoke);
  • Ospedale D.E.A. di II Livello (hub) (DGR n. 735/2013, DGR 541/2015, DGR 139/2016 e DGR 159/2016). 

Tale sistema si inserisce nel complesso organizzato di strutture ospedaliere ed extraospedaliere, tra loro funzionalmente integrate con le attività effettuate nell'ambito dell'Assistenza sanitaria di base e Continuità assistenziale, distribuite uniformemente su tutto il territorio regionale. (DGR 139/2016, DGR Accordo MMG e formazione in emergenza).

Al fine di monitorare in maniera costante le prestazioni erogate nell’ambito dell’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza, relative al singolo evento sanitario, la Regione Marche, con DGR n. 498/12, ha istituito un sistema di monitoraggio periodico volto alla verifica del rispetto della tempistica, della completezza e della qualità dei flussi informativi verso la Regione ed il Ministero, coerentemente con quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia di obbligo da parte delle Regioni di adempiere al debito informativo (Adempimenti LEA).

Nello specifico, il sistema informativo EMUR monitora le prestazioni del Sistema 118 e Pronto Soccorso, rilevando le informazioni al completamento di ciascun intervento di Emergenza-Urgenza sanitaria.
Professionisti sanitari, operanti nel campo del Emergenza - Urgenza, designati in qualità di referenti dei contenuti e degli invii, gestiscono operativamente, attraverso il coordinamento regionale, i flussi informativi e collaborano alla verifica dell’andamento degli stessi e alla misura del grado di adempienza rispetto agli obblighi informativi previsti.

A tal riguardo l’ARS ha provveduto a costituire, con decreto n. 34/RAO del 3 ottobre 2013, gruppi regionali di referenti del flusso EMUR PS e 118 e a predisporre con cadenza mensile una reportistica di analisi quali/quantitativa relativa ai dati dei Flussi informativi EMUR PS e 118 utili per la programmazione regionale.

Numero di Emergenza Unico Europeo 1-1-2

 

Defibrillazione sul territorio

 

Rete Elisuperfici Marche

 

Sistema di Emergenza Territoriale

 

NUMERO UNICO PER LE EMERGENZE 112

 

Che cos’è il NUE 112

Il Numero Unico di Emergenza 112 (NUE 112) è il numero telefonico per le chiamate di emergenza previsto in tutti i Paesi membri dell'Unione Europea. La decisione di istituire un numero unico di emergenza risale al 1991 (Decisione del Consiglio – 91/396/CEE) e oggi, a distanza di anni, se ne trova piena applicazione nella quasi totalità degli Stati membri.

Le ragioni dell’istituzione del NUE 112 sono legate ad aspetti di semplicità nella memorizzazione del numero di emergenza, alla gratuità del servizio, alla fruibilità sia da rete fissa che mobile, all’accessibilità a persone diversamente abili, alla possibilità di ricorso a servizi di interpretariato, ma soprattutto alla standardizzazione delle soluzioni tecnologiche volte alla localizzazione geografica del chiamante

In Italia il NUE 112 fa i suoi primi passi solo nel 2007, con l'istituzione di un numero unico di emergenza in alcune province della Regione Lombardia, ad opera dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU).

Il modello organizzativo della Centrale del NUE 112 (CUR – Centrale Unica di Risposta) consente a tutte le centrali operative esistenti (di secondo livello) il mantenimento della loro attuale gestione e infrastruttura tecnica e operativa, riservando alla centrale operativa del NUE 112 (di primo livello) il compito primario di ricezione e smistamento della chiamata.

Con il termine “ricezione” si intendono diverse possibilità di presa in carico di una chiamata di emergenza:

L’operatore della CUR può, quindi, ricevere una chiamata di emergenza da telefonia fissa e mobile, tramite app dedicate (Where Are U), attraverso messaggistica SMS (servizio utile per utenti ipoudenti), da alert automatici (es. telesoccorso) e ancora attravers sistemi eCall (ossia dispositivi presenti a bordo dei veicoli – obbligatoriamente dal 2018 – e in grado di avviare in automatico una chiamata al NUE 112 in caso di incidente).

 

Come funziona il NUE 112

Il modello organizzativo del NUE 112 si articola su due livelli operativi: il PSAP 1 (Public Safety Answering Point), caratterizzato dalla CUR, che si occupa della ricezione delle chiamate, della localizzazione del chiamante, della gestione del primo contatto e dello smistamento della fonia e della scheda contatto e i PSAP 2, ossia le Centrali Operative di 2° livello, deputate al dispacciamento della chiamata e all’invio dei più opportuni mezzi di intervento.

I PSAP 2 integrati a sistema sono: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria, a cui si aggiunge (con specifiche peculiarità organizzative) la Capitaneria di Porto.

Più nel dettaglio, i compiti degli operatori della CUR si traducono in:

Call taking:

  • gestione delle code e presa in carico delle chiamate;
  • filtro per le chiamate improprie (scherzi, chiamate per errore, richieste di informazioni generiche, etc.);
  • identificazione e localizzazione del chiamante;
  • intervista e integrazione delle informazioni sul chiamante;
  • generazione di una scheda contatto;

Call dispatching:

  • identificazione della tipologia di emergenza;
  • eventuale attivazione del servizio di interpretariato multilingua;
  • smistamento delle chiamate (fonia e scheda contatto) al PSAP 2 di competenza;
  • sgancio della chiamata.

 

Il NUE 112 nella Regione Marche

La Regione Marche, con deliberazione della Giunta Regionale n. 886 del 19 ottobre 2015, ha avviato l'iter per la istituzione del servizio NUE 112 e la costituzione di una relativa Centrale Unica di Risposta.

Il 15 giugno 2016 i Presidenti delle Regioni Marche, Toscana e Umbria stipulano a Bruxelles un Protocollo d’Intesa in cui si sanciscono le modalità operative per la realizzazione di un progetto comune, che vede la definizione di due CUR (CUR Marche-Umbria e CUR Toscana) con mutue funzioni di vicariamento e disaster recovery.

La CUR Marche-Umbria copre un bacino di utenza di 2.441.977, così suddivisi nelle rispettive Province:

Regione Marche:

  • Ancona: 477.892;
  • Ascoli Piceno: 211.266;
  • Fermo: 176.380;
  • Macerata: 321.905;
  • Pesaro e Urbino: 363.353;

Regione Umbria:

  • Perugia: 662.110;
  • Terni: 229.071.

(dati 2016)

 

A tali numeri si aggiungono quelli del flusso di turisti stranieri, che si attesta su circa 400 mila arrivi di turisti e quasi oltre due milioni di presenze presso gli esercizi ricettivi nelle Marche mentre per l’Umbria di sono registrati oltre 600 mila arrivi e circa due milioni di presenze (dato 2013).

La migrazione delle chiamate verso il NUE 112 interessa, dunque, i seguenti distretti telefonici:

 

 

In termini di PSAP 2, risultano integrate a sistema le seguenti Centrali Operative (CC.OO.)/Sale Operative (SS.OO):

Regione Marche:

  • n. 16 CC.OO. dell’Arma dei Carabinieri (112);
  • n. 13 CC.OO. della Polizia di Stato (113);
  • n. 4 SS.OO. dei Vigili del Fuoco (115);
  • n. 4 CC.OO. dell’Emergenza Sanitaria (118);

Regione Umbria:

  • n. 11 CC.OO. dell’Arma dei Carabinieri (112);
  • n. 8 CC.OO. della Polizia di Stato (113);
  • n. 2 SS.OO. dei Vigili del Fuoco (115);
  • n. 1 C.O. dell’Emergenza Sanitaria (118).

cui si aggiunge il COPS (Centro Operativo di Polizia Stradale) di Fiano Romano, competente per il tratto umbro dell'Autostrada A1.

Il reciproco vicariamento con la Regione Toscana consente di gestire:

  1. l’iperafflusso delle chiamate (con il trabocco vicariato sull’altra CUR);
  2. l’eventuale non operatività della CUR (secondo un piano di disaster recovery),

Il mutuo disaster recovery si traduce anche nella ridondanza e nella replica di istanze applicative, database, registrazioni audio e quanto altro di necessario per salvaguardare e tutelare la conservazione dei dati e dell’asset IT, al fine di garantire la fruibilità delle informazioni e il ripristino di operatività della CUR.

 

Dott. Andrea Fazi 

Dirigente
andrea.fazi@regione.marche.it

071/5004235

 

Ing. Domenico Paccone

Responsabile Asset Tecnologico

domenico.paccone@regione.marche.it

071/5004236

 

Dott. Leonardo Rossini

Sistemi Cartografici e Integrazione Sistemi di Soccorso

leonardo.rossini@regione.marche.it

071/5004237

 

 

mail: 112@regione.marche.it 

PEC: pec112@emarche.it  

 

L’arresto cardiaco improvviso (SCA) è la terza causa di morte in Europa, con un’incidenza di 67-170 casi ogni 100.000 abitanti per gli eventi che si verificano in ambiente extra-ospedaliero e un trend registrato in aumento.

La tempestività di intervento e l’attuazione della cosiddetta “catena della sopravvivenza” sono fattori determinanti per massimizzare le possibilità di sopravvivenza negli eventi tempo-dipendenti.

Il primo anello della cosiddetta “catena della sopravvivenza” riguarda il riconoscimento precoce dello SCA e la chiamata al NUE 112, a cui seguono le manovre precoci di RCP iniziate dagli astanti, auspicabilmente con l’assistenza della Centrale Operativa dell’Emergenza Sanitaria. L’RCP effettuata dagli astanti rimane uno degli interventi cardine per migliorare la sopravvivenza dopo un arresto cardiaco in ambiente extra-ospedaliero, con esiti neurologici favorevoli.

Un’efficace ed efficiente gestione della “catena della sopravvivenza” è sicuramente di ausilio per favorire la sopravvivenza e l’outcome clinico dei soggetti affetti da SCA.

Alla luce di quanto sopra, la stessa European Resuscitation Council sta promuovendo in maniera marcata il concetto di “sistemi che salvano vite”, ossia di catene funzionali che interconnettono individui diversi e mettono in cooperazione la comunità con il Sistema di Emergenza Territoriale:

Linee Guida ERC 2021 [Resuscitation 2021 16180-97DOI: (10.1016/j.resuscitation.2021.02.008)]

 

In tale contesto, il Settore Sistema Integrato delle Emergenze svolge un ruolo cardine su due fronti:

  1. accreditamento dei centri di formazione BLSD e PBLSD;

  2. gestione e sviluppo della piattaforma DAE Marche.

 

ACCREDITAMENTO CENTRI DI FORMAZIONE

Rispetto al primo ambito, la Regione Marche, recependo l’Accordo Stato Regioni del 30/07/2015 in materia, ha stabilito, con DGR n. 161 del 27/02/2017, il percorso regionale di riconoscimento/accreditamento degli enti/soggetti abilitati all’erogazione dei corsi di formazione finalizzati al rilascio dell’autorizzazione all’impiego dei DAE. Sono stati definiti i requisiti minimi per ottenere l’accreditamento e la relativa documentazione attestante il loro possesso, nonché le tipologie dell’offerta formativa inerente all’utilizzo del DAE, per personale sanitario e laico.

Il modello regionale colloca i diversi attori coinvolti nel processo di accreditamento in una relazione di rete e stabilisce ruoli e responsabilità di ciascuno: le strutture regionali competenti (Regione Marche/Dipartimento Salute/ARS) sono preposte al governo e coordinamento di tutto il processo organizzativo dell'accreditamento e relativo monitoraggio; le Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria e gli enti/soggetti accreditati e abilitati sono deputati all'erogazione dei corsi governano il processo formativo e autorizzativo garantendo, anche sotto il profilo della propria responsabilità, l'efficienza delle prestazioni; infine, il personale formato e autorizzato è preposto all'utilizzo dei DAE.

Per conto della Regione Marche, l’ARS è il soggetto accreditante degli enti erogatori di formazione finalizzata all’utilizzo dei DAE e cura l’aggiornamento del relativo registro. L’accreditamento rilasciato dall’ARS ha validità di 3 anni con possibilità, da parte dell’ente richiedente, di rinnovo.

Per accreditare tali soggetti, l’ARS si avvale del supporto di una apposita Commissione di Valutazione che presidia l’intero processo di accreditamento attraverso la valutazione delle domande di richiesta di accreditamento degli aspiranti enti/centri di formazione; nello specifico, la valutazione verte sulla verifica documentale del possesso dei requisiti dichiarati dall’ente/centro di formazione.

Come da indicazioni del sopra-citato Accordo Stato Regioni, è competenza e responsabilità dell’ente/soggetto accreditato il rilascio delle autorizzazioni all’utilizzo del DAE al personale non sanitario (c.d. laico) formato presso la propria sede.

 

PIATTAFORMA DAE MARCHE

L’utilizzo dei DAE rimane ancora poco frequente in Europa, sia per una presenza non del tutto distribuita e capillare sul territorio, sia per fattori legislativi, culturali e, non ultimo, organizzativi, a oggi in forte evoluzione. È in tale direzione che punta la tecnologia a supporto dei Servizi di Emergenza Territoriale, proponendo la diffusione di strumenti volti alla geolocalizzazione sia dei dispositivi che dei First Responders e all’ingaggio di questi ultimi.

È per tale ragione che il Parlamento Europeo già nel 2012 ha pubblicato una dichiarazione scritta (0011/2012) con cui raccomandava a tutti gli stati membri di adottare programmi comuni per la formazione dei laici e per l’implementazione dei DAE nei luoghi pubblici, adattando la legislazione al fine di facilitare l’RCP e la defibrillazione da parte di personale laico.

Contestualmente, a livello nazionale, con il DM del 18 Marzo 2011 venivano identificati i livelli di responsabilità relativi al censimento e monitoraggio dei DAE dislocati sul territorio, prevedendo che le Regioni disponessero delle informazioni relative ad acquisizione, registrazione e utilizzo dei DAE e che le Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria potessero disporre di tali dati, per garantire il ricorso tempestivo dei DAE sul luogo dell’evento in caso di necessità.

A livello regionale queste indicazioni hanno trovato espressione, in prima battuta, nella sopra-richiamata DGR n. 161 del 27/02/2017, ove, all’art. 5 dell’Allegato 2, si sancisce la necessità di dotare la Regione Marche di un sistema informatizzato volto a garantire il governo e il monitoraggio dell’intero percorso di diffusione dei DAE sul territorio regionale, tramite la gestione di una serie di registri, tra cui, appunto, quello dei DAE.

Tali indicazioni hanno trovato piena attuazione con la DGR n. 1711 del 19/12/2022, con la quale sono state approvate le linee di indirizzo progettuali per l’acquisizione di un’apposita piattaforma informatizzata e di relativa app mobile, denominata “DAE Marche”.

Tale piattaforma, tramite un front-end su app mobile, consente da un lato di censire nuovi DAE e/o modificarne le informazioni di interesse (es. ubicazione, orari di accessibilità, scadenze del materiale di consumo, etc.) e dall’altro di accreditarsi come potenziale first responder.

Il back-end applicativo permette la governance di tutti i dati di censimento georeferenziato dei DAE, nonché dell’anagrafica dei first responders e, tramite apposita integrazione applicativa con i sistemi informatici delle Centrali Operative dell’Emergenza Sanitaria, consente l’ingaggio dei first responders in caso di emergenze di natura cardiaca (arresti cardiaci) e la visualizzazione dei defibrillatori più vicini al luogo d’intervento.

Il lancio dell’app DAE Marche è previsto per la prima metà del 2024.

 

  News

 

 

Riferimenti bibliografici:

Semeraro F, Greif R, Böttiger BW, Burkart R, Cimpoesu D, Georgiou M, Yeung J, Lippert F, S Lockey A, Olasveengen TM, Ristagno G, Schlieber J, Schnaubelt S, Scapigliati A, G Monsieurs K. European Resuscitation Council Guidelines 2021: Systems saving lives. Resuscitation. 2021 Apr;161:80-97. doi: 10.1016/j.resuscitation.2021.02.008. Epub 2021 Mar 24. PMID: 33773834.

 

 

 

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ATTENZIONE: a breve il sistema di censimento migrerà sulla nuova piattaforma informatica DAE Marche, che tramite app mobile consentirà sia l'inserimento di nuovi DAE che la modifica dei dati relativi a quelli già censiti.

 

 

 

SEZIONE DOCUMENTALE "DAE MARCHE"

Documenti relativi al progetto

 

  Il progetto "DAE Marche"

  Manovre di rianimazione cardiopolmonare

  Utilizzo del DAE

  Manovre di disostruzione delle vie aeree

  La chiamata al 112

  Informazioni sull'App

  FAQ

  Istruzioni di configurazione IOS-Android

  Tutorial

  Privacy agreement

 

 

... under construction...

 

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Dott. Andrea Fazi 

Dirigente
andrea.fazi@regione.marche.it

071/8064154

 

Ing. Domenico Paccone

Responsabile del progetto

domenico.paccone@regione.marche.it

071/8064068

 

Dott.ssa Sabina Vita

Referente gestione istanze e anagrafiche

sabina.vita@regione.marche.it

 

per info: dae@regione.marche.it  

 

Per richiedere l’accreditamento, il Legale Rappresentante del Centro/Ente di Formazione deve inviare all’ARS (mezzo PEC e con firma digitale) apposita domanda e relativa documentazione attestante il possesso dei requisiti minimi.

 

  • Format di domanda per richiedere l'accreditamento presso la regione Marche.

  • File .xls da inviare alla regione per l'inserimento e per la chiusura di un corso. Per le modalità di invio fare riferimento al vademaecum DAE.

 

E' attivo il portale per la gestione dei corsi e dell'accreditamento dei centri di formazione all'uso del Defibrillatore:


https://ecm.sanita.marche.it/jsp/index.jsp

 

Dott. Andrea Fazi 

Dirigente
andrea.fazi@regione.marche.it

071/8064154

 

Dott.ssa Palma Morosi

Referente regionale per i procedimenti

palma.morosi@regione.marche.it

 

PEC: regione.marche.ars@emarche.it

 

La Rete Elisuperfici Marche

 

La realizzazione di elisuperfici nella Regione Marche inizia a prendere corpo già nel 1998 in seguito al terremoto Marche-Umbria del 1996; è in tale contesto infatti, che il Dipartimento Protezione Civile della Regione Marche nello studio delle “aree di ammassamento” prevede anche la realizzazione di elisuperfici con scopi sia di carattere sanitario sia di protezione civile.

Nel corso degli anni successivi quindi, la Regione Marche ha costantemente potenziato il servizio di elisoccorso, ritenendo, il potenziamento del servizio stesso, strategico ai fini dello svolgimento delle attività di soccorso alla popolazione su tutto il territorio regionale anche nell’ottica e per le necessità organizzative conseguenti all’assetto ed al riordino delle strutture sanitarie regionali.

Dal 1998, in collaborazione con gli Enti Locali (Comuni, Unione Montane, Province), sono state quindi realizzate elisuperfici in località strategiche sia per il sistema sanitario sia per quello di Protezione Civile e dal 2006, anche con la collaborazione del 118 regionale si è proceduto all’implementazione graduale del numero di elisuperfici.

Successivamente, la Regione Marche, con DGR Marche n. 846 del 25/07/2016 ha dato mandato all’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Ancona di attivare il servizio di elisoccorso nelle ore notturne (H24) e/o nelle condizioni metereologiche caratterizzate da scarsa visibilità, attivando (Decreto n.61/SAN/2016, 258/DPS/2016 e N.5/SIE/2017) conseguentemente il “Gruppo di Coordinamento R.E.M. Rete Elisuperfici Marche” con il compito di individuare i siti di atterraggio idonei e certificabili per il volo notturno, produrre apposita documentazione per la certificabilità al volo notturno oltrechè curare i rapporti con l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC).

 

 

 

Nell’anno 2017, la Regione Marche, attraverso il Servizio Sanità e l’Agenzia Regionale Sanitaria P.F. Sistema Integrato delle Emergenze, al fine di garantire una gestione omogenea delle elisuperfici nell’ottica dei criteri di continuità, efficienza ed efficacia dei servizi emergenziali approva (DGRM N. 1455/2017) e sottoscrive (in data 08/01/2018) con tutti i soggetti proprietari il Protocollo di Intesa per “Implementazione, adeguamento, conduzione e gestione delle elisuperfici appartenenti alla Rete Regionale Elisuperfici (R.E.M.) finalizzate al servizio di elisoccorso e protezione civile”.

In tale protocollo vengono quindi censite dal Gruppo R.E.M., le elisuperfici esistenti, di cui n. 17 (Allegato B del Protocollo) comprese all’interno dei territori di cui ai D.L. n.189 del 17/11/2016 e n. 205 del 11/11/2016 (cosiddetto cratere sismico) e stabilendo contestualmente di realizzarne ulteriori 7 (Allegato A del Protocollo) in zone strategiche del territorio colpito dagli eventi sismici. Le ulteriori n. 10 elisuperfici di cui all’Allegato C del Protocollo risultano quelle già presenti in aree al di fuori dell’area sisma.

 

 

Ad oggi, attraverso l’Agenzia Regionale Sanitaria P.F. Sistema Integrato delle Emergenze, il Gruppo R.E.M. ed il Dipartimento Protezione Civile Regionale, la Regione Marche è impegnata costantemente all’implementazione della Rete Elisuperfici Marche (R.E.M.) sia attraverso studi specifici volti all’individuazione di ulteriori ambiti territoriali idonei alla realizzazione di elisuperfici sia al coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti (Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Ancona”, fornitore servizio elisoccorso, Enti proprietari elisuperfici, ecc..) 

 

 

GRUPPO COORDINAMENTO R.E.M.

 

Il Gruppo di Coordinamento R.E.M. istituito nel 2016 con Decreto 61/SAN e successivamente modificato nella costituzione con i Decreti n. 258/DPS/2016 e n.5/SIE/2017 ha il compito di individuare i siti di atterraggio e certificare gli stessi al volo notturno. Collabora costantemente con la P.F. Sistema Integrato delle Emergenze, curando i sopralluoghi presso le elisuperfici regionali oltrechè la redazione degli “studi aeronautici” necessari alla certificazione delle elisuperfici.

Ulteriori informazioni in merito al Gruppo R.E.M.

 

 

ORGANIZZAZIONE SERVIZIO ELISOCCORSO SANITARIO

 

Il sistema di emergenza-urgenza territoriale è supportato su tutto il territorio regionale dal Servizio di elisoccorso gestito dall’A.O.U. “Ospedali Riuniti” di Ancona ed erogato attraverso le basi operative di Ancona e San Cassiano (Fabriano).     

 

L’impiego dell’elicottero è stabilito dalla C.O. 118 Ancona per interventi legati alle seguenti tipologie a carattere sanitario:

  • Soccorsi relativi a patologie che comportano rischio per la sopravvivenza dei singoli e della collettività in ambito extra-ospedaliero (soccorso avanzato d’urgenza);
  • Trasferimento di pazienti in urgenza dal luogo dell’evento al presidio ospedaliero più idoneo (trasporto primario);
  • Trasferimento di pazienti in stato d’urgenza tra vari presidi ospedalieri ed in particolari situazioni di saturazione del presidio (trasporto secondario);
  • Trasporto di pazienti con particolari e specifiche patologie, nelle strutture di riferimento anche fuori regione;
  • Trasporto di neonati a rischio;
  • Operazioni di tipo HEMS ( Helicopter Emergency Medical Service), HHO (Helicopter Hoist Operations) e HSAR (Helicopter Serch and Rescue);
  • Trasporti di equipe mediche, organi e pazienti candidati al trapianto per conto del Centro trapianti;
  • Trasporti urgenti relativi a sangue, plasma e derivati, farmaci rari e antidoti;

Inoltre, in collaborazione con la Sala Operativa Unificata del Dipartimento della Protezione Civile, gli elicotteri possono effettuare ricognizioni e raccogliere documentazione in occasione di emergenze di massa;

 

Inoltre, il servizio di elisoccorso sanitario, sulla base degli accordi (DGRM n. 992/15) stipulati tra la Regione Marche ed il Soccorso Alpino e Speleologico Marche (S.A.S.M.) collabora fattivamente in scenari operativi caratterizzati da ambienti ostili ed impervi.

L’attività effettuata in tale contesti è monitorata dalla P.F. Sistema Integrato delle Emergenze attraverso il Tavolo Tecnico degli interventi di soccorso ed elisoccorso (Decreto n. 8/SIE del 20/04/18).

 

 

DOCUMENTAZIONE TECNICA DI RIFERIMENTO

 

STUDIO AERONAUTICO: Rappresenta il documento tecnico che definisce le caratteristiche morfologiche del contesto ambientale e strutturale dell’elisuperficie, al fine di rendere la struttura operativa per attività di volo diurno e notturno.

E’ un documento necessario alla certificazione dell’elisuperficie da parte di ENAC in cui oltre a quanto precedentemente citato vengono analizzate le caratteristiche aeronautiche delle infrastrutture e le eventuali limitazioni che devono definire le procedure da adottare in considerazioni delle operazioni di volo.

Lo studio aeronautico deve prendere in considerazione almeno i seguenti aspetti:

  • Caratteristiche fisiche ed antropiche dell’area
  • Definizione dell’area secondo la classificazione aeronautica (congestionata, ostile, non congestionata, non ostile)
  • Morfologia del territorio
  • Zone Aeronautiche
  • Venti prevalenti ed orientamento dei sentieri di atterraggio/decollo
  • Superfici limitazione ostacoli
  • Valutazione degli ostacoli nell’area di manovra
    • Interventi sugli ostacoli
    • Segnalazione ostacoli per operazioni notturne
    • Procedure di decollo e atterraggio ed elicotteri di riferimento
  • Tipologia elisuperficie ai sensi del D.M. 01.02.2006
    • Area di approdo e decollo
    • Area di sicurezza
    • Segnaletica diurna
    • Segnaletica notturna
  • Assistenza antincendio ove prevista

 

SCHEMI PROGETTUALI TIPO ELISUPERFICIE

 

 

CARTOGRAFIE

 

Elisuperfici Allegato A Protocollo Intesa (DGRM n. 1455/17)

 

Elisuperfici Allegato B Protocollo Intesa (DGRM n. 1455/17)

 

Elisuperfici Allegato C Protocollo Intesa (DGRM n. 1455/17)

 

Elisuperfici totale (DGRM n. 1455/17)

 

Ambiti territoriali idonei all’implementazione (DGRM n. 569/18)

Dott. Andrea Fazi 

Dirigente
andrea.fazi@regione.marche.it

071/8064154

 

Dott. Leonardo Rossini

Coordinatore Gruppo REM

leonardo.rossini@regione.marche.it

071/8064116

 

LA RETE RADIO DI EMERGENZA SANITARIA 118

Le origini

 

La rete radio 118 della Regione Marche è oggi un complesso sistema tecnologico che consente la comunicazione di dati e fonia tra le Centrali Operative del 118 e tutti i mezzi di soccorso del servizio sanitario impegnati quotidianamente sul territorio regionale per la gestione delle emergenze.

 

La Regione Marche ha realizzato la propria rete radio dedicata al Servizio di Emergenza Sanitaria 118 attraverso un progetto, approvato nel 2003 dal Ministero della Salute e recepito dalla Commissione tecnica paritetica Emergenza sanitaria 118 – Direzione Generale pianificazione gestione dello spettro radioelettrico. Il progetto originario fu predisposto dal Servizio Informatica con la collaborazione delle competenti strutture tecniche della Protezione Civile Regionale.

 

Lo schema progettuale a suo tempo presentato prevedeva la realizzazione di 4 reti provinciali isofrequenziali simulcast, interconnesse tra loro, con doppio servizio (Primario e Secondario di back -up), secondo gli indirizzi contenuti nel decreto del Ministero della Sanità in concerto con il Ministero delle Comunicazioni del 6 Ottobre 1998 “Assegnazioni delle coppie di frequenza canalizzate a 12,5 KHz, ricadenti nella banda 450 MHz” così suddiviso:

 

Provincia               Servizio            Canale del S.S.N.

PESARO 118         PESARO                     PRI 4

PESARO 118         PESARO                     SEC 21

ANCONA 118      ANCONA                    PRI 6  

ANCONA 118      ANCONA                    SEC 8

MACERATA 118 MACERATA                PRI 9

MACERATA 118 MACERATA                SEC 18

ASCOLI         118   ASCOLI                      PRI 2

ASCOLI         118   ASCOLI                      SEC 7

 

Precedentemente alla realizzazione del progetto in argomento, le 4 Centrali Operative 118 della Regione Marche utilizzavano, per le attività di competenza, le reti radio di Organizzazioni e/o Associazioni costituite per la Pubblica Assistenza, già titolari di frequenze radio. La realizzazione sull’intero territorio regionale di un sistema radio unificato, omogeneo e rispondente a quanto indicato nel sopracitato Decreto interministeriale, ha quindi permesso un ottimale coordinamento di tutte le risorse coinvolte nel sistema di Emergenza Sanitaria.

 

La attuale architettura della Rete Radio 118

 

L’evoluzione tecnologica occorsa negli anni, ha determinato una sostanziale trasformazione della rete in termini di ampliamento del numero dei siti di diffusione d’area necessari per migliorare la copertura dei segnali radio sul territorio, e soprattutto riguardo ai sistemi di interconnessione tra i diversi Ponti Radio attraverso la realizzazione di una dorsale di Link a Banda Larga di nuova generazione, denominata Marche Way.

 

L’attuale infrastruttura di rete garantisce le comunicazioni di circa 250 apparati, tra radio veicolari e portatili dislocati su: ambulanze, auto mediche e mezzi aerei.

 

 Di seguito vengono riportate le postazioni radio (MASTER e SLAVE) che ospitano le apparecchiature dedicate alle telecomunicazioni.

 

 

 

Provincia di Pesaro - Urbino

 

- Master

Monte Carpegna

Slave

 

Monte Paganuccio

 

 

 

 

Monte Ardizio

 

 

 

 

Monte Nerone

 

 

 

 

Monte Palazzolo

 

 

 

 

Monte Catria

Provincia di Ancona

 

Master

Monte Murano

Slave

 

 

Monte Conero

 

 

 

 

Pietralacroce

 

 

 

 

San Silvestro

 

 

 

 

Senigallia

Provincia di Macerata

 

Master

Monte D’Aria Master princ

Slave

 

Cingoli

 

 

Monte Conero Master sec

 

San Ginesio

 

 

 

 

Monte Fema

 

 

 

 

Civitanova Marche

 

 

 

 

Serravalle

 

 

 

 

San Severino Marche

Provincie di Ascoli Piceno - Fermo

 

Master

Montefalcone Appenino

Slave

 

Grottammare

 

 

 

 

Monte Piselli

 

 

 

 

Acquasanta Terme

 

 

 

 

Capodarco

 

Tale configurazione di rete assicura una buona copertura radio su circa l’85% del territorio regionale per le fasce montane e costiere, nonché delle vallate che caratterizzano la Regione Marche.

 

 

Dott. Andrea Fazi 

Dirigente
andrea.fazi@regione.marche.it

071/8064154

 

Ing. Domenico Paccone

Responsabile Asset Tecnologico

domenico.paccone@regione.marche.it

071/8064068

 

Andrea Giorgini

Supporto gestione rete radio 118

andrea.giorgini@regione.marche.it

071/8064155

 

Paolo Papili

Supporto gestione rete radio 118

paolo.papili@regione.marche.it